Il sit in a Piediripa
di Mauro Giustozzi (Foto di Fabio Falcioni)
Un no netto e deciso al nuovo centro commerciale Simonetti a Piediripa di Macerata e la richiesta che il sindaco non fugga dalle sue responsabilità e porti in consiglio la delibera per essere votata senza ulteriori rinvii. Sit in delle minoranze consiliari stamattina a Piediripa nel piazzale Salvo D’Acquisto.
Ninfa Contigiani
Ad esprimere tutto il loro dissenso sono stati Alleanza Verdi Sinistra, Macerata Bene Comune, Macerata Insieme, Macerata Rinnova, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Giovani Democratici e Strada Comune, anche se la partecipazione dei cittadini è stata modesta a causa di pioggia e freddo che hanno tenuto lontani i maceratesi.
Nei vari interventi, moderati dalla segretaria cittadina del Pd, Ninfa Contigiani, che si sono susseguiti le forze di opposizione hanno sottolineato come l’apertura di un nuovo centro commerciale avrebbe ripercussioni ambientali, economiche e sociali gravi peraltro in un’area dove già sono attivi altri due centri commerciali.
Narciso Ricotta
«L’imprenditore Simonetti ha fatto un ricorso al Tar perché chiede una risposta – ha affermato il capogruppo del Pd Narciso Ricotta – ma in realtà la risposta c’è dal 2018 perché allora il consiglio comunale, all’unanimità, votò un odg contrario alla Simonetti: forse non gli piace la risposta ricevuta, ma la risposta ce l’ha. Non può essere realizzato neppure il progetto originario perché nella Conferenza dei servizi in cui si autorizzò quella variante c’era una condizione imprescindibile, lo svincolo a San Claudio, sollecitato dalla Provincia che poi con i comuni di Macerata e Corridonia sottoscrisse un protocollo. Senza questa condizione se arrivasse un permesso a costruire questo dovrebbe essere negato. Infine i danni che Simonetti potrebbe chiedere al Comune: è vero che ha anticipato degli oneri, se sono stati utilizzati per quel progetto che poi non ha mai realizzato non gli vanno restituiti, se non sono stati usati sono in cassa e andranno restituiti. Ho letto che si minaccia di andare alla Corte dei Conti, ma non c’è alcun danno per il Comune che al massimo dovrà restituire ciò che Simonetti ha a suo tempo versato».
David Miliozzi
Dal canto suo David Miliozzi di Macerata Insieme ha sottolineato come «già 7/8 anni fa il consigliere Enzo Valentini presentò una mozione sulla incongruità tecnica legata all’approvazione di questa delibera legata proprio alla viabilità, che fu votata all’unanimità da tutto il consiglio comunale. Io ho ripresentato un’identica mozione un paio di anni fa e l’attuale centrodestra al momento della votazione, eravamo online mi ricordo, scomparve. Oggi dobbiamo dire no al centro commerciale ma è necessario invece dire sì ad una politica come consapevolezza ed impegno per lo sviluppo della città che oggi a Macerata manca».
Roberto Spedaletti
Roberto Spedaletti del M5S ha affermato che «da sempre siamo contrari al centro commerciale Simonetti il terzo che si innesterebbe nel raggio di pochi chilometri. Oggi abbiamo al nostro fianco tutta la minoranza. Il sindaco Parcaroli invece non prende posizione su nulla e attende che il tempo sistemi le cose come in questo caso. Tanto che la sua stessa forza politica lo critica severamente spesso. Attende sino al punto di rinviare la discussione sulla variante con l’ennesimo rinvio. Noi proseguiremo la nostra battaglia in consiglio con l’appoggio di tanti cittadini che la pensano come noi sul no a questo centro commerciale: diciamo anche basta a questo dissennato uso del territorio, alla costruzione di non luoghi».
Diversi gli striscioni esposti durante la manifestazione: da ‘Si bene comune, economia giusta, no a centri commerciali e interessi privati’ a ‘Stop cemento’ e ‘Non mangiamo coi capannoni’.
Leonardo Piergentili
«Oggi vediamo qui un centrosinistra finalmente unito – ha detto Leonardo Piergentili, esponente di Avs – e vogliamo che questo sia solo un punto di partenza per il futuro politico di Macerata. Ci opponiamo ad un capriccio di un soggetto privato, assecondare questo capriccio vorrebbe dire pensare ad una Macerata che non ci piace, che non pensa all’ambiente e non mette al centro la persona nello sviluppo sociale, culturale e psicologico. Una città che pensa al solo profitto economico di pochi e non al bene di tutta la comunità. Servono piazze, parchi pubblici e verde che possano favorire la socialità che negli ultimi anni si è dissipata, non nuove colate di cemento. Bisogna prendere subito una decisione politica per non farsi dettare l’agenda dal privato o dal Tribunale, altrimenti le incertezze del centrodestra le pagheranno tutti i maceratesi».
