Guido Castelli
Il commissario Guido Castelli scrive ai sindaci sul superbonus e annuncia anche l’idea, su cui sta lavorando di «sostituire il 110% con un aumento del contributo paritetico». Il messaggio lo ha scritto in occasione della Pasqua e al termine di una settimana incandescente per il superbonus che alla fine si è conclusa con l’annuncio che la misura (per il cratere) resta. Castelli dice ai sindaci di volersi «rassicurare circa alcune malevoli (quanto infondate) interpretazioni fatte circolare sul 110% da parte di alcuni detrattori del Governo. Il 110 in aggiunta al contributo sisma continuerà fino al 31 dicembre 2025. Ho salvaguardato nel mio confronto col Mef – scrive Castelli – il comma 8 ter dell’art. 119 del DL 34/2020. La somma di 330 milioni che ho personalmente indicato al Mef quale provvista necessaria per il periodo aprile-dicembre 2024 è assolutamente sufficiente al nostro fabbisogno. Per i 12 mesi del 2023 (anno record) abbiamo riconosciuto superbonus per circa 250 milioni. Per i nove mesi del 2024 abbiamo ben 330 milioni a disposizione (tutte le procedure già caricate alla data di ieri, infatti, non saranno soggette al tetto fissato dal decreto)». E sottolinea che ci sino ancora «migliaia di progettualità che ancora mancano all’appello». Oltre il superbonus: «Io sono già a lavoro per sostituire il 110% con un aumento del contributo parametrico. Il 110 nella ricostruzione andava mantenuto ma resta macchinoso, richiede plafond bancari difficili da reperire e, terminando nel 2025, non garantisce i terremotati dei Comuni più devastati» e rivolgendo gli auguri di buona Pasqua ai sindaci, conclude: «Il tema 110 lo abbiamo governato a dovere e presto garantiremo ulteriore stabilità ai contributi sisma».
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anche Castelli allineato e coperto, spero vivamente di sbagliarmi
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Bravo Commissario, è ora di finirla con il superbonus, bene l’aumento dell’indice parametrico che deve coprire l’intero importo dei lavori. Suggerirei anche, nei casi di demolizione e ricostruzione, la realizzazione di una struttura tipo, che sia in cemento armato o in ferro o in legno o in muratura armata, in modo tale che i costi siano uguali per tutti. Poi un
committente che vuol cambiare tipologia spendendo di più lo può fare pagando di tasca propria la differenza. È ora di finirla con lo sperpero di soldi pubblici per “capricci” dei professionisti.
Da quando hanno sostituito Legnini, manco fosse un consigliere della Rai tutto si è rallentato e dopo otto anni ancora questo qui che fa un proclama al giorno. Adesso parla pure di interpretazioni malevoli sulle decisioni del governo. Mah!!! Castelli, tu sei “in gamba e gli altri tutti zoppi” .Castelli alza bandiera bianca, che non sarebbe una resa per parafrasare qualcosa di simile che gira sti giorni ma una denuncia verso il tuo governo, incapace e menzognero. Fate ogni giorno e per qualsiasi decisione il bagno nel ridicolo fino a sfiorare punte di altissima pietà quando a parlare sono i vostri maggiori rappresentanti che non vengono nemmeno riconosciuti quando si recano in luoghi dove arrivano con la faccia da conquistadores sopra due tacchi a spillo che ne innalzano …. l’altezza politica. Castelli , a ballare comincia tu , magari a qualche rave perché come dice il proverbio “il buongiorno si vede dal mattino”. Naturalmente mi sono limitato per pudore, non il mio, di fare riferimento solo al tuo partito. E voglio anche dire che chi vi ha preceduto ha fatto del tutto per spianarvi la strada, ma a voi quando vi arriva quel lauto assegno mensile e poi non so quali altre prebende, un massimo di vergogna, proprio non vi viene?
Oltre all’aumento dell’indice p. indispensabile per le abitazioni principali, a mio parere, un’alternativa per le seconde case, potrebbe essere la possibilità di riconoscere al beneficiario un contributo congruo per il completamento solo dello strutturale e gli impianti. Lasciando la possibilità di completare in un secondo momento le finiture, senza vincoli o adempimenti.