«Ben 14 affidamenti diretti alla stessa impresa,
dov’è il principio di rotazione?»
Marchiori: «Legalità sempre rispettata»

MACERATA - La consigliera del gruppo misto all'attacco sugli incarichi che il Comune può affidare direttamente sotto la soglia dei 150mila euro. L'assessore respinge le critiche. Interrogazione anche sul bando per il nuovo coordinatore d’Ambito, cui ha risposto la vicesindaca Francesca D'Alessandro: «Tutto nei tempi, abbiamo aspettato settembre per dar modo a tutti di rientrare dalle ferie»

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Sabrina De Padova

Ben 14 affidamenti diretti fatti alla stessa cooperativa per altrettanti appalti per lavori pubblici. «Dov’è finito il criterio della rotazione?». ha chiesto ieri in consiglio comunale, presentando un’interrogazione, Sabrina De Padova, puntando il dito contro l’assessore Andrea Marchiori.

«Domanda obbligata viste le ingentissime somme spese, quasi 3 milioni, e la forte discrezionalità che connota l’affidamento diretto – ha spiegato l’esponente del gruppo misto – poiché l’amministrazione comunale non ha ritenuto opportuno darsi un disciplinare per regolamentare gli affidamenti, né ha richiesto che gli atti di conferimento dell’affidamento diretto fossero puntualmente motivati con riguardo alla scelta del contraente, senza seguire con scrupolosità il criterio della rotazione, senza alcuna menzione né giustificazione. Gli affidamenti diretti non possono superare i 150mila euro ma si evincono qui importi superiori per diversi casi, per un totale che supera i 3 milioni. Nel Comune di Macerata ripetutamente vengono assegnati affidamenti diretti ad alcuni professionista, addirittura ad uno per ben 14 volte, ma la lista è lunghissima. Vorrei ricordare che esiste una legge che riguarda la rotazione per evitare l’immobilismo del mercato».

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L’assessore Andrea Marchiori

Marchiori ha respinto al mittente le insinuazioni, entrando anche nel merito dei numeri per mettere in prospettive quando rimarcato da De Padova. «Un’interrogazione che dice e non dice, che getta sospetti e questo modo di fare lo respingo nettamente sia per questa amministrazione che per quelle passate – ha rimarcato Marchiori – e la legalità in questo Comune si è rispettata sempre. Passando ai numeri, il Comune negli ultimi quattro anni ha fatto una media di 549 affidamenti all’anno, più di uno al giorno. Se restringiamo agli uffici tecnici, scendiamo a 204 all’anno. Potrei leggerli anche tutti, ma capite che ci vorrebbe qualche ora. Nell’ultimo anno abbiamo fatto affidamenti diretti per poco meno di 2 milioni, 73 per incarichi professionali con una media di 26mila euro ognuno. Il principio di rotazione non vuol dire che a una ditta o a un professionista non si possa dare più di un incarico, altrimenti passiamo a un principio dell’estrazione a sorte. Inoltre abbiamo svolto nel solo ultimo anni ben 21 gare, quando di media se ne facevano uno o due all’anno, per un totale di circa 39 milioni di euro: questo per far capire che impegno hanno messo gli uffici per tutto questo».

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L’intervento di Francesca D’Alessandro

L’altra interrogazione presentata da De Padova riguardava la motivazione della mancata copertura del ruolo di coordinatore d’Ambito sociale con personale esterno, qualifica professionale e iscritto nell’apposito elenco regionale degli aspiranti al ruolo. Questo incarico momentaneamente era affidato ad interim al dirigente Ciattaglia, «con un accumulo di funzioni poiché già dirigente dei servizi sociali, il quale non risulta neanche essere iscritto nell’apposito elenco regionale».

L’ interrogazione sulla stessa tematica era stata già presentata lo scorso 15 aprile: «guarda caso la giunta, proprio quella mattina aveva approvato il Piano integrato di attività e organizzazione (Piao) che dava il via libera alla copertura del posto di dirigente coordinatore d’Ambito dove prevedeva il 1° ottobre 2024, quale data di copertura del posto di coordinatore d’Ambito con tempistiche impossibili da rispettare, visto che siamo già a metà settembre. Dopo la presentazione della seconda interrogazione, il 10 settembre, appare sul sito del Comune il bando per la copertura di questo ruolo. Sono compiaciuta che la seconda interrogazione abbia velocizzato i tempi, anche se le tempistiche dell’assunzione riportate nel Piao era entro il 1° ottobre. Si auspica che non debba essere necessario presentare un’ulteriore interrogazione».

A ribattere, in questo caso, la vicesindaca Francesca D’Alessandro: «Grazie a De Padova questo Comune centra obiettivi, speriamo che continui – ha scherzato l’assessora ai servizi sociali – il bando doveva uscire a settembre e così è stato, ma la stesura della bozza era pronta già prima dell’estate, poi però era necessario aggiornate il regolamento per alcuni aggiornamenti normativi arrivati in corsa. Abbiamo preferito poi non pubblicarlo ad agosto considerando che ad agosto molte persone sono in ferie e ragionevolmente abbiamo optato per aspettare settembre, mese in cui riprendono tutte le attività, comprese quelle dei bandi».

(Ma. Pa.)

 

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