Fabio Giulianelli, in prima fila durante gli incontri elettorali, è stato il motore dello schieramento alternativo a Capponi
di Luca Patrassi
Passate le elezioni, l’amministratore delegato del gruppo Lube Fabio Giulianelli non solo non è scomparso dalle rotte ma torna subito a indicare posizione e programmi. Si parte, anche in senso fisico: «Oggi sono stato in Piemonte e Lombardia a inaugurare tre nuovi negozi Lube ed è la cosa più importante: come volutamente non veniamo istituzionalmente riconosciuti a Treia, al contrario nel resto d’Italia veniamo considerati per la forza e per la grandezza che abbiamo conquistat0, dicono che nessuno è profeta in patria».
Fabio Giulianelli oggi ha inaugurato tre nuovi negozi: in totale la Lube ha oltre 700 store monomarca
E’ stata, quella legata al sostegno della lista che candidava a sindaco Piero Farabollini, un’esperienza che le ha lasciato più amarezza o la consapevolezza di aver indicato una strada per il futuro di Treia? «Nessuna amarezza, è stata un’esperienza esaltante: il giorno dopo i numeri hanno un loro peso. Abbiamo stravinto a Treia e a Passo di Treia, abbiamo perso nelle frazioni e nelle periferie dove magari non siamo riusciti, per via del poco tempo a disposizione, a far conoscere il nostro progetto e le nostre idee. Idee e progetto che, ribadiamo, porteremo avanti con convinzione, è una promessa e una necessità per Treia».
In particolare a cosa si riferisce? «Lotta alla droga, prevenzione del disagio giovanile e soprattutto la scuola di arti e di mestieri, ho già avviato i contatti con rettori delle Università di Macerata e Camerino . Alla fine, come accade nella vita, vinceranno le idee: è una promessa che abbiamo fatto e che manterremo senza se e senza ma».
Alla luce di quanto è avvenuto, è convinto della scelta fatta, del sostegno a quel candidato sindaco? «Non mi sembra che 140 voti siano una differenza tale da consentire chissà quali celebrazioni, bisogna anche saper vincere e basta con il denigrare le persone. Giusto per dire, ieri sera il paese era vuoto, forse Franco Capponi avrebbe dovuto festeggiare nelle frazioni e nelle campagne. In realtà il paese è spaccato a metà e si evidenzia come non si debba governare solo per una parte, quanto invece per tutti i treiesi».
Quanto all’attrattiva del vostro candidato sindaco? «Non era una questione di candidato sindaco, c’era una squadra forte, c’erano i progetti che abbiamo presentato e che porteremo avanti comunque per non rendere il paese ancora più isolato».
Franco Cappoini ieri pomeriggio dopo il risultato elettorale
Uno sguardo ancora a come si è svolta la campagna elettorale e ai prossimi impegni: «Abbiamo scelto di fare una campagna elettorale sui temi senza cedere alle provocazioni anche personali che sono arrivate dall’altro fronte, pur avendo noi argomenti delicati che non abbiamo voluto neanche toccare. Per noi si è trattato di una scelta di stile, purtroppo invece sembra quasi che se non denigri l’avversario non sei portatore di messaggi di successo, denigrare in politica è diventato l’argomento vincente invece di far parlare le idee. Nessuno ha ribattuto sulle nostre proposte contro la droga, il disagio giovanile e per la realizzazione della scuola. mi aspettavo che Capponi replicasse sugli argomenti ed invece ha sempre e solo fatto attacchi personali. Resta il fatto che per la Lube, e per me, c’è un oggi e ci sarà anche un domani grazie a Dio e per quanto di positivo ne deriva a centinaia di famiglie».
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Complimenti per quanto ha cercato di trasmettere al suo gruppo sicuramente vista la sua indiscussa capacità imprenditoriale non si arrenderà al primo tentativo ....me lo auguro
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Nella vita si vince e si perde questa volta si è perso facciamocene una ragione.
Ma fa costruire un super palazzetto dello sport nella zona terremotata e riportaci La Lube ( beh questo era scontato ), falla riportare ai vecchi fasti e salvi dallo spopolamento una bella zona.
C’era una volta, fino al 1962, una scuola chiamata ‘avviamento al lavoro’. Poi ci fu la riforma della scuola media (era Gui il ministro della Pubblica Istruzione, era il quarto Governo Fanfani) e purtroppo nacque la scuola media unica con contestuale fine dell’avviamento. Allora ben venga la scuola di arti e mestieri!