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Raccolta differenziata in città,
l’assessora Laviano attacca il Cosmari:
«Boicotta la nostra sperimentazione»

MACERATA - Dopo le accuse generiche che le erano costate un attacco dal consigliere dem Andrea Perticarari, l'esponente della giunta spiega le sue parole, parla del caso dei cassonetti intelligenti e contrattacca il Pd: «Ha legittimato una gestione ad personam nell'azienda rifiuti, determinando una situazione finanziaria e un’inefficienza che si scarica sui cittadini. Io sto lavorando invece su un sistema che conduca realmente ad una tariffazione puntuale»

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L’assessora Laura Laviano

di Luca Patrassi

Questione dei rifiuti disseminati in una via del centro, l’assessora comunale all’ambiente Laura Laviano replica e puntualizza dopo le critiche arrivatele da consigliere comunale dem Andrea Perticarari. «Sto lavorando – assicura l’assessora – su un sistema che conduca realmente ad una tariffazione puntuale, senza gravare sulle tasche dei cittadini. Finalmente si potrà ragionare su “paghi ciò che davvero produci come rifiuto” e no sui metri quadri. La Regione Marche nel 2020 ha stanziato dei fondi pari a 54mila euro, a favore del Comune di Macerata, cifra molto bassa se la si confronta con altri comuni, anche più piccoli, questo perché la vecchia amministrazione con l’assessore all’Ambiente, Pd, non aveva mai presentato progetti. Inoltre questi fondi che venivano stanziati per i Comuni, il Comune di Macerata in passato li ha sempre fatti gestire a Cosmari. La sottoscritta, quota Lega, a differenza di come precedentemente il Pd era solito occuparsi dell’ambiente, è andata in Regione per capire la natura di quei fondi e ha scoperto che erano fondi per l’adeguamento della dotazione dei sistemi informatici gestionali per progetti di tariffazione puntuale dei rifiuti».

Le novità introdotte nella riflessione dell’assessora Laura Laviano: «Pertanto il Comune, a seguito della concessione di tale contributo economico, ha predisposto un progetto di intervento, consistente nell’adeguamento del sistema informatico di gestione della tassa rifiuti e in una prima dotazione di dispositivi elettronici per il controllo dell’accesso al conferimento. Sono stati quindi installati trenta cassonetti distribuiti in dieci postazioni in area extraurbana e interessante 200 utenze Tari. Visto il buon andamento della sperimentazione fin dal suo avvio e della risposta della cittadinanza all’iniziativa, l’Amministrazione comunale ha comunicato le proprie valutazioni all’Ata e al Cosmari chiedendo agli stessi il nulla osta all’ampliamento della sperimentazione in un’area urbana, adiacente ad una di quelle extraurbane già interessata, allegando l’elaborato progettuale».

cosmari-esterno-zanconiLe risposte del Cosmari e dell’Ambito territoriale: «E’ bene precisare che la proposta non si configura come una variante al piano d’ambito di cui all’art.16 del contratto in essere, con cui è stato affidato al Cosmari il servizio di gestione integrata dei rifiuti nell’Ato 3. A seguito di tale comunicazione Cosmari risponde che avrebbe adeguato “le modalità e le tempistiche della raccolta in funzione del nuovo assetto, salvo diverse disposizioni dell’Ata (nota Cosmari del 21 giugno 2023). L’Ata con propria nota riteneva “interessante la prevista estensione della diversa modalità di raccolta rispetto all’attuale ad un quartiere maggiormente rappresentativo, proprio al fine di confermare o meno i buoni risultati riportati dalla prima fase della sperimentazione.” (nota Ata 3 del 27 novembre 2023) invitando il gestore e il Comune a concordare le tempistiche e le modalità operative».

Cassonetti

I nuovi cassonetti intelligenti

Lo stop del Cosmari secondo la ricostruzione firmata Laviano: «Nonostante quindi prima  il Cosmari avesse scritto al comune “solo salvo disposizioni dell’Ata” e successivamente l’Ata avesse dato l’ok per l’ampliamento della sperimentazione al fine di confermare o meno i buoni risultati, Cosmari risponde con una ulteriore nota in cui esprime “la non disponibilità di questa società di partecipare all’avvio del servizio proposto, avallato dalla direzione dell’Ata” e invitando “il Comune di Macerata a sospendere ogni iniziativa in proposito” (nota Cosmari del 20 dicembre 2023)».

