di Monia Orazi
A Matelica scatta nuovamente l’allarme per la carenza di medici di famiglia. Emanueli Kanani, in servizio da gennaio 2024, ha annunciato le dimissioni definitive a partire dal 31 ottobre, lasciando scoperti circa mille assistiti.
Nonostante le segnalazioni e gli appelli dei cittadini, a oggi non è stato ancora nominato un sostituto. Una situazione che preoccupa soprattutto anziani e pazienti cronici, costretti a fare i conti con prescrizioni mensili, piani terapeutici da aggiornare e la difficoltà di muoversi verso altri ambulatori dei Comuni vicini.
Il caso di Matelica riporta d’attualità un problema ormai diffuso in tutto l’entroterra: la difficoltà nel garantire la continuità assistenziale dopo il pensionamento o la rinuncia dei medici di base. Non è la prima volta che Kanani annuncia la decisione di lasciare i propri assistiti: titolare di un incarico a tempo determinato, essendo stato assunto mentre frequentava il corso di specializzazione, aveva già comunicato a fine marzo, con una mail inviata ai pazienti, l’intenzione di concludere il servizio il 31 luglio, poi ribadita pubblicamente il 19 aprile durante il consiglio comunale aperto dedicato alla sanità.
Dopo l’uscita di Giancarlo Campelli, Kanani aveva accettato l’incarico temporaneo conferitogli dall’Ast di Macerata, ma già dopo all’inizio di quest’anno aveva manifestato l’intenzione di lasciare per motivi personali e professionali, legati al carico di lavoro e alle criticità del nuovo modello organizzativo regionale.
La comunità attende ora risposte dall’Ast, mentre cresce la preoccupazione per i tempi di assegnazione di un nuovo medico. Senza una soluzione rapida, centinaia di cittadini rischiano di restare privi di assistenza sanitaria di base già dai primi giorni di novembre.
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