Nino Ricci
Si è spento oggi all’ospedale di Macerata Nino Ricci, 91 anni. Pittore e incisore, è stato uno degli esponenti culturali più importanti di un intero territorio.
Lo ricorda Paola Ballesi, presidente del consiglio d’amministrazione dell’istituzione Macerata Cultura Biblioteca e Musei: «Macerata era la sua postazione privilegiata per leggere il mondo e quando poteva portava il mondo a Macerata. E’ stato il punto di riferimento della città e di un intero territorio per un sessantennio, da quando ha segnato con un marchio indelebile il nostro tempo grazie a tutte le sue iniziative culturali ma non solo. Le sue battaglie civili, l’ambiente e l’urbanistica, la visione di città che aveva e a che noi qualche volta manca, davano l’esatta dimensione di una figura conosciuta a livello internazionale.
Ha fatto sì che la città avesse uno sguardo sul mondo e che il mondo guardasse Macerata. Non per niente agli appuntamenti fissi nella sua abitazione in via Padre Matteo Ricci, partecipavano intellettuali, critici d’arte, il fraterno amico Giuseppe Appella e tanti altri nomi fra i più incredibili. Ha lasciato una impronta enorme nei suoi allievi, tra cui lo stesso Giorgio Meschini, ex sindaco, e l’architetto Sandro Polci che l’ha assistito sino alla fine, tanti che da lui hanno assorbito il culto della cultura come elemento non solo innovativo ma di fratellanza. Era un animo mite, sapeva spegnere le frizioni mettendosi in una posizione terza, vedendo al di la delle opposte fazioni. E’ stato anche il fondatore, insieme a me, al fratello Luigi e all’assessore Katiuscia Cassetta di “Amici di Palazzo Buonaccorsi”, di cui era presidente onorario – conclude Paola Ballesi -. Ha attraversato tutte le stagioni mantenendo la sua cifra unica e irrepetibile nel segno di quelle sue forme che sembrano geometriche ma che abbandonano la geometria per diventare traballanti come la nostra realtà di ogni giorno, nel nome di quegli equilibri e squilibri che caratterizzano la vita».
Nino Ricci alla presentazione di una sua mostra
LA BIOGRAFIA – Nato a Macerata il 2 ottobre del 1930, nel 1948 si iscrive alla “Scuola del Libro” di Urbino, apprendendo le tecniche dell’incisione, arte che eserciterà per tutta la sua vita. Poi frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma nella sezione scenografia.
Borsista al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, ha conseguito la specializzazione di costumista cinematografico. Si inserisce nell’ambiente artistico, legandosi all’Art Club, ha l’opportunità di conoscere, attraverso le mostre, la produzione grafica di Rembrandt, Ensor e Picasso.
Ha svolto la sua carriera di insegnante negli Istituti di Belle Arti e nei licei Scientifici, insegnando Decorazione pittorica, Progettazione architettonica, Storia dell’arte.
La sua produzione artistica si è sviluppata principalmente con opere dipinte ad olio, ha anche sperimentato con l’uso di diversi materiali e rilievo sono le opere su carta, realizzando acquerelli, tecniche miste, incisioni, litografie e serigrafie. Nel 1954 porta a Macerata l’arte astratta, con il supporto dell’Art Club.
Dalla metà degli anni Cinquanta gira, visita mostre, apprende e avvia anche un dialogo con l’opera di Paul Klee. Nel 1960 alla Biennale di Venezia, conosce l’opera di Fautrier che segna nella sua opera l’inizio di una parentesi informale. Elabora due cicli tra il 1966 e il 1968: La preistoria e l’uomo e L’uomo scava nel tempo la propria storia. Ricci continuerà il suo cammino artistico con una forte tensione lirica, espressa dalla ripetizione. In una intervista a Cronache Maceratesi Ricci aveva raccontato della sua vita e della sua arte, sulla sua Macerata aveva detto: «E’ in declino, sogno una città che si appassioni».
(Redazione Cm)
Nino Ricci, Acquaforte
Una delle opere di Nino Ricci
Buon viaggio Prof., lascia un segno indelebile. Non la dimenticherò, anche per i severi rimproveri che mi ha fatto quando non dedicavo la giusta attenzione alla storia dell'arte e al disegno baloccandomi in futili chiacchiere durante le sue ore di lezione
Sono stata una sua allieva! Buon viaggio caro professore
Addio professore R.I.P.
Nino Ricci è stato un artista di valore, lontano dagli egocentrismi che pervadono il mondo dell'arte. La sua sobrietà è ancor più apprezzabile.
Le sue lezioni di Arte, al Liceo Scientifico, sono un ricordo indelebile...
Mio professore al Liceo
Riposi in pace prof
R.I.P..condoglianze alla famiglia
R.I.P.
Tantissime condoglianze!
Caro professore, fai buon viaggio.
Riposi in pace Professore
R I P
Grande Professore!!!!R.I.P.
R.i.p
R.i.p
R. I. P.
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Era il più grande artista maceratese vivente. Grazie Nino per la bellezza e l’amicizia che ci hai donato.
Ciao Nino, grande artista e uomo di impegno civile straordinario
La ricordo con immutata stima. Un grande professore, un artista apprezzato! Mio padre Bruno era orgoglioso della sua amicizia. Grazie per essere stato al mondo, caro prof!
Siamo tra i fortunati che lo hanno conosciuto. Della Vecchia Guardia è rimasto – non vorrei sbagliare e dimenticare qualcuno – ci è rimasto Silvio Craia.
Se chiudo gli occhi, rivedo Nino con quallo sguardo sormione, leggermente ironico. Ma mai avrebbe offeso qualcuno per un sentire diverso dal suo… Onestamente le opere del nostro Nino non mi eccitavano. Anzi mi facevano incazzare per quell’equilibrio cromatico che riusciva ad ottenere, come se non avesse il sangue a scorrergli nelle vene. Mi sono sorpreso a guardare intensamente un suo quadro, invidioso delle sue capacità di trarre dalla tavolozza quegli accostamenti di colore che non stridevano, non cozzavano… Però, l’ho sempre rispettato. Mai come Maestro, ma come un essere extraterrestre, che non aveva bisogno di strafare per farsi accettare.
Caro Nino, ci mancherai.
sono stata una sua alunna. L’ho ricordo con tanto affetto e stima . Con Lui se ne va un grande pezzo della nostra arte.
Ciao, Maestro! Ci mancherai.