Stefano Bonaccini con Maurizio Mangialardi e Chantal Bomprezzi
di Luca Patrassi (Foto di Fabio Falcioni)
Ad aprire i lavori di oggi pomeriggio dell’assemblea regionale del Pd è stata la segretaria Chantal Bomprezzi che è partita da lontano da Elon Musk e Donald Trump per arrivare al tema elettorale delle Marche. Un po’ più sul concreto, anche sul versante delle Marche, l’intervento del presidente del Pd Stefano Bonaccini. C’erano molti volti del Pd marchigiano oggi nella sala riunioni dell’hotel Grassetti di Corridonia per affrontare i temi messi all’ordine del giorno dell’assemblea.
Si è partiti dalla surroga della dimissionaria Patrizia Canzonetta e dall’ingresso in direzione di Fabiano Alessandrini, Sara Giannini e Mario Morgoni. Poi appunto la relazione di Chantal Bomprezzi: «Si annuncia un anno intenso ma stimolante con l’inizio della costruzione del nostro progetto per le Marche. C’è una forte preoccupazione mondiale – ha osservato Bomprezzi – e il braccio destro alzato di Elon Musk non diminuisce certo la tensione. Come dice Romano Prodi “il più potente si è fuso con il più ricco”».
Matteo Ricci con Andrea Gentili (a destra)
Il fronte marchigiano secondo la segretaria Dem: «La filiera delle poltrone di destra è tristemente nota. Grazie al servizio di Report purtroppo ci conoscono tutti, 12 milioni di euro per gli uffici Atim vuoti: uno spettacolo indegno, con il presidente aggressivo e minaccioso nei confronti di una professionista educata.
Acquaroli usi la grinta per difendere i marchigiani, la sanità sta cadendo a pezzi, il sistema economico non regge più, i giovani se ne vanno, ci sono sempre più famiglie povere, le aree interne si stanno svuotando, abbiamo perso il conto delle guardie mediche chiuse, il superbonus sisma è tramontato definitivamente, è stato imposto un dimensionamento scolastico dannoso, ci troviamo con corsi di laurea in Medicina di un ateneo privato.
Adesso basta, è il momento di alzare la testa, una alternativa è possibile e siamo al lavoro per questo, facciamo vedere con orgoglio la nostra comunità. Siamo stati sfiancati dai troppi litigi interni e per questo dobbiamo voltare pagina. L’accordo unitario oggi si conclude con il voto unanime in assemblea, è l’inizio di un impegno che deve riguardare tutti: mobilitazione su cinque priorità strategiche, che sono sanità, rilancio dell’economia, infastrutture, diritti civili e rilancio dell’entroterra. Ci deve essere la nostra presenza e vicinanza in mezzo alle persone, nei luoghi della comunità, la maggiore scommessa è guadagnarsi la fiducia delle persone. dovremo avere l’umiltà di ascoltare, capire come invertire la rotta. C’è un dialogo da intensificare per costruire il nuovo centrosinistra».
In sala molti volti, noti e meno, del Pd marchigiano e dei suoi dintorni: c’erano i consiglieri regionali Bora, Carancini, Casini, Cesetti Mangialardi, Mastrovincenzo, e Minardi, la deputata Irene Manzi. Fabio Sturani, Giulio Silenzi, Mario Morgoni, Lucino Agostini, Fabrizio Cesetti, il sindaco di Monte San Giusto Andrea Gentili, il segretario provinciale maceratese Angelo Sciapichetti, Ninfa Contigiani e la parlamentare Alessia Morani. C’è, ovviamente, l’europarlamentare Matteo Ricci che non interviene nel dibattito e non accenna alcuna reazione formale neanche quando molti tra gli intervenuti – Morani, Agostini, Mangialardi e Cesetti tra gli altri – dicono che c’è un solo candidato forte e autorevole per la guida della Regione ed è appunto Matteo Ricci.
