Parcaroli ieri prima della prima tra il sovrintendente Flavio Cavalli e il direttore artistico Paolo Gavazzeni
di Luca Patrassi
Il sindaco che non ti aspetti, pronto a mediare sulle divisioni che ogni tanto affiorano nella maggioranza di centrodestra, pronto a intervenire sui fronti caldi con pacatezza ma ecco improvvisa la sfuriata. Nel mirino del primo cittadino Sandro Parcaroli la recente conferenza stampa fatta dai vertici tecnici dell’associazione Sferisterio e in particolare alcuni passaggi dell’intervento del direttore artistico Paolo Gavazzeni. «L’altro giorno ho pagato sette biglietti, per me e per i miei ospiti, per assistere alla prova di un’opera. Fosse per me, farei pagare tutti, il sindaco come il presidente della Repubblica» ha sostanzialmente detto il direttore artistico a margine della presentazione di un libro (leggi l’articolo).
L’ingresso alla Norma di questa sera, gli sguardi di Parcaroli e Gavazzeni non si sono incrociati
Il direttore artistico Paolo Gavazzeni questa sera all’ingresso della Norma
Parole che hanno fatto esplodere l’iperpacifista primo cittadino maceratese che è letteralmente sbottato: «Adesso basta. Ho finito la scorsa notte di ricevere ospiti, personaggi, imprenditori. Persone importanti per il ruolo pubblico che rivestono, persone importanti per il contributo economico che danno al festival. Nessuno si deve permettere di dirmi come vanno accolte le autorità e chi contribuisce al benessere economico e sociale della nostra comunità: anzi, colgo l’occasione per dire che sono persone che sono sempre state accolte e sempre lo saranno. Il direttore artistico e il sovrintendente si occupino dei settori che loro competono, dalla proposta artistica al rispetto delle voci in uscita inserite in bilancio. Di questo si devono occupare».
L’evento con gli sponsor ieri al Buonaccorsi prima della prima allo Sferisterio
Mai visto e sentito, dalle elezioni del 2020 ad oggi, un sindaco così deluso e arrabbiato. «Spiegherò oggi stesso agli interessati cosa penso di queste dichiarazioni e ripeto ancora una volta che chi viene allo Sferisterio è e sarà accolto come merita: è una tradizione del teatro che intendo mantenere ed accrescere, aggiungo con soddisfazione che il livello delle sponsorizzazioni è in crescita, anche grazie all’impegno del sottoscritto».
«Ribadisco il concetto: il festival è un patrimonio della nostra comunità che va custodito e potenziato, cosa che stiamo facendo con il contributo dei tanti personaggi che ci onorano della loro presenza, dei mecenati e degli imprenditori che hanno inteso legare la loro immagine a quella del nostro Sferisterio. Siamo grati a queste persone, la comunità è grata a queste persone che ci fa piacere siano presenti in Arena e rispondano ai nostri inviti».
Il sindaco Sandro Parcaroli ieri al Buonaccorsi con l’assessora alla cultura Cassetta e il sovrintendente Cavalli
Dove eravamo rimasti? Al sold out di ieri per la prima di Turandot, resta da aggiungere che fino a qualche anno fa i sold out erano la Norma, non l’eccezione. Stasera seconda prima della stagione lirica, in scena appunto la Norma.
L’ingresso alla prima di Turandot di ieri sera
La differenza tra chi si occupa di economia e conosce le logiche commerciali e di marketing e chi fa il burocrate e si copre della cultura per giustificare logiche a lui sconosciute. Il disastro di Macerata nella passata gestione Carancini sta proprio nelle parole del direttore artistico. Un falso moralismo di facciata, inutile e senza senso. Solo chi non conosce le dinamiche aziendali parlerebbe così. Oppure solo chi appartiene a logiche di sinistra ipocrite. Di conseguenza la sfuriata del sindaco è pienamente comprensibile. Ma Macerata non sarà mai una città con logiche imprenditoriali purtroppo.
Ha ragione il direttore artistico....basta biglietti gratuiti!!! E qui è il cittadino che comanda!!!!
Se qualcuno è a conoscenza di un qualsiasi luogo pubblico dove un Presidente di un qualsiasi paese paghi il biglietto, ce lo faccia sapere, perchè per me non esiste. Quelle sono parole dette solo per fare polemica e senza alcun minimo riscontro, non solo in Italia, ma in qualsiasi stato. Probabilmente non si capisce il valore di un piccolo gesto come il biglietto gratuito che ha un valore più politico che economico. A meno che non si voglia far intendere che i biglietti gratuiti distribuiti sono stati svariate centinaia, con relativo rilevante danno economico. A questo punto forse è il caso di sapere di che numeri stiamo parlando.
