Lavinia Bianchi e Silvia Squadroni (Siamo Civitanova)
«A due anni di distanza nulla si sa della variante per il Centro per l’autismo per il Paolo Ricci, si portano avanti solo varianti senza interesse pubblico. Abbiamo consegnato questa mattina al coordinatore della protesta contro le lottizzazioni Cristallo e Agriforest le firme che abbiamo raccolto».
Siamo Civitanova ribadisce il proprio sostegno alla protesta in atto contro le varianti e attraverso le consigliere Silvia Squadroni e Lavinia Bianchi ribadisce la contrarietà all’urbanistica messa in atto dall’amministrazione: «Abbiamo sempre denunciato la scellerata politica urbanistica che Civitanova e i suoi cittadini subiscono da 7 anni, le delibere urbanistiche non perseguono mai un fine pubblico, ma solamente accontentano i privati di turno che chiedono supermercati, capannoni (anche in zona esondabile), cambi di destinazione d’uso per togliere sempre verde, vivibilità e viabilità alla nostra città».
«Questa mattina – continuano Squadroni e Bianchi – abbiamo presentato un’interrogazione per conoscere a che punto sia l’iter di redazione della variante finalizzata alla realizzazione del centro per l’autismo, nonché i tempi previsti per l’adozione della variante. Nel 2021 la giunta prendeva atto della bozza di variante dopo la richiesta pervenuta dall’istituto Paolo Ricci. L’assessore all’urbanistica nel corso del consiglio comunale del 22 dicembre diceva “adesso verrà fatta la variante”, ma nulla si è saputo e tante famiglie sono in attesa di un aiuto concreto che solamente l’esistenza di una struttura può dare. Basta parole e comunicati referenziali».
Il capogruppo del Pd Francesco Micucci
A denunciare invece le lacune dell’Albo pretorio del comune è il capogruppo del Pd Francesco Micucci che evidenzia come a distanza di mesi non compaia alcun atto in merito alla revoca delle deleghe all’assessora Manola Gironacci: «Non sono pubblicati all’albo pretorio né risultano inseriti nella sezione ‘Trasparenza amministrativa’ del sito internet dell’ente pubblico, i decreti con cui il sindaco Fabrizio Ciarapica ha ritirato le deleghe di assessore al turismo a Manola Gironacci. Né il primo, né il secondo integrativo e nemmeno il terzo provvedimento sono consultabili on line da chi volesse leggere gli atti ufficiali con cui è stata sfiduciata una dei membri dell’amministrazione Ciarapica».
«In barba alle leggi sulla trasparenza il comune di Civitanova, complici i suoi amministratori e la categoria dei dirigenti, in primis il segretario generale, se ne infischiano di usare i canali ufficiali per informare la città – denuncia Micucci – sulla vicenda che coinvolge l’ex assessore Gironacci, e che ha generato anche una causa al Tar, esistono infatti solo note emesse dallo staff comunicazione del sindaco e notizie dei media. Anche della sentenza emessa il 21 marzo 2023 dai giudici del Tar, che ha dato ragione alla Gironacci, non si rileva traccia nel sito. Eppure, essendo state pagate con i soldi dei cittadini le spese legali della causa, alla fine della quale il verdetto del collegio giudicante ha stroncato l’impalcatura tecnica di ben due decreti, sarebbe auspicabile si potessero consultare sia le ragioni giuridiche che hanno visto il sindaco soccombere, sia i suoi provvedimenti: quello emesso il 30 settembre del 2023 per sfiduciare in prima battuta la Gironacci, l’integrazione del 19 gennaio 2024 chiesta a Ciarapica dai giudici che avevano contestato la mancanza di solide giustificazioni che appoggiassero il ritiro delle deleghe, e quello del 3 aprile 2024, con cui il sindaco ha di nuovo defenestrato il suo assessore. Nessuno a Palazzo Sforza sente l’esigenza di rispondere alle leggi sulla trasparenza».
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Ma perché Ciarapica è sempre favorevole ad accettare le richieste dei privati? Non vorrei che qualcuno si mettesse in testa strane idee. Ciarapica credo che oramai politico a tutto tondo vorrà continuare la sua carriera su questo versante. Allora giustamente compito della opposizione nonché dei cittadini che pagano le tasse e di conseguenza collaborano alle spese comunali e a tutti gli stipendi ed altro di chi amministra Civitanova, controllare che tutto segua un interesse verso il pubblico che leggo nell’articolo scarseggia assai. Se così fosse, compito di ognuno sarebbe quello di impedirne un suo prosieguo che effettivamente , diciamo politicamente ben poco servirebbe al bene degli amministrati, oggi a Civitanova, domani chissà dove. Tra l’altro già in passato ha dimostrato una certa elasticità dove sebbene sindaco di Civitanova che lui porta a Modello ha tentato di lasciare ma rimasto con le valigie in simil cartone alla stazione ferroviaria ad aspettare un treno mai arrivato. C’era bisogno di prendere il bigliettino e soprattutto arrivare prima che chi governa oggi, aveva già fatto le sue irrevocabili scelte mettendo a tacere ogni cambio di programma. Penso anche dovuto all’assoluta mancanza di conoscenza del soggetto in attesa di partire per altri luoghi visto che Civitanova gli sembrava stretta. Oppure e perché no, magari già abbastanza conosciuto anche se non credo questa eventualità sia mai passata per l’anticamera del cervello di chi ha infine e si sapeva già era preposto alla decisione. Adesso e questo lo aggiungo io, non ho mai capito se i civitanovesi si interessano alla loro città o lo fanno in maniera molto distratta e arrivano alla cabina elettorale frettolosamente e molto confusi. Lo scrivo perché per la prima ci poteva anche stare ma dopo aver visto i risultati, che mi fai cittadino… insisti anche alla seconda dove poi si sta vedendo, neanche scorgendo un po’ alla volta le reali intenzioni dell’eletto. Rimarrà anche quest’anno delegato a ripetere quello che da anni non si può certo definire uno stupefacente programma estivo. Ecco se vogliamo parlare di Trasparenza, qui andiamo sul sicuro. Anzi di più, parliamo proprio di Preveggenza. Del resto è il prestidigitatore a tirare fuori il coniglio dal cappello e non il contrario.
E’ possibile che prima o poi Civitanova verrà commissariata per una grave mancanza di trasparenza, basta il prefetto.