di Luca Patrassi
Prosegue il ballo delle cooperative alla Ast Macerata. La direzione aziendale ha revocato il precedente bando di gara per adeguarlo alle cambiate situazioni. La prima novità è che è entrata in vigore la norma che impone un tetto di spesa per i gettonisti, massimo 85 euro l’ora contro i 130 che percepiscono attualmente le coop per i turni coperti nei Pronto soccorso dei presidi ospedalieri di Macerata, in Pediatria e al 118 per una spesa annua di circa tre milioni di euro.
Un risparmio per le casse Ast di circa un milione di euro che va a sommarsi alla riduzione dei turni scoperti: dai reparti è arrivato infatti qualche timidissimo segnale di disponibilità dei medici a fare i turni al Pronto soccorso, poca cosa che non è che vada ad incidere molto sul numero dei turni scoperti.
Un elemento positivo arriva però dal concorso appena ultimato dalla Ast per la copertura di sei posti per medici nei reparti di Medicina d’urgenza: ci sono nove sanitari in graduatoria, tre specialisti e sei specializzandi.
Il concorso si è chiuso lo scorso 20 dicembre e le lettere di assunzione dovrebbero essere partite all’indirizzo dei vincitori: il problema è capire quante saranno le risposte positive, le esperienze precedenti sono in effetti negative e dunque non si può far altro che attendere per capire se con il 2025 ci sarà un segnale di svolta anche per gli organici dei Pronto soccorso. Assunzioni che andrebbero peraltro a ridurre ulteriormente il ricorso ai gettonisti. In ogni caso l’Ast ha ripubblicato il bando per l’appalto prorogando i contratti in essere alle cooperative che hanno vinto la procedura precedente, si ipotizza che il nuovo contratto possa prendere forma verso il prossimo mese di maggio.
Altro elemento che comunque si evidenzia è che gli amministratori regionali, e a caduta la direzione Ast, continuano ad inserire tra i turni da coprire i punti di primo intervento di Recanati e di Tolentino.
Operazione che viene giustificata con il fatto che si tratterebbe di dare risposte al territorio in termini di servizi: nella determina Ast non si fa cenno ai numeri delle presenze che si registrano nei Ppi. Il fronte degli scettici osserva che, in tempi come gli attuali di carenza di medici, le risorse umane e i costosi gettonisti andrebbero utilizzati dove si registrano presenze congrue. Ultima indicazione economica: la determina per il nuovo appalto da destinare alle cooperative prevede una spesa su base annuale di circa 1,8 milioni di euro. Numeri in sensibile diminuzione ma si parla pur sempre di una cifra notevole e si parla per i gettonisti, pur con il taglio, di una cifra oraria doppia rispetto a quella che percepisce il medico specialista dipendente della Ast.
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