Romano Carancini e Stefano Bonaccini
Stefano Bonaccini, europarlamentare ed ex presidente dell’Emilia Romagna, illustra situazione e strategìe: «Un vento di destra fortissimo percorre l’Occidente e le democrazie, la dicotomia fascismo-antifascismo non ci fa vincere le elezioni ma dobbiamo far vivere quei valori sempre, non abbiamo nulla di cui vergognarci, però non basta, così come non basta parlare di diritti civili. Possiamo andare alle manifestazioni e farci applaudire ma poi se non governiamo, se non facciano le leggi non serve. In Europa solo 4 Paesi su 27 vedono i socialisti al governo: o diamo la colpa agli elettori o ci facciamo qualche domanda, su sicurezza e green deal qualche domanda ce la dobbiamo fare. Lasciamo troppo spazio alla destra, bisogna mettere dei correttivi al green deal altrimenti si rischia che le imprese, specie quelle più piccole, spostano le lavorazioni all’estero e lasciano a casa gli operai in italia con il risutato-beffa che vanno a produrre in Paesi che hanno leggi più permissive per le emissioni in atmosfera».
Mario Morgoni
Aggiunge Bonaccini: «C’è un motivo per cui siamo in difficoltà, faccio parte di una generazione che ha avuto la certezza di vivere meglio delle generazioni precedenti, oggi da un decennio non è più così. Ai diritti civili vanno agganciati i diritti sociali, scuola e sanità pubblica, perdiamo tre punti di produzione industriali l’anno. La maggiore preoccupazione per gli italiani deriva dalla sanità pubblica, se non puoi curare i tuoi famigliari non c’è Meloni o Salvini che tengano, per quella narrazione che parla alla pancia delle persone spaventate, nei territori il vento sta cambiando».
Le modalità operative: «Cosa fare? L’unità del partito è necessaria ma non basta per vincere, è la legge elettorale che ti dice che la coalizione è necessaria, serve un’idea di società, non basta dire che si è contro la destra, ci vuole lucidità nelle cose che si dicono, alternativa vuol dire che hai un progetto. Non è riproponibile il passato, ma quella idea di mettere insieme partiti e società civile, con l’Ulivo, non è sbagliata». Le alleanze: «Coalizione con Cinque stelle e liste civiche, abbiamo biogno di una forza di centro aggiuntiva: sono un uomo orgogliosamente di sinistra, ci vuole una forza aggiuntiva per quelli che non vogliono votare il pd, questa destra va mandata a casa per i valori che rappresenta e per quello che dice».
Arriva l’attacco ad Acquaroli: «Alcune questioni le avete. Sono sempre di più i marchigiani che vengono a curarsi un Emilia Romagna, è un bel problema, bisogna imparare a parlare dei problemi delle persone. Invece del latino nelle scuole, forse è meglio portare l’inglese come si fa anche in Europa e nel resto del mondo anche tra i piccoli. Qui c’è un presidente che si chiama Acquaroli: se perde è una sconfitta che riguarda Fdi e Meloni, la destra è in difficoltà con la sanità pubblica che riguarda la vita delle persone. Il tema della manifattura: le Marche sono la regione che più ha perso in percentuale di export nel mondo.
Angelo Sciapichetti, Morgoni, Irene Manzi
La terza questione riguarda le aree interne, il problema si sente anche qui, in Emilia Romagna ho reso gratuiti asili nido, trasporto pubblico e dato 30mila euro alle coppie per la prima casa ed ora diversi comuni stanno aumentando la popolazione. Le Marche stanno perdendo competitività, il presidente Acquaroli non è in cima ai sondaggi di gradimento. Tanto più unito sarà il Pd, tanto sarà più facile: scegliete il prima possibile la candidatura, non può decidere il Pd da solo, si può scrivere una nuova storia, serve una candidatura autorevole. Penso a una forma di primarie per le scelte delle candidature, dobbiamo chiedere un voto di affidabilità. La destra? Tante promesse e pochi fatti in cinque anni, esattamente come in Umbria».
L armata branc@ leone alle S. Crociat
Premesso che nn voto la nana malefica. Ma quelli de PD che problemi hanno? Hanno reso l'italia un paese per poveri, un paese senza speranza e pieno di seghe? Ma chi caxxo ve lo da il voto, solo una persona non lucida di testa
Mauro Vallesi Premesso che non è mia intenzione difendere il PD, che è ora quello che una volta si chiamava Democrazia Cristiana, ma quando, in quali anni esattamente il PD ha reso poveri gli italiani? Grazie.
