I capannoni Rossini
di Luca Patrassi
I capannoni ex Rossini di Macerata concessi gratuitamente per tre anni all’Accademia di Belle Arti. In più un contributo di 67mila euro. Mesi fa diversi esponenti della maggioranza insorsero nel vedersi proporre una iniziativa del genere senza alcuna discussione, ora all’albo pretorio viene pubblicata una delibera approvata nel dicembre scorso. Il progetto legato ai capannoni ex Rossini risale a sei anni fa, il cantiere era stato inaugurato nel 2020 e la conclusione dei lavori è recente.
L’intenzione iniziale era quella di allestirci un hub educativo-sociale dedicato ai giovani. Poi erano emerse alcune ipotesi, appunto l’Accademia, un campus musicale, trasferendovi la scuola Liviabella attualmente collocata all’Asilo Ricci, uno studio di registrazione musicale.
La ristrutturazione di capannoni ex Rossini rientra nel progetto Open Working Lab che ha ricevuto i finanziamenti ministeriali previsti dal piano nazionale per la riqualificazione delle aree urbane degradate per un totale di 2 milioni di euro. Il progetto si è posto come obiettivo non solamente quello di un recupero architettonico del luogo ma anche di valorizzare l’ex contenitore industriale, dandogli una nuova dinamicità sociale e produttiva.
Ora arriva la delibera di giunta. «L’Accademia – si legge nella delibera – si impegna a sviluppare gli obiettivi del progetto Open Working Lab volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale: servizi di formazione dei giovani artisti, anche ai fini didattici, con avvio di programmi di ricerca specifici, istituzione di borse di alta formazione a beneficio dei giovani artisti, collaborazione con istituzioni scientifiche, pubbliche e private, per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo, nonché costituzione di laboratori per la realizzazione di workshop, seminari, conferenze. Spazio co-working e incubatore d’impresa: saranno messe in rete e sviluppate start-up nel campo delle discipline artistiche, a sostegno e sviluppo della ricerca anche laboratoriale. Centro sviluppo giovani: creazione di spazi di ascolto attrezzati ove troveranno luogo prestazioni professionali convenzionate (presenza di specialisti con funzioni di accoglienza e sostegno psicologico), creazione di uno spazio di ristoro. Gestione e marketing: promozione, sito web, gestione della segreteria, attrezzature informatiche e telefonia». L’Accademia si inmpegna a «dotare l’immobile di attrezzature informatiche e beni strumentali, fornire al termine di ogni anno una relazione sulle attività svolte secondo gli obiettivi del Progetto Open Working Lab volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale».
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Ogni tanto qualche buon provvedimento
Sicuramente mi confondo…. Ma NON doveva diventare una palestra ad uso della città???