Controlli a tappeto nei cantieri edili della provincia: 16 imprese irregolari, nove attività sospese, 29 prescrizioni, sanzioni e ammende per 180mila euro e 16 denunce tra Macerata, Ussita, Pieve Torina, Petriolo, Treia e Monte San Giusto. Sono i risultati dell’attività di controllo svolta dai carabinieri del Nil (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Macerata, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Operativo del Gruppo Carabinieri Tutela Lavoro di Venezia e del Comando provinciale dei carabinieri di Macerata, nell’ambito della prevenzione e repressione dei fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.
Sotto la lente la zona del cratere sismico dove avanzano i cantieri della ricostruzione.
Le ispezioni hanno infatti riguardato le attività nel settore edile operanti sul territorio della provincia di Macerata, rilevando il sostanziale rispetto delle norme giuslavoristiche, mentre numerose sono state le violazioni accertate in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. In particolare, sono state rilevate criticità per il mancato rispetto della viabilità di cantiere, per le aperture in quota con esposizione per le cadute dall’alto, gravi carenze nella predisposizione dei servizi per la gestione delle emergenze e relativi presidi obbligatori, scorretta predisposizione di attrezzature di lavoro con esposizione a rischio elettrico, lavoratori privi di idonei dispositivi di protezione individuale, nonché omissioni nella vigilanza da parte delle figure preposte.
Nello specifico, a Macerata sono state individuate tre imprese irregolari, riscontrando diverse violazioni, con la relativa contestazione di quattro prescrizioni, per la presenza di aperture in quota su scale e solai con esposizione per le cadute dall’alto dei lavoratori (per le quali si procedeva alla sospensione dell’attività sino al ripristino delle condizioni di sicurezza per entrambe le ditte edili), assenza di addetti alle emergenze e degli estintori, viabilità di cantiere precaria, omessa vigilanza del datore di lavoro nell’uso dei dispositivi di protezione individuali, nonché la contestazione per omessa vigilanza nei confronti della ditta affidataria sulle condizioni di sicurezza del cantiere. In relazione alle verifiche sono state elevate sanzioni per circa 22.000 euro.

A Ussita sono stati controllati sei cantieri e sono state riscontrate, nei confronti delle imprese edili, violazioni in materia di sicurezza per la presenza di aperture in quota su scale e solai con esposizione per le cadute dall’alto dei lavoratori, assenza di addetti alle emergenze e degli estintori, viabilità di cantiere precaria, omessa vigilanza del datore di lavoro nell’uso dei dispositivi di protezione individuali, nonché l’omessa vigilanza nei confronti della ditta affidataria sulle condizioni di sicurezza del cantiere (per le quali si procedeva alla sospensione dell’attività sino al ripristino delle condizioni di sicurezza per quattro delle ditte ispezionate).
In questo caso elevate sanzioni per circa 60.000 euro.
Controlli anche a Pieve Torina per quattro imprese risultate non conformi, tanto che tre di queste sono state sospese per gravi violazioni in materia di sicurezza: una ditta veniva sospesa anche per l’utilizzo di manodopera in nero. Riscontrate diverse violazioni nell’ambito della sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro per irregolarità attinenti all’utilizzo di attrezzatura senza il rispetto delle indicazioni del libretto di uso e manutenzione con esposizione dei lavoratori a rischio elettrico, venivano quindi impartite le conseguenti disposizioni per l’inibizione all’impiego sino al ripristino delle condizioni di sicurezza. Elevate sanzioni per circa 90.000 euro.
A Petriolo, in una ditta edile è stato riscontrato il mancato rispetto delle misure di sicurezza per lavori in quota al fine di prevenire il rischio di caduta dei lavoratori e sono state elevate sanzioni per circa 3.000 euro. Anche a Treia, sotto la lente un’impresa dove è stato riscontrato il mancato rispetto delle misure di sicurezza per montaggio e smontaggio di attrezzatura da lavoro e la loro idoneità ed elevate sanzioni per oltre 3.000 euro.
Infine a Monte San Giusto, in una ditta è stato riscontrato il mancato rispetto dei requisiti di sicurezza per l’installazione di andatoie e passerelle, nonché l’idoneità di attrezzature utilizzate ed elevate sanzioni per oltre 3.000 euro.
(redazione CM)