Centro commerciale a Piediripa,
scatta il sit-in: «Scelta insostenibile»

MACERATA - Quasi tutte le forze di opposizione hanno organizzato per sabato (18 gennaio) l'iniziativa in piazzale Salvo D'Acquisto. Critiche sia sull'impatto commerciale che su quello ambientale. Della variante del progetto se ne parlerà in Consiglio comunale il 27 gennaio (a favore Udc e Forza Italia, verso il no FdI, Lega, "Pensiero e azione")

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Il rendering del progetto

Un sit-in per dire no al centro commerciale Simonetti a Pieridipa, progetto che in questi giorni è tornato al centro della discussione politica e che sarà oggetto di un prossimo consiglio comunale di Macerata (il 27 gennaio, per l’approvazione della variante del progetto). Intanto sabato prossimo, alle 11 ci sarà un sit-in per dire no al nuovo centro commerciale. Si svolgerà in piazzale Salvo D’Acquisto a Piediripa.

«Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare per esprimere il nostro fermo dissenso contro la costruzione di un nuovo centro commerciale nella zona. Finalmente a fine mese le richieste di Simonetti arriveranno in consiglio comunale. C’è voluto un suo ricorso perché la maggioranza si è barcamenata nelle proprie spaccature e divisioni con l’assordante silenzio del sindaco che ha nicchiato tutto il tempo – dicono Alleanza Verdi Sinistra, Macerata Bene Comune, Macerata Insieme, Macerata Rinnova, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Giovani Democratici, Strada Comune -. Il progetto, che prevede la realizzazione di un ulteriore centro commerciale a pochi passi da due già esistenti, rappresenta oggi una scelta insostenibile per il territorio e per la comunità. Le ripercussioni ambientali, economiche e sociali sarebbero gravi e a lungo termine».

Secondo gli organizzatori del sit in «l’apertura di un nuovo centro aggraverà la crisi dei piccoli commercianti locali» e ci sarà, dicono anche un problema di «ulteriore consumo di suolo e aumento del traffico, con conseguente peggioramento della qualità dell’aria e della vivibilità della zona. Crediamo sia il momento di ripensare lo sviluppo della nostra città, puntando su soluzioni che valorizzino il tessuto urbano esistente, la sostenibilità e le attività locali, anziché favorire un modello di crescita ormai superato, speculativo e dannoso».

Sulla questione del centro commerciale la scorsa settimana è emersa la posizione delle forze di maggioranza nel corso della riunione convocata in vista dei prossimi consigli comunali. Lega, lista civica “Pensiero e Azione” e Fratelli d’Italia sarebbero per il no alla variante, mentre a favore ci sarebbero Forza Italia e Udc. Queste ultime due forze politiche, con i consiglieri di Forza Italia (Barbara Antolini e Sandro Montaguti) e dell’Udc Antonella Fornaro) hanno sottolineato in una nota la loro posizione: «La questione posta all’attenzione di noi consiglieri non è votare a favore o meno alla costruzione del centro commerciale Simonetti, ma decidere se approvare la variante che permetterà il miglioramento di un progetto esistente e autorizzato. Con il nuovo progetto il centro commerciale si svilupperebbe in un’unica struttura, simile al Cuore Adriatico a Civitanova, riducendo quindi la superficie di quasi 34mila metri quadrati e migliorando non solo la struttura e l’impatto, ma anche tutto il sistema viario della zona».

Il Partito socialista intanto ha annunciato che non prenderà parte al sit-in. «Come socialisti maceratesi – dichiara il segretario provinciale Sandro Scipioni – riteniamo giusto non porre veti e dinieghi alla libertà di impresa nel rispetto della legge e dei regolamenti. Detto questo siamo consapevoli che decidere contro o a favore porterà risultati diversi, occorre essere realisti e ripensare il sistema del commercio di vicinato e naturale con nuovi progetti innovativi. Non vorremmo che come a suo tempo qualcuno era contrario alle autostrade, televisori a colori e lavatrici, oggi fosse contro anche al commercio di grandi dimensioni e di alta occupazione. Infatti, non sono i centri commerciali che vanno aggrediti, ma, tutto ciò che determina un cambiamento di paradigma nel commercio, iniziando da quello on line. Per quanto ci riguarda noi non parteciperemo alla manifestazione in oggetto, siamo per la tutela e la libertà d’impresa, moderna e dinamica. Questo a proposito del centro commerciale Simonetti ma anche di altro che riguarda il commercio in genere.»

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