L’ex cantiere Santini
di Laura Boccanera
«Folle pensare di riportare in aula la variante Santini dopo che è stata bocciata dal consiglio comunale, ci faremo trovare pronti come opposizione contro questo stupro della città, è il Far west delle Marche, intervenga la magistratura». Si leva un’onda di indignazione e stupore per le rivelazioni fatte ieri su Cronache Maceratesi dall’avvocato Giuseppe Bommarito che ha puntato l’attenzione sul mondo immobiliare civitanovese.
L’ultima puntata ha messo in luce i movimenti nell’ex area del cantiere Santini la cui variante sembrava acqua passata dopo la bocciatura in Consiglio del 2020, ma che invece si è riaffacciata prepotentemente nell’attualità cittadina dal momento che da qualche mese un agente immobiliare sta proponendo in vendita appartamenti (che non ci sono ancora) e che verrebbero realizzati su quell’area che però ha attualmente una destinazione a verde e parcheggi. Ma c’è di più dal momento che tutta l’area è stata ceduta, nero su bianco, con un atto notarile dagli attuali proprietari (che l’hanno comprata a poco meno di 170mila euro) ad una società di Sasso Marconi che l’ha acquistata per oltre 4 milioni di euro con la clausola risolutiva in caso di mancata adozione definitiva della variante entro il 2025.
Francesco Micucci
Dall’opposizione, ma non solo, si levano le voci indignate dei consiglieri comunali di minoranza: tra questi Francesco Micucci, capogruppo del Pd che parla di una «pervicace testardaggine da parte dell’amministrazione di riproporla». Secondo Micucci è «folle pensare di riportare in aula la variante Santini dopo che è stata bocciata dal consiglio comunale, anche se l’atto che rivela Bommarito è nero su bianco. E’ folle specie dopo la rivolta della città contro le varianti approvate da poco in aree sensibili come Costamartina e Piane Chienti, ma mi verrebbe da dire, meno sensibili rispetto la centralità e l’importanza dell’area Santini. Che di fronte a questa sensibilità della città nel fare opposizione ad una politica urbanistica sconsiderata si porti avanti di nuovo la variante ripeto mi pare folle. Per non tacere poi del fatto che uno dei proprietari non è un semplice avvocato del comune, ma Gian Luigi Boschi, l’avvocato di fiducia del sindaco Fabrizio Ciarapica e del presidente del consiglio Fausto Troiani, già assessore all’urbanistica. Nel caso in cui la variante dovesse realmente tornare in consiglio comunale credo che sia un fatto che vada sottoposto all’attenzione della magistratura. Anche perché il tutto stride con l’immagine del magistrato Nicola Gratteri che a Civitanova disse proprio che gli elementi da cui si può sospettare la presenza di infiltrazioni malavitose sono la presenza di sala slot, supermercati e edilizia oltre misura. Continuo a pensare che sia impossibile riproporla in consiglio, ma purtroppo tutti gli indizi portano in quella direzione. Ad ogni modo ci faremo trovare pronti come opposizione contro questo stupro della città».
Elisabetta Giorgini Dipende da noi
Dello stesso parere anche Elisabetta Giorgini di Dipende da noi: «L’articolo dell’avvocato Bommarito ci lascia costernati e alquanto preoccupati. Non si tratta dell’ennesimo attacco al consumo del suolo, che pur sentiamo la necessità di proteggere con tutte le nostre forze, o di una città fuori controllo con rischi per la salute dei cittadini e cittadine e con una viabilità ormai senza regole. Consideriamo assurdo il modo con cui si acquistano terreni con una plusvalenza da capogiro e con la presunta certezza che si porterà con sé l’approvazione alla variante urbanistica. Sarebbe il Far west delle Marche dove il voto del Consiglio comunale non conta più nulla. Si metterebbe a rischio la democrazia e si darebbe respiro ad un quadro economico fuori dalle logiche del libero mercato. Ci auguriamo che venga fatta chiarezza e che il problema venga smontato o smentito al più presto. Infine auspichiamo che l’interesse di tutti prevalga sull’interesse personale di pochi». Dipende da noi in merito ha presentato anche un’interrogazione sul consumo di suolo: «La nostra città continua a subire trasformazioni urbanistiche con un crescendo esponenziale di consumo del suolo mentre il numero di abitanti tende a diminuire. In consiglio comunale si votano varianti al Prg che causano cementificazioni in vaste aree rendendo la città invivibile. Per avere un quadro più chiaro abbiamo chiesto all’assessora Belletti di darci i dati sullo stato di salute del nostro suolo e di chiarire quale sia la pianificazione sul demanio marittimo e se sia attivato un piano particolareggiato di spiaggia. Inoltre abbiamo chiesto quali siano i criteri utilizzati nel rilascio di nuove autorizzazioni per la riduzione del suolo. Nella risposta inviataci a firma dell’assessora Belletti si legge che “gli uffici non sono in possesso del dato richiesto. Riteniamo che una risposta del genere sia inaccettabile».