Ho letto l'articolo per intero. Ci sono persone della prov. di MC che stimo. Ma i discorsi sono sempre la solita "solfa". Occorre un modo diverso per un Partito che, al governo nazionale ha sempre governato dal 2011 al 2022 (ad esclusione di un anno a cavallo tra il 2018-2019). In Regione ha sempre governato dal 1995 al 2020. I problemi che loro citano sono sempre esistiti e loro non li hanno risolti. Ecco perché occorre una critica costruttiva e realistica.
In sostanza, Bonaccini è venuto nelle Marche a dire che, se il PD vuole vincere, deve fare come le destre. Non c'è uno straccio di progetto alternativo alle destre, non c'è un candidato presidente in grado di dare un segnale di rottura, non c'è niente. Citano l'Umbria come esempio dimenticandosi di dire che la candidata presidente del csx è esterna al PD e con idee chiaramente progressiste. Qua nelle Marche invece, non vanno oltre Ricci, un personaggio con idee di destra e con diverse ombre non ancora dissolte durante il mandato di sindaco. Infine, su Atim: sembra che il PD abbia scoperto di Atim da Report, e questo la dice tutta sull'inconsistenza della loro azione e di conseguenza della loro proposta. Non è certamente questa la strada da imboccare per vincere le elezioni e dare realmente una sterzata alla Regione.
il circo togni al completo
Io non capisco com è che quando sono allopposizione sanno tutto quello che bisogna fare per sistemare le cose, poi quando sono al governo fanno tutti le stesse cose
Sfilata di pagliacci!! Per fare l a quantità di porcate fatte da questi buffoni, il centrodestra deve governare un altro "ventennio"
Priorità alla sanità ma io boh, quì montedison ci ricova, a buon intenditor poche parole, vili da sempre
Se torneranno a governare le marche loro è meglio emigrare!!
Priorita, . alla sanità, sono stati i primi a fare tagli ..e chiudere Ospedali .
Il PD dopo aver distrutto una delle economie più floride nel mondo ancora si presenta
· Unopera maestra!
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Bonaccini candidato presidente per la nostra regione, porterebbe sicuramente quella scossa, intesa come sveglia, utile alle nostre Marche. Che ne pensate?
Io penso sinceramente che quelli che governano ora non sono degni di farlo,ma cambiarli con Ricci o altri che ho visto a questa riunione e’come curare il cancro con la Tachipirina.
Cercate meglio, così siete alla pari con gli attuali amministratori, ma se volete essere sicuri di perdere, già così potete stare tranquilli, però come si dice: visto che al peggio non c’è mai fine, fate tesoro di questo detto e datevi da fare. È chiaro che non c’è nessun interesse a migliorare le cose. Però, al di là dei risultati, sarebbe una bella soddisfazione mandare nelle loro comode case gli attuali amministratori, così senza nessun particolare interesse politico , magari per scommetterci sopra e farci tutti una bella risata. Si potrebbe fare: prendete un certo numero di quelli che passano, che siano dei perfetti sconosciuti e che vengano presentati come nuovi, giovani soprattutto e decisi a riportare un po’ di serenità che da anni viene continuamente attaccata da chi a loro certo non manca.
Se questi sono i migliori, il centro destra vince sicuramente. Personaggi imbarazzanti, sempre i soliti.
Guardando molti volti, non tutti, viene naturale riconoscere; come dice De Luca ; nel pd chi perde vince e fa carriera.
La mia voleva essere una provocazione per non dire apertamente che con questi personaggi, la Giunta regionale può fare sonni tranquilli. Debbono farsi da parte ed aprirsi al mondo giovanile, sono loro con le loro idee fresche che possono risollevare la nostra Regione. Nuovi personaggi e nuove idee. Siete stati battuti 5 anni fa, fatevi da parte
Quelli che, per cinquant’anni, hanno governato le Marche facendo un macello, si scagliano contro quelli che, per cinque anni, hanno governato le Marche facendo un macello indistinguibile da quello fatto prima.
Qualcuno, forse ancora troppi, si fa irretire da questo teatrino indegno e cade in diatribe utili esclusivamente a questa classe dirigente interamente composta da traditori della Patria.
Altri, forse la maggioranza ancora troppo silenziosa, ha capito la presa in giro e, per ora, in grossa parte si astiene.