L’attacco al Pd: «Il consigliere Perticarari può star sereno, innanzitutto se fosse stato attento, ma forse non avendo ruoli amministrativi e di rilievo ogni tanto cade in letargo e si sveglia improvvisamente con il post di un cittadino, si sarebbe accorto dei cassonetti smart installati nelle periferie da oltre un anno e avrebbe letto la notizia più volte pubblicata dai giornali del nuovo software gestionale e della vera sperimentazione che sarebbe dovuta partire in un quartiere urbano rappresentativo della città. Il consigliere Perticarari si accorge solo ora, dai commenti di un post di un cittadino, che la sperimentazione non è partita? E soprattutto lui che è del Pd ci sa dire come si sono mossi i suoi predecessori? Porta a porta a vita per loro, numero esagerato di mezzi che circolano per le città, inquinando e con spese di manutenzioni enormi, tutto a carico dei cittadini, personale costretto a svolgere un lavoro fisicamente logorante e tanto altro che si potrebbe aggiungere. Mai prima di oggi il Comune ha avuto un progetto, grazie al quale sono stati captati soldi in Regione. Soldi che con il suo ex assessore Pd venivano gestiti dal Cosmari e non dal Comune, si è mai chiesto come venissero spesi quei soldi? E perché Macerata non ha mai presentato alla Regione un suo progetto? Il consigliere Perticarari ha risposto più volte che lui prima non c’era, se è per questo nemmeno la sottoscritta, ma lui faceva politica, mentre la sottoscritta era una normale cittadina, che osservava, da cittadina, come il Pd ha legittimato una gestione ad personam del Cosmari determinando una situazione finanziaria e un’inefficienza di sistema che si scarica sui cittadini nonostante il loro comportamento virtuoso. Oggi è evidente che a fronte di risultati deludenti nella gestione del servizio i cittadini stanno abbandonando la “disciplina” del porta a porta, ecco perché il Comune di Macerata ha proposto ciò che ormai tutte le città d’Italia stanno adottando. Stia sereno il consigliere, ogni volta esce chiedendo le dimissioni di uno o dell’altro assessore, noi assessori, tutti, stiamo svolgendo il nostro lavoro e i risultati, anche se capisco che il consigliere non li vuol vedere, sono sotto gli occhi di tutti. Rifiuti, tpl, commercio, deleghe totalmente vuote in passato. Mai avuto un assessore dedicato al commercio, mai visto l’assessore all’ambiente che nel mandato precedente abbia provato a mettere mano al sistema di raccolta rifiuti. Si badi bene, si parla di “sistema” di raccolta, no di altro, unico punto su cui un Comune può intervenire. Quindi consigliere stia sereno che tutte le notizie usciranno al momento giusto, nel modo giusto e nelle sedi opportune».

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Andrea Perticarari, consigliere del Pd

«Termino – dicee Laviano – con l’ultima risposta da parte dell’Ata in cui “nel ricondurre il parere favorevole originariamente espresso da Cosmari alla suddetta sperimentazione dello scorso anno solo ed esclusivamente in quanto l’iniziativa si poneva come alternativa compatibile a quella dei Green Point, si fa presente che le modalità di espletamento del servizio sono di competenza esclusiva dell’Ata ed è ad esse che il gestore del servizio deve adeguarsi. Si invita pertanto il Comune di Macerata a concordare con Ata e Cosmari le modalità operative della sperimentazione che intende replicare, invitando tutti a procedere con serenità come anche riportato i conclusione della nota del Comune di Macerata del 12 gennaio”. Nonostante queste siano state le ultime direttive impresse da Ata, viene convocata una seduta del Comitato per l’attuazione del controllo analogo per il giorno 12 febbraio – spiega Laviano -, durante la quale il presidente del comitato e il vice presidente del Cosmari esprimono il loro disappunto nei confronti della sperimentazione di Macerata. Ora, da cittadino, mi porrei una domanda: può un altro Comune decidere sull’avvio o meno di una sperimentazione che il Comune di Macerata svolgerebbe in totale autonomia, senza gravare sugli altri comuni e senza che venga messa in discussione alcuna modifica al Piano d’Ambito?».

Rifiuti in strada, il commento di Laviano: «Qualcuno blocca la sperimentazione». Perticarari: «Faccia i nomi o si dimetta»

 



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