Silvia Squadroni della civica SiAmo Civitanova
Auspicano l’intervento della magistratura Silvia Squadroni e Lavinia Bianchi di Siamo Civitanova: «Con queste informazioni non so come non si sia mossa ancora la procura o la Dda – commenta Squadroni – e purtroppo sappiamo che non è l’unico caso di situazione speculativa. Stiamo ultimando le nostre ricerche che a breve saranno oggetto di una conferenza stampa, ma sono diversi i casi in città in cui manca l’interesse pubblico e si portano avanti accordi privati sottostanti per poi passare in consiglio e a quel punto spingere i consiglieri a votare varianti spingendo sulla leva delle cause legali e dei ricorsi». Sottolinea la gravità dei rapporti fra proprietà dell’area e amministrazione Lavinia Bianchi: «Rispetto alle altre varianti in questo caso c’è l’aggravante che il proprietario dell’area è l’avvocato Boschi, legale di Troiani e del comune a cui sono stati affidati incarichi. Ma in tutto questo vorrei chiedere all’assessore Belletti se sa nulla, se è stata informata o se, come sostengo da tempo, sia Troiani la longa manus sull’urbanistica».
L’ex sindaco Massimo Mobili
Tirato in causa nella ricostruzione dell’iter che ha portato l’area ad avere una plusvalenza milionario l’ex sindaco Massimo Mobili (che è stato anche assessore all’urbanistica) spiega perché, a suo tempo, quando il comune aveva diritto alla prelazione dalla vendita da parte del demanio, l’amministrazione rifiutò: «Quando il comune aveva la possibilità di prelazione sull’area c’erano due aziende coi loro operai che lavoravano lì e che avremmo dovuto mandare via. Avremmo avuto 50 famiglie a protestare sotto il comune. Per noi a garanzia di tutto c’era il piano regolatore. Se il comune avesse preso l’area le aziende avrebbero dovuto chiudere e abbiamo lasciato che ad acquistare fossero le aziende che lavoravano lì da una vita. Il piano regolatore era la garanzia perché per le varianti c’è da dimostrare l’interesse pubblico. Io credo che il Prg vada rispettato: era perfetto e ci costò un miliardo di vecchie lire. Se un amministratore ha un’altra idea si può rifare il Prg, ma senza perdere la visione complessiva della città, non così a pezzi con le varianti. Quando fu individuata l’area commerciale dell’Iper sembrava sovradimensionata e poi invece nel tempo sono sorte Lidl, Sì con te, Eurospin, penso poi all’ex hotel Adua e altre assurdità fatte. Ho l’impressione che il privato faccia legittimamente le sue proposte, ma poi chi amministra non abbia una visione chiara».
