Margherita Carlini
di Francesca Marchetti
Al via venerdì 8 marzo “Io sono”, ciclo di incontri sull’autoconsapevolezza e l’affermazione del sé dedicati alle donne e condotti da Margherita Carlini, psicoterapeuta e criminologa forense responsabile dello sportello antiviolenza e antistalking di Recanati e Alice Piergiacomi, operatrice del Centro antiviolenza di Ancona. Gli incontri si terranno al Salone del popolo in corso Persiani a Recanati dalle 18 alle 20.
«È un percorso di empowerment femminile, un viaggio di scoperta e guarigione che celebrerà la forza e la resilienza delle donne – spiega Margherita Carlini -, un gruppo di autocoscienza femminile che offrirà un ambiente intimo e potente in cui le donne potranno esplorare le proprie storie personali. L’autonarrazione biografica porta alla consapevolezza della propria identità. Apprendendo e condividendo attraverso le esperienze delle altre, il confronto diretto è arricchente e fonte di crescita personale».
Alice Piergiacomi
I sei incontri previsti saranno tutti di venerdì: 8 e 22 marzo, 5 e 9 aprile, 3 e 17 maggio. «Il percorso è rivolto a tutte le donne in generale. Non saranno incontri teorici in cui verranno forniti contenuti ma svolgeremo delle attività a tema per coinvolgere le partecipanti a raccontarsi e acquisire coscienza del sé. Ogni appuntamento verterà su un aspetto diverso e il risultato finale sarà più completo avendo svolto tutto il ciclo di incontri, ma si potrà frequentare in maniera singola a seconda delle proprie esigenze. Il primo incontro sarà dedicato al racconto della propria storia di vita e la definizione del sé, poi ci confronteremo sul riconoscimento dei propri limiti per superarli. Ci concentreremo su diverse tematiche in modo coinvolgente, anche tramite il disegno e il movimento del corpo».
La dottoressa Carlini spiega come è nata questa opportunità. «L’idea di questo percorso nasce grazie ad una donazione anonima che una signora ha fatto allo Sportello antiviolenza; gran parte dei fondi è stata ripartita tra le donne da noi individuate in forma di progetti di sostegno ed emancipazione. Con la residuale abbiamo pensato di allargare il beneficio a tutte le donne, non solo quelle che si trovano al’interno di una situazione di maltrattamento, con lo scopo di creare una rete di donne sul territorio e la possibilità per noi operatrici di intercettare delle situazioni difficili, perché magari la persona non ha coraggio di presentarsi allo sportello. Parlare in gruppo può essere liberatorio e fare parte di una rete significa poter avere supporto sia in aspetti pratici che emotivi, pensiamo ad esempio alla possibilità di avere il sostegno di qualcuno in un momento importante in cui si cerca di rifarsi una vita oppure a cui affidare i propri figli mentre si va a fare un colloquio di lavoro. Negli anni al servizio al Cav abbiamo fatto molte attività di gruppo, sappiamo quanto siano importanti non solo nei casi di violenza ma anche per fare una riflessione su se stessi e la propria crescita personale mentre ci si racconta e ci si confronta con l’altra».
Per informazioni e prenotazioni si può contattare lo sportello antiviolenza di Recanati al numero 071-7587234.
Locandina del ciclo di incontri “Io sono” a Recanati
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Non possono esserci anche incontri cui partecipano uomini e donne. Sarebbe un confronto interessante.
Diversamente si dà l’impressione che l’uomo sia sic et simpliciter il ‘cattivo’.
e la violenza delle donne sugli uomini???