Il rendering del progetto
Un sit-in per dire no al centro commerciale Simonetti a Pieridipa, progetto che in questi giorni è tornato al centro della discussione politica e che sarà oggetto di un prossimo consiglio comunale di Macerata (il 27 gennaio, per l’approvazione della variante del progetto). Intanto sabato prossimo, alle 11 ci sarà un sit-in per dire no al nuovo centro commerciale. Si svolgerà in piazzale Salvo D’Acquisto a Piediripa.
«Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare per esprimere il nostro fermo dissenso contro la costruzione di un nuovo centro commerciale nella zona. Finalmente a fine mese le richieste di Simonetti arriveranno in consiglio comunale. C’è voluto un suo ricorso perché la maggioranza si è barcamenata nelle proprie spaccature e divisioni con l’assordante silenzio del sindaco che ha nicchiato tutto il tempo – dicono Alleanza Verdi Sinistra, Macerata Bene Comune, Macerata Insieme, Macerata Rinnova, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Giovani Democratici, Strada Comune -. Il progetto, che prevede la realizzazione di un ulteriore centro commerciale a pochi passi da due già esistenti, rappresenta oggi una scelta insostenibile per il territorio e per la comunità. Le ripercussioni ambientali, economiche e sociali sarebbero gravi e a lungo termine».
Secondo gli organizzatori del sit in «l’apertura di un nuovo centro aggraverà la crisi dei piccoli commercianti locali» e ci sarà, dicono anche un problema di «ulteriore consumo di suolo e aumento del traffico, con conseguente peggioramento della qualità dell’aria e della vivibilità della zona. Crediamo sia il momento di ripensare lo sviluppo della nostra città, puntando su soluzioni che valorizzino il tessuto urbano esistente, la sostenibilità e le attività locali, anziché favorire un modello di crescita ormai superato, speculativo e dannoso».
Sulla questione del centro commerciale la scorsa settimana è emersa la posizione delle forze di maggioranza nel corso della riunione convocata in vista dei prossimi consigli comunali. Lega, lista civica “Pensiero e Azione” e Fratelli d’Italia sarebbero per il no alla variante, mentre a favore ci sarebbero Forza Italia e Udc. Queste ultime due forze politiche, con i consiglieri di Forza Italia (Barbara Antolini e Sandro Montaguti) e dell’Udc Antonella Fornaro) hanno sottolineato in una nota la loro posizione: «La questione posta all’attenzione di noi consiglieri non è votare a favore o meno alla costruzione del centro commerciale Simonetti, ma decidere se approvare la variante che permetterà il miglioramento di un progetto esistente e autorizzato. Con il nuovo progetto il centro commerciale si svilupperebbe in un’unica struttura, simile al Cuore Adriatico a Civitanova, riducendo quindi la superficie di quasi 34mila metri quadrati e migliorando non solo la struttura e l’impatto, ma anche tutto il sistema viario della zona».
Il Partito socialista intanto ha annunciato che non prenderà parte al sit-in. «Come socialisti maceratesi – dichiara il segretario provinciale Sandro Scipioni – riteniamo giusto non porre veti e dinieghi alla libertà di impresa nel rispetto della legge e dei regolamenti. Detto questo siamo consapevoli che decidere contro o a favore porterà risultati diversi, occorre essere realisti e ripensare il sistema del commercio di vicinato e naturale con nuovi progetti innovativi. Non vorremmo che come a suo tempo qualcuno era contrario alle autostrade, televisori a colori e lavatrici, oggi fosse contro anche al commercio di grandi dimensioni e di alta occupazione. Infatti, non sono i centri commerciali che vanno aggrediti, ma, tutto ciò che determina un cambiamento di paradigma nel commercio, iniziando da quello on line. Per quanto ci riguarda noi non parteciperemo alla manifestazione in oggetto, siamo per la tutela e la libertà d’impresa, moderna e dinamica. Questo a proposito del centro commerciale Simonetti ma anche di altro che riguarda il commercio in genere.»
Simonetti: «Centro di ultima generazione o una serie di capannoni? La decisione spetta al Consiglio»
Ci vorrebbe Carlo Goldoni: è unedizione raffinatissima dellArlecchino servo di due padroni!
Abbattere i vecchi capannoni quelli di tanti anni fa'
Che macello, la sinistra non ha valori e fa finta di aiutare i poveri, per dirla in breve; la destra fa finta e basta. Entrambi gli schieramenti che pigliano ordini da fuori sembrano soltanto portare in giro i cittadini
Spero che vinca il buon senso a che servono tutti questi supermercati...mettete i soldi x la sanità che è MEGLIO!!