Roberto Pantella, capogruppo di FdI
Infine si registra anche la posizione del capogruppo di Fratelli d’Italia Roberto Pantella, l’unico consigliere che all’ultimo consiglio comunale sulle varianti Cristallo e Agriforest ha mantenuto la barra dritta su quella che era la direttiva del partito al motto di “basta lottizzazioni” e rimasto però isolato dal voto degli altri consiglieri di FdI che difformemente da quanto votato in precedenza hanno espresso il proprio sì per le trasformazioni di aree da verde a commerciale: «In maggioranza non si è mai parlato di riportare la Santini in Consiglio – afferma – almeno con noi e al momento non è prevista alcuna commissione urbanistica sull’argomento. Sull’articolo c’è poco da commentare: ero contrario a suo tempo, votai contro e rimango coerente, la boccerei di nuovo, soprattutto a seguito di quanto è emerso. E su questo mi posso esprimere anche per il gruppo, FdI è contraria. Ma ripeto, al momento nessuno ne ha mai parlato, non è stata discussa né in maggioranza né in commissione».
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Dimissioni di Ciarapica, Troiani Fausto, Belletti, e Pierpaolo Borroni
Dove sono le istituzioni?
..BASTA,CIVITANOVA non è vostra, nessuno vi ha eletto per distruggere una città già piena di problematiche irrisolte da anni! VERGOGNA .STATE IPOTECANDO IL FUTURO della NS CITTÀ!
L'ex sindaco Massimo Mobili l'ha toccata piano!!!!
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L’avvocato Bommarito riferisce nel suo interessante articolo per cronache maceratesi che alla prima approvazione della lottizzazione Santini, che passò per un voto, vi furono “assenze strategiche e di peso” tra i banchi dell’opposizione.
All’epoca ero consigliere comunale e capogruppo del PD e ho fatto innumerevoli battaglie contro mascalzonate di ogni tipo. Voglio perciò sgombrare il campo da ogni interpretazione e ribadire quanto da me già spiegato più volte all’epoca.Le assenze dei consiglieri del Pd erano più che motivate in quanto io mi trovavo in America, dove ero andato a trovare mio figlio che li studia dopo mesi, con un viaggio programmato di una settimana, mentre la consigliera Mirella Franco era malata a casa con oltre 39 di febbre per una brutta polmonite fu poi ricoverata e il consigliere Yuri Rosati in quelle ore aveva il fratello ricoverato in coma (poi purtroppo è deceduto). Sottolineo questo perché con la nostra azione di opposizione abbiano sempre, a volte in solitaria ,fortemente contestato, e senza alcuna esitazione, questa e tante altre “porcate amministrative”che fanno capo al regista Ciarapica e al vice regista Troiani.Da Villa Eugenia e tante altre.
Lo schifo totale di un’amministrazione che non rappresenta nessuno e sempre agisce “pro domo di qualcuno” non deve farci dimenticare che l’opposizione consiliare è indecente… vedasi la faccenda dell’inquinamento del Basso Bacino del Chienti, su cui si guardano bene dall’intervenire.
Sì, adesso Civitanova s’è desta! Al di là di tutta la storia, nessuno alla Spectre ha mai cercato di nascondere qualcosa. Tutto è sempre stato fatto alla luce del sole con una tracotanza che ha sempre riguardato tutti gli aspetti dell’amministrazione della città, cominciata dopo un millesimo di secondo dalla prima elezione del nuovo, lo era, del vecchio sindaco che cercava di scappare dalla città dopo aver fatto salti mortali per andare in Regione. A un lettore attento sia di destra senza prosciutto agli occhi, né di sinistra se intellettualmente sveglio non potevano certo sfuggire le Cronache Civitanovesi Comunali in tutti questi anni. Fortunatamente c’è comunque stata ogni tanto una certa reazione di Civitanovesi che si sono resi conto che forse potrebbero essere amministrati meglio. Certo da chi non lo sa manco il Padreterno però questo è.
Fermate lo scempio (Santini, Supermercato a costa martina , e agriforest) rivolto a chi ama Civitanova di qualsiasi colore sia!!!
Aaaaah uno dei proprietari è l’avvocato di fiducia di ciarapica ed ex assessore all’ urbanistica e allora è tutto regolare. Nel senso che non serve il sospetto ci sono le certezze. Magistratura?
prova
giovanna
Magistratura…”qui si parrà la vostra nobilitate”!
e io che pensavo che il vero stupro fosse quel buzzico pieno di mondezza in bella vista tra un parco e l’altro sul lungomare