Al centro del tavolo, Nicola Molteni e Gianni Tonelli. Primo a sinistra Aldo Alessandrini
«Vogliamo una società dove vince l’ordine e perde il disordine. Vogliamo una società dove vincono le regole e perde l’anarchia. Vogliamo una società dove vince la legalità e perde l’illegalità». Con queste parole il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni è intervenuto oggi a Macerata, durante un incontro promosso dalla Lega, per parlare del Decreto Sicurezza. Insieme a lui, presente l’onorevole Gianni Tonelli, responsabile dipartimento Sicurezza e immigrazione della Lega, il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, e i candidati Lega della provincia alle prossime regionali, il commissario provinciale della Lega, Mauro Lucentini, e il segretario comunale del partito Aldo Alessandrini
Nel corso del suo intervento, Molteni ha ribadito la visione del governo sulla centralità del tema: «La sicurezza è un diritto che va garantito, la sicurezza è un bene che va tutelato, la sicurezza è un valore che va protetto». E ancora: «Garantire sicurezza vuole dire garantire il senso di comunità, la coesione sociale, la difesa dei diritti più elementari».
A sinistra la candidata della Lega Anna Menghi
Tra i punti toccati, anche un passaggio sulle politiche urbanistiche e la lotta all’illegalità: «Chiudere un presidio di legalità, una fortezza di legalità, un avamposto di legalità e sicurezza vuol dire che lo Stato fa un passo indietro, che lo Stato si arrende, che lo Stato alza le mani di fronte alla criminalità. E se lo Stato fa un passo indietro, la criminalità fa un passo in avanti».
Da sinistra: Luca Buldorini, vice presidente della Provincia, Francesco Luciani, presidente del Consiglio comunale, e l’assessore Oriana Piccioni
Molteni ha rivendicato il contenuto del decreto sicurezza approvato dal governo: «Nasce per fare tre cose. Innanzitutto mettere le forze dell’ordine nelle condizioni di fare bene il proprio lavoro.
A sinistra la candidata della Lega Veronica Fortuna. Seduta vicino a lei l’assessore Laura Laviano
Poi affrontare alcuni fenomeni di allarme sociale come le occupazioni abusive. E infine contrastare i reati predatori e le truffe agli anziani, che rappresentano un fenomeno odioso e in crescita». Sulla questione dell’immigrazione ha affermato: «Io dico no all’immigrazione irregolare. L’immigrazione irregolare crea caporalato, sfruttamento, lavoro nero, criminalità. Se è vero, come è vero, che in Italia il 35% dei reati sono commessi da stranieri, che rappresentano meno del 10% della popolazione nazionale, andiamo abbondantemente oltre il 50% per reati predatori».
In chiusura, il sottosegretario ha lanciato un appello politico in vista delle prossime scadenze elettorali: «Le elezioni regionali delle Marche hanno un profondo valore simbolico anche per le future elezioni politiche. Assieme si vince con la Lega primo partito».
(Foto di Fabio Falcioni)
Mauro Lucentini
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Decreto repressione del dissenso. La sicurezza è solo la loro.
Cinque anni fa avevate fatto promesse precise. Oggi non solo non sono state mantenute, ma i problemi sono persino peggiorati.
Cosa vi ha impedito di fare ciò che garantivate allora con tanta sicurezza?
La verità è che i problemi si notano ancora di più quando chi si è presentato come “la soluzione” continua a comportarsi esattamente come quelli che criticava.
E adesso, dopo cinque anni e oltre–vi ritroviamo a ripetere le stesse cose di allora… senza risultati.Ma c’avete proprio la faccia etc etc..
«Vogliamo una società dove vince l’ordine e perde il disordine. Vogliamo una società dove vincono le regole e perde l’anarchia. Vogliamo una società dove vince la legalità e perde l’illegalità». Allora cominciate a cambiare partito e se la cosa non vi soddisfa analizzatevi meglio e scoprirete che dissolvervi guidati da Salvini e Vannacci è la soluzione migliore. Di certo ci sarebbe molta più sicurezza con gente più pacifica e tanto altro e di cui magari quando parla di problemi economici, sociali ecc. lo fa sul serio.
Ecco questo particolare sullo spaccio GIORNALIERO al minuto, al dettaglio o su commissione, soprattutto per quello che riguarda l’ormai famoso e conosciutissimo CRACK, bisogna relazionare al Sottosegretario che ci potrebbero essere dei CORTOCIRCUITI a favore del bussiness.