Saltamartini fa da chioccia a Vittori:
«Mi hanno attaccato perché ho osato
progettare un ospedale di base per Cingoli»

ELEZIONI - All'auditorium Santo Spirito, l'incontro “Quale futuro per Cingoli, Balcone delle Marche?”. Il sindaco uscente, ricandidato per il bis, accompagnato dall'assessore regionale alla Sanità, che potrebbe essere in lista. «Vogliamo che le persone si facciano avanti - ha esortato il primo cittadino - pubblicamente e anche privatamente, con qualsiasi tipo di impegno, di idea, di tema. I nostri numeri sono pubblici, contattateci»

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Michele-Vittori-Luigi-Ippoliti

Da sinistra, Michele Vittori e Luigi Ippoliti

di Leonardo Giorgi

«Mi hanno attaccato perché in Regione abbiamo osato mettere in un atto formale che Cingoli avrà un ospedale di base con un pronto soccorso vero e con nuovi medici, tra cui un primario. Sono su questi servizi che si misurerà il nostro futuro: non sulle polemiche per un marciapiede da rifare o per un lampione». Sono le parole di Filippo Saltamartini, assessore regionale alla Sanità in quota Lega e padre fondatore della lista Centro Destra Civico di Cingoli, che ieri pomeriggio all’auditorium Santo Spirito ha incontrato la cittadinanza insieme al sindaco uscente Michele Vittori e al medico Luigi Ippoliti, vice sindaco durante l’amministrazione Saltamartini. L’incontro, intitolato “Quale futuro per Cingoli, Balcone delle Marche?”, è stata l’occasione per chiedere la più alta partecipazione possibile alla cittadinanza alla vita pubblica e politica del comune.

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L’intervento di Filippo Saltamartini

«Vogliamo che le persone si facciano avanti – ha esortato il sindaco Vittori – pubblicamente e anche privatamente, con qualsiasi tipo di impegno, di idea, di tema. I nostri numeri sono pubblici, contattateci». Nonostante i tempi non siano ancora maturi per la formazione definitiva delle liste e dei programmi, i temi messi in campo ieri dal primo cittadino saranno probabilmente quelli protagonisti dell’imminente campagna elettorale: sanità; casa di riposo; infrastrutture fisiche e telematiche (è in corso l’installazione e il potenziamento della fibra internet, uno dei servizi, secondo il sindaco, che potrebbero «combattere lo spopolamento, un problema per tanti territori, perché la fibra è l’autostrada che permette di svolgere i lavori di oggi»); scuola («L’istituto alberghiero è l’attività più importante che abbiamo» ha sottolineato Saltamartini); gestione delle finanze comunali («In 15 anni non abbiamo mai fatto nuovo debito, abbiamo ancora sulle spalle i debiti di chi c’era prima»).

Lintervento-di-Saltamartini1-325x244Mentre si lavora ancora per trovare un’alleanza tra la Giunta attuale e il resto del centro destra di Cingoli che alle scorse elezioni presentava Francesco Pacetti (attuale consigliere di minoranza) come candidato sindaco (leggi l’articolo), Saltamartini ha concluso raccontando un aneddoto relativo all’inferno vissuto dalla casa di riposo di Cingoli allo scoppio della pandemia di covid nel 2020, quando un focolaio del virus fece registrare nel giro di due mesi il contagio della quasi totalità degli ospiti, portando otto persone alla morte (leggi l’articolo): «Cingoli ha bisogno di forza politica, per questo bisogna votare con intelligenza, anche quando non votate noi, perché altrimenti rimaniamo fuori da tutto. Nei giorni del covid, quando la cooperativa che gestiva la casa di riposo abbandonò la struttura, eravamo soli. Se non fosse stato per Luigi Ippoliti, che da solo si è occupato di tutti gli ospiti della struttura, non ce l’avremmo mai fatta. Oltre a lui, però – ha rivelato Saltamartini -, al telefono mi rispose anche un’altra persona: Matteo Salvini. Gli spiegai la situazione di Cingoli. Salvini chiamò Giuseppe Conte e il presidente mandò i medici dell’esercito per aiutarci a fronteggiare la situazione». Il medico Ippoliti, dopo aver ricevuto l’applauso dei concittadini, ha chiuso l’incontro con una battuta, riferendosi alle 1049 preferenze raccolte da Saltamartini alle precedenti comunali (leggi l’articolo): «In realtà a te la Lega ha risposto subito perché da solo hai preso più voti di tutto il Pd».

 

 

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