
Roberta Belletti
«La variante del Paolo Ricci resta la progettualità più avanzata e completa, corredata da tutti i pareri tecnici favorevoli», così l’assessore all’Urbanistica di Civitanova, Roberta Belletti, sul Centro per l’autismo. Le famiglie «attendono da anni una risposta concreta – continua l’assessore -. Una risposta che oggi prende forma attraverso la variante urbanistica proposta dall’Asp Paolo Ricci, un progetto di grande valore sociale che mira a dare stabilità e futuro a un servizio essenziale per il territorio.
La proposta nasce da un percorso avviato nel 2021 e prevede la trasformazione di un’area di proprietà in località Fonte San Pietro, con una superficie a destinazione esclusiva socio sanitaria di 6mila metri quadrati, due piani fuori terra, parcheggi pubblici e spazi verdi. In cambio della variante, l’ente comunale acquisirà un lotto su cui sarà possibile realizzare mille metri quadrati di superficie con destinazione a servizi e attrezzature di interesse generale, a beneficio della collettività. L’obiettivo è quello di creare una cittadella socio-sanitaria, capace di accogliere non solo il centro diurno e residenziale per l’autismo, ma anche strutture dedicate ad altre fragilità, come il centro Alzheimer, rispondendo così in modo integrato alle emergenze sanitarie sempre più complesse che interessano la comunità».
Belletti aggiunge che «il Paolo Ricci ha già manifestato la disponibilità a procedere per fasi, in relazione alle risorse economiche attualmente disponibili, che consentirebbero di avviare da subito un primo lotto dell’intervento. Nel corso del tempo, l’ente potrà reperire ulteriori risorse garantendo così la continuità del progetto. L’intervento sarà sviluppato in base alle reali esigenze che si manifesteranno, seguendo criteri di sostenibilità e gradualità. Considerando i tempi lunghi necessari per l’approvazione di una variante urbanistica, il Paolo Ricci ha ritenuto opportuno richiedere fin da ora una superficie edificabile che consenta di far fronte anche alle necessità future, evitando di dover tornare con varianti puntuali di volta in volta. Parallelamente, è bene chiarire che gli uffici comunali stanno già da tempo lavorando alla quantificazione economica delle opere pubbliche non realizzate nell’ambito della convenzione con Civitanova 2000, a partire dal sottopasso, la cui realizzazione non è più possibile. Come previsto dalla convenzione, infatti, la proprietà dovrà riconoscere al Comune l’equivalente economico dell’opera non eseguita».
L’assessore continua: «la disponibilità a valutare possibili alternative non sospende né rallenta il percorso avviato con la variante del Paolo Ricci, che resta oggi la progettualità più avanzata e completa, corredata da tutti i pareri tecnici favorevoli. Nel corso degli incontri con genitori e operatori, è emerso chiaramente come gli spazi attualmente a disposizione dell’Istituto non siano più sufficienti, non solo per i soggetti già seguiti, ma anche per l’impossibilità di accogliere nuovi utenti».
Giovedì prossimo il Centro per l’autismo sarà uno dei temi che saranno affrontati nel corso del Consiglio comunale.
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Per gli stessi identici motivi espressi dall’assessore crediamo nello stesso Stella Maris, più agevole, centrale, raggiungibile senza consumo di suolo.
Soprattutto sarebbe più veloce nella soluzione dei problemi per l’autismo. Nel frattempo perchè non pensare alle politiche di integrazione economica e sociale a beneficio dei tanti meno gravi che aspettano da illo tempore?