Marco Corsi sommessamente e senza intento polemico faccio presente che io a Pollenza pago sempre e da sempre regolarmente il biglietto per entrare a teatro, stessa cosa per i miei più stretti familiari e per gli altri assessori e consiglieri. Lo preciso così, giusto per non sentirmi sempre impropriamente accomunato alla massa. Ognuno fa ciò che si sente in coscienza, non mi scandalizzo né critico chi fa diversamente, anche perché è così dalla notte dei tempi, però mi piaceva puntualizzarlo.
Mauro Romoli onore a te e a quanto scritto. Ma non puoi certo mettere a confronto lo sferisterio con il teatro di Pollenza, ammesso che un gioiellino unico nel suo genere. Domanda: se domani avessi bisogno di un contribuente che partecipa concretamente alla salvaguardia economica del palinsesto. Tu ti sentiresti di dovere di invitarlo allevento oppure lo manderesti al botteghino a pagare il biglietto??? Naturalmente nulla toglie alla tua trasparenza e lodevole scelta di cui ti faccio i miei complimenti.
Buldorini Luca questa sei biglietti penso sia infatti una polemica basata sul nulla, che tra l'altro si presenta ciclicamente negli anni. Penso funzioni così nella maggior parte dei teatri/arene italiani, per come sono fatto tra l'altro mi sono pentito un minuto dopo averlo scritto perché nemmeno ci tengo a far conoscere i miei comportamenti individuali. È che inizio purtroppo a soffrire nel vedermi o sentirmi accomunato genericamente come persona, in virtù ovviamente del ruolo ricoperto pro tempore, a quell'idea di politica "sprecona" e "magnona" (che poi non era nemmeno l'intento di chi ha commentato). Nei nostri Comuni uno non potrebbe esserlo nemmeno volendo tra l'altro. Buona serata
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Condivido appieno l’appello del direttore artistico Paolo Gavazzeni: “Tutti dovrebbero pagare il biglietto”!
Una presa di posizione del sindaco che dimostra ancora una volta la pochezza del suo operato nella ns amata città…
Il direttore artistico sostiene che vengono distribuiti troppi biglietti gratuiti. Il Sindaco replica che è giusto dare qualche biglietto a chi sostiene economicamente lo Sferisterio. È certamente giusto che lo sponsor riceva qualche biglietto gratis. Forse è meno giusto che la pletora di politici, imprenditori e prezzemolini che tutti gli anni fanno a gara per farsi fotografare all’ingresso e comparire sui giornali locali entrino gratis. È a questi che fa riferimento il direttore artistico? Quanti biglietti gratuiti vengono distribuiti per ogni stagione? Sarebbe interessante che Cronache Maceratesi ponga la domanda ai diretti interessati così capiremo se ha ragione il direttore artistico o il Sindaco.
Grande Sindaco, inoltre caro Patrassi la polemica del sold out se la poteva risparmiare….erano altri tempi anche per le tasche e prima del Covid che ha cambiato il mondo e lei lo sa benissimo….
Ecco spiegato perché i biglietti costano un botto e lo sferisterio è sempre in perdita. Troppi scrocconi.
Ed anche su questo tema il giovanotto piegato e asservito a questa patetica e sempre più imbarazzante “amministrazione” non su smentisce con il suo imbarazzante commento..
Il bravo (anche poco bravo) cronista dovrebbe far conoscere ai lettori quali sono i numeri.
Resto fiducioso in un pronto intervento del cronista
I biglietti gratis andrebbero dati esclusivamente ad accertati melomani che visto l’alto prezzo del biglietto e la voglia di partecipare soffrirebbero e il prezzo e il non poterci stare. Naturalmente qualcuno anche a chi si è prodigato durante l’anno per cercare di pubblicizzare o portare gente a questi eventi che non piacciono a tutti. Vale per la musica classica al Lauro Rossi e per le Opere liriche allo Sferisterio. Chi le sceglie, chi le cura, chi le segue e chi sta col fiato sospeso fino alla fine per sapere come andata. L’Opera lirica italiana è la più celeberrima al mondo , non ha assolutamente pari tranne qualche eccezione. Non deve essere data in pasto magari gratuitamente solo a che vuole apparire come se fosse semplicemente una festa di gala per l’apertura annuale del Bocciodromo di San Crispino. Forse mi sbaglio ma vedo mettersi in bella mostra decine di persone che non hanno nessun motivo di non pagare il biglietto d’ingresso, fossero mecenati che dovrebbero anzi rabbrividire per essere ringraziati in si fatta maniera quando già una buona posizione sarebbe la massima gentilezza da fare e vale anche per gli sponsor dove tra l’latro andrebbe chiesto loro se vogliono partecipare e sempre biglietto al botteghino che sarebbe vera dimostrazione di bon ton. Ai Travestiti dell’’Opera non vedo perché non dovrebbero se non vogliono fare la fila, farsi acquistare i biglietti dal portiere del Comune. Essere mecenati o sponsor e poi pretendere chissà quanti biglietti mi sembra proprio anacronistico. Se ho capito bene, alla prima di Turandot ci sono stati duemila paganti: Ma non ci vanno almeno tremila posti? Deve essere un piacere per chì ama L’Opera pagare il biglietto per sostenerla visto che in tutta Italia i costi sono alti e credo che il Ministero debba spesso intervenire. C’è chi viene da fuori,paga il biglietto, l’albergo e dovrebbe sentire le sciocchezze di chi difende questo mal costume forse stavolta più portoghese che italiano? Non posso non finire, non lo faccio mai, con un volgare:” Ma perché non tappete le busce stradali?”.
