Lo Sferisterio mette l’abito migliore:
venerdì la “prima” del Mof
Le foto delle prove

MACERATA - Nel weekend il via dell'Opera Festival: il debutto con la "Turandot" incompleta di Puccini, sabato tocca a "Norma", domenica il concerto di gala per festeggiare i 60 anni della manifestazione con le grandi arie della storia della lirica

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Le prove di “Turandot” nei giorni scorsi allo Sferisterio

Tutto pronto per il weekend inaugurale del 60° Macerata Opera Festival, che si svolgerà da venerdì all’11 agosto allo Sferisterio. «E qui la luna l’abbiamo vicina» è il verso dalla “Bohème” di Puccini che in questi mesi ha tracciato la linea programmatica scelta dal sovrintendente Flavio Cavalli e dal direttore artistico Paolo Gavazzeni e che si svelerà pienamente negli spettacoli pronti al debutto il 19 (“Turandot”) e 20 luglio (“Norma”), illuminati proprio dalla luna piena che sarà al suo apice domenica 21 luglio per il concerto di gala “Notte di luna”.

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Le prove di “Norma”

La luna, che illumina il pubblico nelle serate estive allo Sferisterio, offrendo un’esperienza unica di musica all’aperto, legata alla perfetta acustica naturale del luogo, attraversa significativamente i versi e l’ambientazione delle tre opere del Macerata Opera Festival 2024: una favolistica luna d’Oriente risplende sul capolavoro incompiuto di Puccini; lo stesso argenteo chiarore si riflette sui volti di Rodolfo e Mimì; alla luna si rivolge la sacerdotessa belliniana. Nei programmi di sala e negli spettacoli non mancheranno suggestioni e riferimenti a questo filo conduttore. “Turandot” e “La bohème” di Giacomo Puccini, “Norma” di Vincenzo Bellini, tre capolavori del repertorio, due dei quali del compositore toscano nel centenario della morte; il terzo titolo è legato invece al significativo traguardo delle 60 stagioni d’opera nel monumento iconico di Macerata, divenute negli anni un appuntamento musicale estivo da non perdere ma soprattutto un’occasione di valore assoluto per la città e per tutte le Marche.

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Si inizia venerdì (ore 12) con il primo appuntamento degli Aperitivi culturali curati da Cinzia Maroni per l’associazione Sferisterio Cultura, nella sede tradizionale degli Antichi forni (piaggia della Torre): “Quanti enigmi, Turandot!” dedicato al titolo operistico inaugurale del festival. A parlarne il direttore Francesco Ivan Ciampa, il regista Paco Azorín con la giornalista Carla Moreni, firma dell’inserto domenicale del Sole 24 Ore. Lo spazio degli Aperitivi culturali accoglierà anche la presentazione in anteprima del folder che le Poste italiane dedicano alla 60a edizione del Macerata Opera Festival: nel pomeriggio di venerdì, dalle 17.15 alle 19.45, nello spazio temporaneo di Poste Italiane nei pressi dello Sferisterio, sarà possibile richiedere lo speciale annullo celebrativo delle 60 edizioni. Quindi alle ore 21 allo Sferisterio il debutto di Turandot (19 e 28 luglio, 3 e 10 agosto): l’estremo capolavoro di Giacomo Puccini sarà eseguito incompiuto, così come fu lasciato dal compositore, cioè sino alla morte di Liù (così anche lo eseguì alla prima assoluta postuma al Teatro alla Scala il direttore d’orchestra Arturo Toscanini). Allo Sferisterio, la struggente e crudele storia d’amore e morte, ambientata “a Pechino al tempo delle favole”, è affidata al regista e scenografo spagnolo Paco Azorín che firma la nuova produzione dopo il successo di Otello del 2016, e alla bacchetta di Francesco Ivan Ciampa che aveva entusiasmato il pubblico nel Macbeth del 2019. «La classicità di questa Turandot maceratese – spiega Azorín sul programma di sala – è data dalla sua cinesità, ma anche la sua novità deriva dallo stesso fattore. Cinese è la struttura architettonica sopraelevata dove vive, si muove la classe privilegiata, l’aristocrazia. È cinese proprio perché è costruita secondo un sistema tradizionale dell’Oriente. […] Sotto, nella risaia che si estende sul palcoscenico, lavora e (soprav)vive il popolo. È l’etica, altrettanto cinese, del lavoro a oltranza: i contadini faticano 26 ore su 24, ma quasi non hanno da mangiare e subiscono soprusi continui, uno stato che Puccini descrive anche attraverso la musica». I costumi sono dello stilista Ulises Mérida, i movimenti scenici di Carlos Martos de la Vega, i video e le luci di Pedro Chamizo. Interpreti vocali Olga Maslova (Turandot), Angelo Villari / Ivan Magrì (Calaf), Ruth Iniesta (Liù), Riccardo Fassi / Antonio Di Matteo (Timur), Lodovico Filippo Ravizza (Ping), Paolo Antognetti (Pang) e Francesco Pittari (Pong), Christian Collia (L’imperatore Altoum), Alberto Petricca (Un mandarino), Mauro Sagripanti (Il principino di Persia). Il nuovo allestimento dell’Associazione Arena Sferisterio vanta la coproduzione internazionale con l’Opéra Grand Avignon.