Alberto Cicarè
Alberto Cicarè di Strada Comune ha puntato sul fatto che «Simonetti ci ha fatto vedere dei rendering di come sarà la sua struttura, ma quanti rendering bellissimi abbiamo visto in questi anni, da quelli di via Trento a quelli di piazza Pizzarello, Valleverde o il Bracciale tutte realtà stupende sulla carta ma l’esatto contrario nella realtà. Non c’è crescita coi centri commerciali, pochi ci guadagnano e tantissimi ci perdono. Diciamo un no definitivo al centro commerciale Simonetti perché non vogliamo essere più ingannati».
Andrea Perticarari
Infine il consigliere del Pd, Andrea Perticarari, ha concluso gli interventi nel sit in affermando che «il sindaco Parcaroli mostra ogni giorno la sua incapacità di governare, non ha la forza politica per imporre la sua visione. Noi abbiamo una visione diversa dal suo perenne immobilismo e questa di oggi può essere la base di una ripartenza su cui costruire una politica diversa per i prossimi cinque anni».
Centro commerciale a Piediripa, scatta il sit-in: «Scelta insostenibile»
Simonetti: «Centro di ultima generazione o una serie di capannoni? La decisione spetta al Consiglio»
Qualcosa però non torna perché tra quelli che manifestano per il no ci sono coloro i quali votarono per il si È vero che pretendere coerenza e capacità di programmazione da parte del PD è come immaginare che un coccodrillo possa avere una crisi coscienza, tuttavia questa tardiva opposizione al centro commerciale dimostra un recupero di raziocinio. Magari è strumentale limpegno del Pd, ma contro questo ennesimo non luogo che mortifica storia, identità, economia e qualità della vita della città - a cominciare da Piediripa- ogni iniziativa è salutare. Dunque applausi a scena aperta nella speranza che tutta Macerata di mobiliti a difesa della propria integrità!
Comunque sarebbe decisamente molto più corretto affermare che non ci si può aspettare coerenza da parte di nessun partito.
Carlo Cambi il problema è che il nuovo centro commerciale a San Claudio oggi è uno scempio. Inutile e dannoso. Chiunque manifesti contro e si opponga andrebbe lodato senza remore. Anche perché a cercare il pelo nell'uovo i campioni dell'incoerenza ce li avremmo sia tra chi amministra Macerata ma peggio ancora chi governa oggi tra Presidente del Consiglio e Vice. Ogni affermazione di oggi è l'esatto contrario di quanto detto ieri l'altro. Ce ne sarebbe una lunga lista. Quindi viva chi oggi si è opposto
Io proporrei pure che dentro la città si deve andare solo con cavalli e carrozze
Se si apre un altro centro commerciale chi ci rimette e i due centri commerciali che sono nelle vicinanze e la città di Macerata che stanno chiudendo tutti i negozi
Prima dicono si, poi dicono no, non c'è coerenza!!! Questi come i grillini vogliono la decrescita felice, il che, la decrescita non à mai felice!!! Bene lo sviluppo dell'Italia e bene che sia approvato il progetto per questo mega centro commerciale all'avanguardia.
· Massimiliano Macellari sono daccordo ma est modus in rebus, non si può essere stati assessore ai lavori pubblici della giunta che ha approvato il progetto e oggi contestare il progetto senza almeno dire: chiedo scusa, ho sbagliato!
· Marco Morresi condivido e lho pure scritto, ma questo non assolve dalle pregresse responsabilità!
Cinquestelle e ala estrema del Pd contro. Basterebbe questo per capire che il progetto è ottimo
Quando organizzate questi sit in avvisateci che parteciperemo in tanti .
Incredibile la presebza di quelli che lo hanno autorizzato a suo tempo. E poi ci si chiede perchè la gente non vota più. Inoltre, ai promotori di queste proteste vorrei fare delle domande: Se non viene autorizzato: 1) che fine fa la Chiesa di San Rocco che il comune sta restaurando e che dovrebbe ridare a Simonetti? 2) A quanto ammonteranno i danni di cui i Simonetti chiederanno il risarcime to? 3) pagate voi o tocca ancora alla città come con via Trento? 4) sicuri che una serie di capannoni stile corridomnia siano più belle di questo progetto? 5) non vi basta l'esperienza valleverde per capire che dire sempre no sta portando Macerata a morire? Mah.... Nm
Però mangiate grazie ai capannoni perché fino a prova contraria è lì che si crea lavoro
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
E’ tutto questo fervore che ti fa pensare che quella contraria e’ la cosa giusta !!!!
