Ninfa Contigiani
«Accordo con i medici di famiglia nella settimana in cui a Macerata sulla porta dell’ambulatorio della Guardia medica campeggia un cartello che rinvia i pazienti a Corridonia, Acquaroli e Saltamartini siglano l’accordo “a babbo morto”» così Ninfa Contigiani, segretaria del Pd di Macerata.
Secondo Contigiani quello siglato con i sindacati «è un accordo che si sarebbe dovuto fare già da tempo e altro non è che la dichiarazione palese che non hanno fatto niente prima al riguardo – continua Contigiani -. Ma di fronte alla totale assenza di servizio sanitario territoriale hanno anche l’impunità di dire che rappresenta una novità per potenziare le Case della salute e per le Case di comunità. Ma dove sono le Case della salute e della comunità promesse? A Macerata per esempio non ce n’è proprio traccia, per 5 anni che cosa è stato fatto? Non si è imparato proprio nulla dal Covid? Dopo aver dovuto subire l’umiliazione anche di sapere che questa Giunta regionale fa spostare i letti dall’ospedale di Amandola a quello di Fermo per tagliare un nastro nuovo a favore di telecamera, che altro debbono sentire i marchigiani? E i maceratesi che con le liste di prenotazione Cup bloccate da anni, l’ospedale provinciale maceratese nuovo da considerare sempre più come un disegno che sbiadisce, il Pronto soccorso massacrato dall’arrivo di tutti i pazienti che non trovano nessun’altra risposta sul territorio, il personale ridotto allo stremo delle forze dai turni e condizioni di lavoro sempre più insicure, ma davvero hanno la faccia tosta di lodarsi come se niente fosse? Ma davvero dopo cinque anni di governo incontrastato a tutti i livelli ancora hanno la faccia di bronzo di dire che è colpa di chi c’era prima? Ma se ne sono accorti che i cittadini marchigiani non si curano?».
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