Il cantiere in piazza Li Madou
di Mauro Giustozzi
I lavori viaggiano spediti, il cantiere ha realizzato gli impianti di drenaggio e reti e adesso ci si sta concentrando sui muri perimetrali, il gruppo bronzeo raffigurante padre Matteo Ricci con il suo discepolo Xu Guangqi è arrivato in Italia dalla Cina pronto per essere installato a fine lavori.
E gli alberi sono stati salvati dal rischio di taglio. C’è voluto quasi un anno e mezzo, dall’affidamento dei lavori alla loro effettiva partenza, ma adesso il cantiere installato in largo Donatori del Sangue progredisce e prende sempre più forma quella che, probabilmente entro la fine del 2024, sarà la nuova piazza Li Madou.
Lo sblocco di questa opera pubblica è arrivato dopo le difficoltà incontrate dall’impresa che si è aggiudicata i lavori nel reperire manodopera il che aveva bloccato il via all’intervento. Adesso invece si è trovata la possibilità di un sub appalto locale grazie alla Edilbiangi di San Severino impresa che ha realizzato la pavimentazione di piazza Vittorio Veneto.
«I lavori sul futuro largo Li Madou (nome cinese di Padre Matteo Ricci, ndr) adesso marciano a regime ed in modo continuativo – afferma l’assessore all’Urbanistica, Silvano Iommi -. Gli impianti di drenaggio e le reti sub orizzontali sono ultimati. Adesso l’impresa sta restaurando il muro perimetrale e viene demolito quello davanti a Marefoschi per allargare l’accesso e fare una sorta di raccordo che darà la sensazione di una piazza, per eliminare l’effetto di un cortile chiuso come era in passato. Il muro attorno alla nuova piazza Li Madou non si può eliminare, come invece avrei preferito, però sarà abbassato ed impatterà meno sulla visuale complessiva del largo.
Anticamente tutta questa zona era a livello stradale e non esisteva neppure il vicolo che costeggia Palazzo Buonaccorsi, inglobato da tutto lo slargo in quella che era la piazza delle erbe. Si stanno costruendo anche le due scale di raccordo tra questa nuova piazza e l’ex Loggia del Grano attualmente sede di Unimc che così sarà messa in collegamento diretto dal suo cortile con la piazza Li Madou che verrà: si tratta di due gradinate che potranno essere usate per accedere ma anche come una sorta di seduta all’aperto per gli studenti.
Tra queste due scale sarà installata una fontana che è la gemella di quella che era posizionata a fianco dell’edificio che ospita Medicina legale. Poi saranno completate le aiuole fiorite e siamo alla fase delle rifiniture che io auspico nel giro di pochi mesi portino al termine dei lavori».
Grazie ai movimenti e alle firme dei cittadini maceratesi c’è stata una sensibilizzazione nei confronti dell’amministrazione comunale che non ha abbattuto tutti gli alberi come previsto all’inizio. Salvaguardando così l’unica area verde pubblica e libera dentro il centro storico.
Il gruppo bronzeo
Intanto anche il gruppo bronzeo, raffigurante Padre Matteo Ricci in dialogo con il suo discepolo Xu Guangqi, è arrivato in Italia dalla Cina e una volta conclusi i lavori verrà collocato in questo spazio adeguatamente rigenerato. Così come dell’unica copia dell’originale (andata distrutta) della Stele Commemorativa posta sulla tomba di Padre Matteo Ricci a Pechino conservata, oggi, nella chiesa di San Paolo, il tutto grazie alla sinergia con la Fondazione Internazionale Padre Matteo Ricci.
«Il gruppo bronzeo raffigurante Padre Matteo Ricci e Xu Guangqi è arrivato in Italia da Shangai – ricorda ancora Silvano Iommi – e sarà installato in piazza Li Madou una volta completati i lavori di rigenerazione dello spazio.
In un’altra aiuola troveremo spazio per inserire la Stele commemorativa posta sulla tomba in Cina di Matteo Ricci: noi disponiamo di una copia che è all’interno della chiesa di San Paolo riprodotta fedelmente da quella originale che si trovava a Pechino che però è andata distrutta durante i moti della rivoluzione cinese.
La curiosità è che poi i cinesi l’hanno ricostruita sì, ma copiandola da quella che abbiamo noi che, a questo punto, pur non essendo l’originale è senz’altro la copia più datata che sia in circolazione visto che la prima Stele commemorativa è andata perduta. Quella che abbiamo noi dovrà essere lavorata e valorizzata per poi essere collocata anch’essa nella nuova piazza Li Madou che diventerà il luogo di incontro tra l’Occidente e l’Oriente, nel cuore della città natale di Matteo Ricci.
Uno spazio particolare, peraltro a metà strada tra la piazza laica (piazza della Libertà) e quella religiosa (piazza Strambi), un progetto che acquista senso storico e disegnato con un occhio alla modernità e al possibile riflesso sul turismo anche cinese».
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Padre Matteo Ricci era Vescovo???
Ma che sara’ il preludio x la beatificazione di PADRE MATTEO RICCI?
Ottimo lavoro.
Che gli mancava a quel giardino….