Il solito commento inutile del piegato come questo nuovo centro commerciale…
Signori a questo punto uno più o uno meno cambia poco la cosa è già inflazionata quindi che senso ha sollevare il problema adesso bisognava muoversi tempo addietro non ora che il danno è fatto. Pensate e ragionate tenendo presente che nessuno ha la verità in tasca.
ma non cete frjddo
Quattro gatti, plastica conferma che questa polemica non interessa in alcun modo i cittadini.I costi salati di un rifiuto della pratica ricadrebbero inevitabilmente sulla città e sui suoi abitanti, come è stato per il lodo di via Trento.
…da profano su questo centro commerciale che si vorrebbe fare, ma considerando comunque che di centri commerciali ce ne sono più che a sufficienza (mi pare…), chiedo, a chi ‘ ci capisce’, il perché servirebbe costruirne un altro!!? gv
Su quell’area nel mese di Ottobre 1980, presentai un Ordine del Giorno, sollecitatomi dal compianto Prof. Alfredo Murri e dall’Ing. Fratalocchi quest’ultimo possessore di uno stabilimento sulla Tiburtina a Roma e uno in Germania per la produzione a Piediripa di elettromedicali in quegli anni l’Italia importava dall’estero questi prodotti per circa 180 migliardi annui delle vecchie lire. La proposta possò con voto favorevole in consiglio comunale di Macerata. Ma poi la Macerata che conta (ancora) mi fece sapere che sconvolgevo l’equilibrio della città dei servizi. Feci intervenire gli On. Forlani, Antonio Bisaglia, Danilo de’Cocci, La Società SORIN BIOMEDICA, Mons. Tonini, l’ANIE (Associazione Nazionale Industrie Elettrotecniche ed Elettroniche. Più viaggio a Roma con il Prof. Murri da Forlani che dopo una settimana ci telefonò dicendo : “Tacconi non mi far litigare con Macerata: non lo vogliono Murri credo che sotto sotto pianse. Questi irresponsabili NO Maceratesi hanno condannato il capoluogo alla crescita zero. Gli elettromedicali e nell’ultimo consiglio gestione del Centro Sinistra mia proposta sempre a Valle Verde IDROGENO contattato il responsabile SNAM Ing. Accorinti passata in consiglio ma purtroppo era proprio l’ultimo consiglio, credo che Fano abbia preso l’idea, mentre BOLZANO già lo produce e ci manda il servizio urbano della Città. OGGI anni 2025 litighiamo dove posizionare L’ENNESIMO CENTRO COMMERCIALE su un capoluogo in regresso di abitanti mettendo a rischio quelli esistenti. Credo che l’Imprenditore Simonetti abbia tutte le ragioni sulla sua pratica e l’attuale Sindaco Parcaroli a mio parere ha ereditato senza alcuna responsabilità una proposta non valida in questa situazione. Si guardi in quel cassetto dei NO del comune per trovare le vecchie proposte votate dal consiglio comunale (espressione della volontà popolare maceratese) e perchè no insieme all’imprenditore Simonetti dopo aver chiesto scusa di sostituire l’eventuale nuovo centro commerciale con un’attività più sicura e soprattutto occupazionale e se possibile scoprire per cosa sia stata fatta una zona industriale modello chiamata Valle Verde per non offrirla al mercato mondiale delle produzioni.
Ivano Tacconi Ex consigliere comunale Macerata
Chiedo: ma se la decisione spetta al Consiglio Comunale, perché non farla votare? Saranno i consiglieri a prendersi la responsabilità di un sì o di un no.
Simonetti dice che porterà il comune in tribunale. Ammettiamo che sia vero e che il tribunale gli dia ragione, CHI PAGA?
QUELLI CHE SI SONO FATTI FOTOGRAFARE A PIEDIRIPA O QUELLI CHE DICONO O DIRANNO NO IN CONSIGLIO COMUNALE?
PERCHE’ DEVO PAGARE ANCHE IO? PERCHE’ DEVE PAGARE SEMPRE MACERATA E NESSUNO SI ASSUME LE PROPRIE RESPONSABILITA’ CON ANNESSI E CONNESSI?
“NON MANGIAMO CON I CAPANNONI” sembra che qualcuno lo abbia detto per riportarlo nei titoli Cronache Maceratesi.
Non lo so sino a quanto sia normale tale affermazione e se qualcuno l’ha detto mi sembra una affermazione che neppure i bambini delle scuole elementari farebbero. BANALMENTE……. AVEVA RAGIONE MARGARET THACHER!!!!!!!!!!!