Macerata piange Luigi Ricci
«Docente e grande creativo»

LUTTO - Figlio di Amedeo e fratello di Nino, che era scomparso due anni fa e del quale stava curando l'Archivio, esperto di grafica e fotografia, è stato un riferimento della cultura maceratese. Il ricordo di Paola Ballesi: «Ci ha lasciato con il suo solito garbo. Ha saputo conciliare l’estro con la storia, l’innovazione con la tradizione, l’attualità con il passato». Venerdì mattina il funerale

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Luigi Ricci

E’ morto all’età di 82 anni, dopo aver a lungo combattuto con una grave malattia, Luigi Ricci. Docente universitario, attivo nell’associazionismo, terzo dei tre figli maschi di Amedeo Ricci, pietra miliare e punto di riferimento della storia novecentesca della nostra città è stato un riferimento per il mondo culturale maceratese. Il fratello, l’artista Nino Ricci, scomparso due anni fa a 91 anni, è stato uno dei maggiori esponenti culturali del nostro territorio. 

Conseguito il diploma all’Istituto d’arte di Macerata, nel 1962, Ricci frequenta a Venezia il Corso superiore di disegno industriale sotto la guida dell’architetto Carlo Scarpa con cui lavorerà per l’intero 1965. Appassionato da sempre alla fotografia, nel 1966 aderisce al Centro per la cultura nella fotografia perfezionando, con Luigi Crocenzi, la ricerca sul linguaggio e l’espressività delle immagini, esperienza che lo porta a realizzare audiovisivi su temi sociali. Alla fine degli anni Sessanta in cooperativa con Giovanni Lussu, Moimir Jezek e Mario Cresci, apre a Roma lo studio di grafica “Fantastici 4”. Dal 2002 al 2008 ha insegnato alla Facoltà di scienze della comunicazione, linguaggio grafico e multimediale e storia e tecnica della fotografia. Nel 2007 ha svolto un programma di scambi culturali sulle orme di Padre Matteo Ricci partecipando alle celebrazioni di Shanghai e nel 2010 tenendo conferenze nelle Università del Guandong in Cina e a Seoul in Corea del Sud. Dal 2011 al 2021 è stato cofondatore e ideatore dei progetti dell’associazione culturale Casale delle Noci, presieduta da Franco Moschini, con lo scopo di promuovere le attività artigianali che caratterizzano il territorio marchigiano. Ha fondato insieme al fratello l’associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi di cui è stato tesoriere. Dalla scomparsa del fratello Nino, nel 2022 ha curato come presidente l’Archivio Nino Ricci, finalizzato alla catalogazione, conservazione e valorizzazione della sua arte.

«Ci ha lasciato con il suo solito garbo, in punta di piedi, dopo aver affrontato a viso aperto la malattia e a due anni dalla dipartita del fratello Nino – lo ricorda la docente universitaria Paola BallesiUn grande creativo che ha saputo conciliare l’estro con la storia, l’innovazione con la tradizione, l’attualità con il passato, tenuti insieme e ricuciti con grande talento nelle sequenze delle sue pubblicazioni, delle sue fotografie e dei suoi filmati che restano testimoni di una vita  piena e avventurosa, ricca di emozioni e passioni, dispensate alla comunità che si alimenta degli atti di generosità di chi ha vissuto intensamente la mission di proporsi come soggetto propulsore delle energie che innervano la società civile. Un abbraccio grande a Valeria, moglie e compagna di una vita».

Il funerale si terrà venerdì alle 10,30 alla chiesa di Santo Stefano.

(redazione CM)

 



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