Restauro ex convento delle Monachette,
la maggioranza a Erdis:
«Rendere fruibile a tutti il giardino»

MACERATA - E' previsto un incontro tra l'ente regionale e l'amministrazione per metà della prossima settimana. I consiglieri (con prima firmataria Antonella Fornero) sottolineano che destinare l’area esterna «al servizio esclusivo dello studentato, oltre a costituire un sottoutilizzo, è una evidente sottrazione di un bene di grande valore storico-ambientale e simbolico alla cittadinanza»

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Il cantiere all’ex convento delle Monachette

di Luca Patrassi

Il Consiglio comunale discuterà nella prossima seduta, la questione del restauro dell’ex convento delle Monachette ad opera di Erdis Marche per farne uno studentato universitario. Opera meritoria, finalmente si tenta di riequilibrare un rapporto studenti/immobili che vede Macerata fanalino di coda del panorama regionale.

La maggioranza di centrodestra plaude all’iniziativa di Erdis ma ricorda come quell’immobile è un luogo del cuore per molti maceratesi sia per essere stato un luogo di culto, sia per la splendida visione di cui si gode dal giardino interno che affaccia sulle mura e sulla vallata che spazia dai monti al mare.

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Antonella Fornaro

Nel particolare ecco cosa scrivono i consiglieri comunali di maggioranza (prima firmataria Antonella Fornaro dell’Udc): «L’Erdis ha acquistato sin dal 2023 il monastero del “Corpus Dominis” sito al centro della città in via Armaroli, noto a tutti i maceratesi come ‘le Monachette”; recentemente il suddetto ente ha avviato attraverso la procedura Sua l’autorizzazione per l’avvio dei lavori di ristrutturazione edilizia per al trasformazione dell’ex monastero in uno studentato capace di contenere circa 91 posti letto a servizio dell’Università di Macerata».

La descrizione dell’oggetto del desiderio: «è parte integrante dell’immobile oggetto dei lavori di recupero uno splendido giardino pensile di circa 500 metri quadrati, costruito sin dal secolo XVIII sull’antico “passaggio di ronda” sovrastante le mura nord, con affaccio diretto su viale Leopardi e sullo splendido paesaggio che in unica visione si estende dal Conero al monte San Vicino; il giardino è dotato anche di accesso autonomo esterno direttamente collegato alla pubblica via attraverso una rampa carrabile di lieve pendenza connessa allo slargo di via Berardi, a sua volta collegato alla scalinata che conduce allo stesso viale Leopardi; destinare il giardino al servizio esclusivo dello studentato, oltre a costituire un sottoutilizzo, è una evidente sottrazione di un bene di grande valore storico-ambientale e simbolico alla cittadinanza e in particolare ai residenti del centro del centro storico che troverebbero in ciò un decisivo miglioramento della qualità della vita».

Ulteriore riflessione: «fra l’altro, il fine settimana, i periodi festivi e il periodo estivo, con lo studentato semivuoto, il parco-giardino sarebbe di fatto chiuso e inutilizzato; invece sarebbe opportuno renderlo fruibile a tutti, in condivisione e in armonia con gli studenti che nella struttura risiederanno». I consiglieri di maggioranza spiegano anche il motivo dell’iniziativa: «essendo previsto un incontro dell’ente con l’amministrazione comunale per metà della prossima settimana e dunque il presente ordine del giorno presenta un carattere di urgenza». L’ordine del giorno termina con un appello: «si invitano il sindaco e l’amministrazione comunale a cercare di raggiungere un’intesa con l’Erdis che preveda un accordo convenzionale per l’utilizzo congiunto del giardino e la messa a disposizione, alle migliori condizioni, di quell’area di grande pregio alla città e a chi possa farne un ulteriore polo di bellezza e di cultura».

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