Il Pd all’attacco del sindaco Parcaroli:
«Ora ci regala anche la discarica,
siamo la città zimbello della provincia»

MACERATA -Gli interventi della segretaria comunale dem Ninfa Contigiani e del co-portavoce di Avs Sandro Bisonni: «Continueremo a dare battaglia in ogni sede per evitare anche questa ennesima sciagura che la destra ci vuole portare»

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Ninfa Contigiani

Dopo le domeniche a targhe alterne arrivano anche le discariche a sì alternati in base a chi governa, come sembra evidenziare la storia dei siti in provincia, da Potenza Picena a Macerata passando per Morrovalle e Cingoli. Oggi a prendere posizione sul tema dei rifiuti sono la coordinatrice del circolo di Macerata del Pd Ninfa Contigiani e il co-portavoce di Avs Sandro Bisonni.

«E così – scrive Contigiani – dopo cantieri a non finire, strade intasate, parchi chiusi in piena estate, giardinetti e verde pubblico trascurati miseramente, il già presidente della Provincia e sindaco della nostra Macerata, riuscirá a portarci anche la discarica? Dopo l’ennesimo rinvio della delibera sulla gestione del servizio idrico, che avrebbe cominciato a mettere qualche punto fermo alla vicenda, portata comunque irresponsabilmente agli sgoccioli, pare proprio che l’amministrazione di destra sia capace di farsi scavalcare anche sul sito della discarica. Ancora una volta, con due cariche a disposizione, Parcaroli ha dimostrato di non governare la sua maggioranza e ancora meno i rapporti con i sindaci del nostro territorio.  In particolare, non una voce si é mai levata a proteggere Macerata dal tentativo di ridurla ai margini fatto dai cosiddetti amici dello stesso colore politico della sua amministrazione. Come per la vicenda del sistema idrico, anche per l’individuazione del sito della discarica, la destra ha voluto buttare via tutto il lavoro preliminare che ha trovato fatto e ripartire da zero perdendo quattro anni e facendoci arrivare alle scadenze legislative col fiato cortissimo».

Contigiani prosegue con lo sfogo all’indirizzo del sindaco: «Macerata poteva farsi forte dei risultati di condivisione e scelta già fatti dai sindaci, invece stiamo diventando la città zimbello della provincia mentre Ciarapica se la ride. Sull’ospedale continuano a non esserci né i soldi in bilancio, né una buca fatta, sull’idrico rischiamo la privatizzazione o di andare a pagare le perdite delle condotte degli altri comuni, mentre i cittadini maceratesi questa spesa l’hanno già fatta tempo fa, adesso ci mancava proprio la prima posizione per la discarica, nonostante anche in questo senso i maceratesi abbiano già dato. Il Partito democratico lo disse ai tempi e lo ridice ancora oggi, ma non era meglio rimanere umilmente solo Sindaco così si sarebbe potuto almeno onorevolmente cercare di difendere gli interessi dei maceratesi? Perché questo doppio incarico sembra aver portato più guai e fregature che altro alla città grazie ad una destra totalmente incapace di farsi valere». Contigiani annuncia battaglia: «In ogni sede opportuna, il partito democratico cittadino ha detto con chiarezza che l’acqua deve rimanere pubblica ma anche che non si possono fare pagare gli equilibri interni della destra ai maceratesi, perciò continueremo a dare battaglia in ogni sede per evitare anche questa ennesima sciagura della discarica che la destra ci vuole portare».

Bisonni

Sandro Bisonni (Avs)

Dal Pd a Alleanza Verdi Sinistra. «Dopo ben cinque anni – scrive il portavoce di Avs Sandro Bisonni – siamo ancora a 23 siti idonei. È stata stilata una graduatoria tecnica che vede al primo posto Macerata, ma nessuno metta il cuore in pace perché è chiaro che la scelta del sito definitivo, quando sarà, non sarà dettata da logiche tecniche ma da interessi politici. Nemmeno il tanto decantato inceneritore eviterà la discarica in quanto ci vorranno anni prima che sarà realizzato ed inoltre, come spiegato in più occasioni, l’inceneritore non elimina affatto le discariche; prova ne è che quando esisteva il termovalorizzatore del Cosmari la discarica c’è sempre stata. Al contrario l’inceneritore di discariche ne crea tre, una in aria, una in acqua e una a terra. Non ci stancheremo mai di ripetere che la soluzione al complesso problema dei rifiuti non passa attraverso lo smaltimento in discarica o tramite inceneritore, bensì passa attraverso la massimizzazione del recupero dei materiali (riciclo), la riduzione alla fonte dei rifiuti e il riuso degli oggetti. La strada per l’individuazione del sito è ancora molto lunga, e la realizzazione della discarica occuperà ancora più tempo; nel frattempo saranno i cittadini a pagare con la Tari le mancate scelte di questa destra di governo».

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