Sostegno a Paolo Gavazzeni, la salute economica dello Sferisterio coinvolge anche i cittadini non solo maceratesi ,tutti i marchigiani, quanto i conti sono al verde va rivista la gestione si taglia dove si può, la gratuità dei biglietti è aumentata sempre più ,una volta c’ era più discrezione ,si davano due biglietti ad ogni sponsor ora agli amici degli amici e ancora degli amici, trovo tutto esagerato.Quando si tratta di contribuire a mantenere un bene pubblico o una conviviale di beneficienza è bene chi può si metta le mani in tasca per goderere di uno spettacolo o semplice serata , purtroppo si tocca con mano pochissimi hanno questa sensibilità, bisogna dirlo è sotto gli occhi di tutti,per parlare un addetto ai lavori la situazione è degenerata alla grande.
Da molto tempo non vado agli spettacoli gestiti dal comune di Macerata.
Tempo fa, mentre assistevo a uno spettacolo, una persona mi disse “non mi dire che hai pagato il biglietto, se me lo dicevi te ne avrei procurato io uno gratis!”.
Se lo spettacolo è gestito da un privato egli può elargire tutti i biglietti gratis che ritiene opportuno.
Se invece è il comune (noi) che gestisce lo spettacolo dovrebbe far pagare a TUTTI.
Magari alle autorità e sponsor potrebbe essere riservato il posto ma sempre a pagamento.
Sarebbe bellissimo se i biglietti omaggio venissero dati soltanto ai comprovati melomani in condizioni economiche disagiate. Mi piacerebbe che i ricchi sponsorizzatori volessero provare una volta di più il loro amore disinteressato comprandosi i biglietti di tasca propria. Ma probabilmente sono un sognatore. Lieto di essere nell’ottima compagnia di Gavazzeni.
Che gli sponsor dell’evento possano avere un numero di pass gratuiti che magari dovrebbero essere inclusi in maniera trasparente nel contratto e’ cosa assolutamente nella norma . il problema che è sfuggito ai ragazzi pon pon dell’amministrazione e’ che questa polemica è futile se la gestione della stagione è in equilibrio o in avanzo come accadeva sistematicamente nella precedente amministrazione mentre diventa un po’ più “urticante” quando ad essere sistematico è il deficit (ripianato dalle casse comunali) come accade con la gestione Parcaroli. Che forse per questo ha perso il suo tradizionale a plomb.
pagare il biglietto dovrebbe essere l’A,B,C, anche perchè Pantalone si è stufato di pagare per gli altri. Ma anche chi entra a scrocco non ci fà una bella figura.
Egregio signor Marco Corsi, io conosco un Presidente della Repubblica che paga regolarmente il suo biglietto all’opera, per sé e per il suo entourage: il Presidente della Repubblica Argentina, Javier Milei.
Lo dico con piena cognizione di causa, perché all’ultima esecuzione della “Madama Butterfly” di Puccini al Teatro Colón di Buenos Aires, lo scorso novembre 2023, lo avevo proprio di fianco a me, ed orgogliosamente ha esibito i suoi biglietti pagati di tasca propria, così come lo fa di norma.
Quindi, come vede ci sono personaggi di alto lignaggio (e no) che pagano i propri biglietti, dovunque vadano, anche allo stadio.
Ribadisco il mio accordo con la posizione del direttore artistico dello Sferisterio: “Tutti dovrebbero pagare il biglietto”!
Diciamo pure che il nervosismo del Sindaco potrebbe anche essere giustificato dalle dimissioni di 7 membri della lega ..a questo aggiungiamo il Bubbone che gli avrà riservato il Sig MALOOX che nonostante tutti i suoi sforzi non si è visto recapitare neppure un biglietto per il loggione.e la quadra è fatta….
Sig. Mauro Romoli, ha fatto bene a riferire del suo comportamento lodevole. Se da quando quest’amministrazione è alla guida del Comune di Macerata, lo SOF è in perdita, qualche misura dovrà essere presa.
…’accolti’=assolti!!? Mah!!! gv
…..’Gavazzeni dovrebbe occuparsi delle voci in uscita’, ma la mancata riscossione di biglietti sono mancate entrate, pertanto Gavazzeni sta solo facendo il suo dovere, consigliando di regalare meno biglietti