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Antonio Di Matteo, Timur nella “Turandot” maceratese

Gli appuntamenti di sabato e domenica saranno principalmente dedicati al traguardo delle 60 edizioni del Macerata Opera Festival, cioè alla nuova produzione di “Norma”, al concerto di gala e al nuovo libro edito da Quodlibet. Così il secondo Aperitivo culturale sabato alle 12 dal titolo “Norma sotto la quercia di Wotan” prevede il giornalista del Corriere della sera Enrico Girardi in dialogo con la regista Maria Mauri e il direttore Fabrizio Maria Carminati che firmano la nuova produzione del capolavoro di Vincenzo Bellini che debutterà sempre sabato alle 21. “Norma” (20 e 26 luglio, 4 e 9 agosto) festeggia il traguardo delle 60 edizioni di festival operistico allo Sferisterio: scegliendo il capolavoro del “Cigno di Catania” (che era tra le ipotesi valutate ai primi del Novecento quando si decise di trasformare lo stadio della palla al bracciale in teatro) si celebra la città e coloro che vollero portare l’opera in questo luogo. Il nuovo allestimento è firmato appunto dalla regista e documentarista milanese Maria Mauti, alla sua prima esperienza con il teatro d’opera. «Non volevo uno spettacolo descrittivo – dichiara Maria Mauti nel programma di sala – ma un realismo magico dove elementi noti si presentano in un aspetto diverso dal consueto. La luna, per esempio, non rappresenta solo la natura, ma, in una condizione ambientale segnata dal conflitto e dalla violenza (poiché io sento e vedo l’azione di Norma svolgersi nella minaccia di una possibile guerra futura), introduce un elemento collegato anche alle prospettive, molto importanti, della ritualità e del Sublime appunto, come qualcosa che ci attrae e al tempo stesso ci fa paura. […] Ciò che desidero comunicare al pubblico è la contemporaneità di un testo in grado di arrivare a tutti noi in maniera diretta, impressionante, toccante». Le scene sono dello studio con sede a Barcellona Garcés-de Seta-Bonet Arquitectes in collaborazione con Carles Berga; i costumi di Nicoletta Ceccolini, le luci di Peter van Praet e i video di Lois Patino. Sul podio un veterano del belcanto come Fabrizio Maria Carminati, direttore artistico del Teatro Bellini di Catania. Protagonista Marta Torbidoni (Norma), giovane soprano marchigiano che si sta imponendo sui palcoscenici di tutto il mondo, affiancata da un’altra voce molto apprezzata come quella del soprano palermitano Roberta Mantegna (Adalgisa), mentre i principali ruoli maschili saranno sostenuti da Antonio Poli (Pollione) e Riccardo Fassi (Oroveso), completano il cast Carlotta Vichi (Clotilde) e Paolo Antognetti (Flavio).

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Maria Mauti, regista della “Norma”

Come tradizione, l’orchestra impegnata nelle opere sarà la Form – Orchestra filarmonica marchigiana con il Coro lirico marchigiano Vincenzo Bellini guidato da Martino Faggiani, insieme ai Pueri Cantores “D. Zamberletti” (maestro del coro Gian Luca Paolucci) e la Banda Salvadei, organici marchigiani che saranno protagonisti anche dei concerti in programma nel 2024, per un coinvolgimento sempre maggiore delle realtà artistiche regionali nelle attività dello Sferisterio.

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Il terzo Aperitivo culturale del weekend, domenica alle 12, ha per titolo “Notti magiche: 60 edizioni del Macerata Opera Festival” ed è dedicato alla presentazione del nuovo libro a cura di Paolo Gavazzeni e Floriana Tessitore edito da Quodlibet e intitolato “Ad ornamento della città, a diletto pubblico. Sessanta edizioni del Macerata Opera Festival”. Sono in programma gli interventi di due tra i saggisti in indice, lo studioso di storia locale Romano Ruffini e il giornalista e musicologo Angelo Foletto. Il weekend inaugurale si conclude sotto la luna piena domenica alle 21 con il concerto di gala “Notte di luna”. Sul podio Michelangelo Mazza, con alcuni degli interpreti vocali impegnati nelle produzioni e la partecipazione del violinista Giovanni Andrea Zanon, tra i virtuosi dell’archetto più apprezzati della scena internazionale. In programma brani tratti da: “Il barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini, “L’elisir d’amore” e “Lucia di Lammermoor” di Gaetano Donizetti, “La sonnambula” di Vincenzo Bellini, quindi da “Nabucco”, “Rigoletto”, “La traviata” e “Il trovatore” di Giuseppe Verdi, “Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo, “Les pêcheurs de perles” e “Carmen” di Georges Bizet, “La bohème”, “Madama Butterfly”, “Tosca” e “Turandot” di Giacomo Puccini, “Thaïs” di Jules Massenet. I soprani sono Daniela Cappiello, Ruth Iniesta, Roberta Mantegna, Daria Rybak, Mariangela Sicilia e Marta Torbidoni; mezzosoprano Carlotta Vichi; tenori Valerio Borgioni, Antonio Poli e Angelo Villari; baritoni Mario Cassi e Lodovico Filippo Ravizza con la partecipazione dei cori affiliati all’Associazione Regionale Cori Marchigiani e le proiezioni realizzate dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Macerata coordinati dal docente Francesco Calcagnini.

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Roberta Mantegna, sarà tra le voci della “Notte di luna”

Per la nuova finestra televisiva su Classica Hd (Sky canale 136), cioè le dieci Cartoline dallo Sferisterio. 60° Macerata Opera Festival 2024 a cura del direttore artistico Paolo Gavazzeni, domani alle 20.10 circa (in replica mercoledì mattina, giovedì pomeriggio e venerdì mattina) andrà in onda lo speciale dedicato a Norma (direttore e regista) e poi venerdì sempre alle 20.10 (in replica sabato mattina, domenica pomeriggio, lunedì mattina) quello dedicato a Turandot (direttore e regista). Le “Cartoline dallo Sferisterio” sono realizzare da Alia Simoncini con Luna Simoncini e prodotte da Piero Maranghi.

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Fabrizio Maria Carminati

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Alberto Petricca

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