Io spero proprio che si faccia
Maria Gabriella Giorgi Dire "sembrano " è un giudizio troppo bonario portano proprio per il "cu.....o. fidando sempre sulla scarsa memoria dei sudditi .
Ci vorrebbe Carlo Goldoni: è un'edizione raffinatissima dell'Arlecchino servo di due padroni!
Ma affinché il pentimento sia efficace ci deve essere l’espiazione. Propongo che la minoranza che voto’ il progetto incassando anche un non chiarissimo anticipo sugli oneri di urbanizzazione scenda dal Comune a Piediripa in ginocchio stringendo il cilicio e battendosi come s’usa nelle confraternite!
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Ma va ancora ancora avanti questa str….a?
Scusate ma con i capannoni vicino alla motorizzazione che ci si vie fare? Ci sono in giro molti immobili che sarebbe bene recuperare cosa si aspetta bisogna dire basta al consumo di suolo.
Piazzale Salvo D’Acquisto a Piediripa , se non l’hanno spostato, è MACERATA!
Tanto per sottolineare la conoscenza che c’è a “MAGERADA GRANNE” delle frazioni….
La destra e’ libertà, la sinistra e’ chiusura !!!
…sposteranno l’insostenibile, e i denari, da un’altra parte!!? Mah…e che ne posso sapere io!!! gv
…se la libertà è questa non siamo messi troppo bene e lo dice un neutrale…
Come socialisti maceratesi riteniamo giusto enon porre veti e dinieghi alla libertà di impresa nel rispetto della legge e dei regolamenti. Detto questo siamo consapevoli che decidere contro o a favore porterà risultati diversi, occorre essere realisti e ripensare il sistema del commercio di vicinato e naturale con nuovi progetti innovativi. Non vorremmo che come a suo tempo qualcuno era contrario alle autostrade, televisori a colori e lavatrici, oggi fosse contro anche al commercio di grandi dimwensioni e di alta occupazione, infatti, non sono i centri commerciali che vanno aggrediti, ma, tutto ciò che determina un cambiamento di paradigma nel commercio, iniziando da quello on line. Per quanto ci riguarda noi non parteciperemo alla manifestazione in oggetto, siamo per la tutela e la libertà d’impresa, moderna e dinamica.
Scipioni è sicuro che la grande dimensione commerciale sia per sua natura “moderna” ? Quale criterio utilizza per descrivere questa presunta modernità ? La novità? Certamente no perchè ormai questo modello distributivo ha una storia pluridecennale. La tecnologia che utilizza ? Nemmeno perché altre forme di distribuzione sono certamente più innovative da questo punto di vista. La capacità futura di espansione? In realtà il commercio su grandi dimensioni sembra aver ormai raggiunto la sua fase di maturità e sta declinando con chiusure che a volte superano le aperture (vedi quello che succede negli Usa ad esempio). Quando ero un giovane neo laureato (molto tempo fa ahime) il commercio di grandi dimensioni era, non solo ai miei occhi, un modello vincente per la sua efficenza economica ed efficacia comuncativa. In realtà abbiamo imparato nel corso degli anni che è necessario valutare un business anche e sopratutto per il suo impatto, per la sua sostenibilità complessiva che riguarda l’ambiente e le persone. E da questo punto di vista la distribuzione su grandi dimensioni porta con se molti problemi. Che ne stanno segnando, a mio parere, il declino.
I centri commerciali possono piacere o non piacere, ma questo ritengo sia altra tipologia di dibattito rispetto al caso di specie. Il focus, si direbbe oggi, è il seguente: l’accordo tra l’impresa privata ed il Comune di Macerata era solo una dichiarazione di intenti oppure esso conteneva impegni precisi che le parti avrebbero dovuto rispettare? La risposta a questa domanda dovrebbe indicare, con nomi e cognomi, i contorni precisi della questione. A questo punto i cittadini avrebbero in mano tutti gli elementi per assumere le proprie decisioni; proteste di piazza, voto, interventi sulla stampa ecc.
Concordo al 100% con il commento del signor Mario Iesari
Ritengo il commento-risposta del signor Iesari abbastanza lucido da essere condiviso. Il problema è proprio quello di cambiare i paradigmi attraverso i quali noi tutti leggiamo la realtà e di conseguenza, di tutto quello che consideriamo ricchezza. Non si tratta di teorizzare la decrescita o diventare anticapitalisti. Piuttosto si vorrebbe dai nostri rappresentanti comunali la proposta di un’idea di città , di comunità . Avere un progetto di come sarà Macerata nei prossimi 10 anni.
Chissà se, per rifarsi una verginità politica, al sit in parteciperanno anche gli esponenti della Giunta Carancini, ex sindaco in testa, che quel progetto 10 anni fa lo hanno voluto e lo hanno anche votato. Sarebbe veramente divertente.