La coda di stamattina al distretto di Tolentino
di Alessandra Pierini
Sono arrivati questa mattina a partire dalle 4 al distretto dell’Ast di Tolentino e si sono messi silenziosamente in coda per assicurarsi quello che, secondo la legge italiana, dovrebbe essere un loro diritto: il medico di base.
Da oggi non sarà più al lavoro per pensionamento Giovambattista Lommano, medico di base con tanti pazienti di Caldarola e Tolentino. La scelta del nuovo medico di base era possibile da questa mattina alle 8. Ma nell’incertezza e preoccupati di perdere un punto di riferimento necessario, soprattutto per anziani e malati, sono molti quelli che si sono presentati già dalle 4 del mattino.
Quando il personale del distretto ha aperto le porte, l’eliminacode per prendere il fatidico numero è stato preso d’assalto e si è perso l’ordine di arrivo con conseguente caos e diverbi verbali. «A gestire il tutto – racconta uno dei presenti che preferisce rimanere anonimo – c’era una sola impiegata. Dopodiché ci siamo trovati accalcati e senza sapere come muoverci. Una vergogna nell’epoca della digitalizzazione e dell’informatica. Da terzo mondo».
A sopperire alla mancanza del dottor Lommano saranno tre suoi colleghi dello studio in piazza Togliatti, i dottori Teseo Tesei, Renato Filoni e Paola Mutani. Ai tre medici di base è stato consentito uno sforamento di 200 pazienti ciascuno, rispetto al massimo previsto. Un numero rilevante ma che non coprirà le esigenze reali. Intanto anche a Caldarola si è corso ai ripari con la soluzione trovata da amministrazione comunale e Ast di mettere cinque medici a disposizione a turno nei locali della guardia medica.
Medico in pensione, «Trovata la soluzione per garantire l’assistenza»
Guardatevi l'ultima puntata di presa diretta. In Francia i medici nel pubblico guadagnano il triplo e lavorano la metà (semplicemente perché essendoci più personale a nessuno è richiesto di andare abbondantemente oltre il proprio turno). In Italia non si alzano gli stipendi degli strutturati e si strapagano i gettonisti (un medico in corsia strutturato prende circa 150 netti a turno, un gettonista prende 600/700 netti a turno). C'è una miopia sociale nei confronti del medico. Se il mondo pubblico, che siamo noi, non vuole più riconoscere il ruolo elitario del medico sia a livello retributivo che a livello sociale, tranquilli che il neolaureato che esce da medicina avrà sicuramente altro con cui consolarsi e alla fine ci rimetteremo proprio noi. Tra qualche anno se si continua così la sanità pubblica non ci sarà più.
Certo che se aveva pazienti che cominciavano a fare la fila dalle 4 di mattina, sarà stata una liberazione per questo medico, andare in pensione.......
La sanità sarà sempre più una vergogna, per una lastra con la richiesta nn ce posto,ma a pagamento si
La gente in salute..dalle 4 di mattina in fila.
Terzo mondo? Me sa che quello che l ha detto non se rende conto che siamo terzo mondo da anni ormai. Ma peggiorerà sa
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Grazie Acquaroli !
Il medico di base non si può scegliere ‘on-line’?
Spero vivamente che il nuovo dirigente della Ast riesca a sanare in parte una vergogna megagalattica, incapacità organizzative, ignoranza totale, analfabeti, tarati politici da cottolengo che non sanno essere nemmeno furbi, grandi corruttori…i pochi capaci sono bloccati e ricattati ….questa è la verità sulla sanità……
Con il tribalismo politico in atto, perchè lo abbiamo votato, quella che è stata denunciata è solo la parte iniziale di una tragedia che l’intera classe partitica ci ha destinato e che non potremo fermare, arrivati come siamo al tentativo di farci coinvolgere nella psicosi di altri.
Roba da non credere che succedano queste cose nel 2024
Cosa gravissima per una società cosiddetta civile.
All’estensore della notizia farei presente che i “diverbi” sono di per se stessi solo “verbali” (a parte la cacofonia “diverbi verbali”).