Marco Ricci, ultimo giorno da direttore generale dell’Ast Macerata
di Luca Patrassi
Ultimo giorno di contratto, quello di oggi, per il direttore generale della Ast di Macerata Marco Ricci che da domani assumerà lo stesso ruolo nella città piemontese di Vercelli. Si parte con un ringraziamento: «La mia gratitudine va al governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli che ha creduto in me affidandomi questo importante incarico».
Un pensiero rivolto a chi – Alessandro Marini – lo sostituirà al vertice dell’azienda sanitaria maceratese: «Auguri di buon lavoro a chi arriverà dopo di me, persona preparata e di esperienza, ottimo conoscitore delle Marche». Un pensiero alle risorse umane che si è trovato a guidare: «Le note positive riguardano il livello dei sanitari maceratesi, nella stragrande maggioranza rappresentano delle eccellenze riconosciute con dei livelli prestazionali elevatissimi».
Marco Ricci (alla sua sinistra la direttrice sanitaria Daniela Corsi)
C’è un motivo particolare legato alle sue dimissioni? Ricci fa una battuta, ride, poi spiega: «Mi avvicino alla mia residenza, ci sono motivazioni personali». In questi giorni doveva esserci la presentazione dell’atto aziendale, Ricci spiega cosa contiene: «La riforma della sanità è una legge importante, è un passaggio necessario per elevare gli standard qualitativi e organizzativi del sistema sanitario. Poi non è che se oggi disegni l’impostazione, domani mattina tutto entra in funzione: bisogna darsi il tempo necessario per implementare le funzioni, efficientare i processi e mettere in atto i percorsi che ti consentono nel medio periodo di ottimizzare i sistemi organizzativi per poter avere nel territorio quella sanità universale che è indicata nell’articolo 32 della Costituzione. Il fine è quello di spendere meglio i soldi per curare tutti. Organizzare le aziende significa utilizzare al meglio le risorse. L’Ast è come un’orchestra, costruire un’azienda è fare in modo che tutti gli strumenti siano integrati, mi riferisco ancora all’importanza del territorio, alla presa in carico del paziente, alle pluripatologie, alla prevenzione. Il vero tema è estendere il più possibile l’assistenza e le cure a tutti, organizzarsi nei distretti per prendere in carico le patologie, almeno le prevalenti, evitando i momenti di acuzie ai pazienti. Se invece unisci i servizi del distretto con l’ospedale sovrapponi sì due attività sanitarie ma che devono avere organizzazioni diverse perché hanno scopi diversi. La salute, come dice l’Oms, non è solo la sanità, è il completo stato di benessere fisico, psichico e sociale di un soggetto. Ecco l’importanza dei distretti: nel territorio ci sono situazioni sociali, economiche e ambientali diverse, anche le patologie possono essere diverse tra Camerino e Civitanova. La sfida sanitaria è la presa in carico del paziente con un percorso ottimale per le sue patologie ed è un paziente che segue le terapie e non ingolfa le liste di attesa e gli ospedali con richieste improprie. Anche così si possono dimezzare i tempi di attesa e gli accessi impropri ai Pronto scorso. Questo credo sia quello che deve fare la medicina territoriale attraverso i distretti, le case di comunità e le centrali operative territoriali, cioè lo sviluppo di quella che sarà la sanità marchigiana e nazionale nei prossimi venti anni. Quello che è stato fatto è un buon inizio, c’è tanto da fare».
Ricci con il governatore Acquaroli e l’assessore Saltamartini
Sull’esperienza “maceratese” Ricci tiene a fare dei ringraziamenti: «Vorrei ringraziare di cuore i professionisti e il personale che in questo anno mi sono stati vicini ed hanno accettato le sfide, una citazione particolare su tutte è per il direttore amministrativo Milco Coacci, che ha messo a disposizione dell’azienda la sua altissima professionalità, e per Cronache Maceratesi che, anche con le sue interviste ai primari, ha saputo evidenziare anche i servizi di eccellenza che gli ospedali della Ast offrono. Quella di Macerata è stata una bellissima esperienza, fatta di amicizie importanti che rimarranno, di posti meravigliosi ricchi di storia e di arte. Un ringraziamento a tutti i sindaci che con tanta fatica e passione governano i territori, una vocazione la loro».
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Sicuramente una bella accoppiata questi due personaggi..
Onestamente non c’eravamo nemmeno accorti che ci fosse, mah, personaggio incolore …..
Abbiamo anche un assessore alla sanità (modello Giulio Galleria del periodo Covid) A GRATIS !!
Gallera