Elezioni, telenovela Fiordomo:
il Pd tenta l’approccio,
lui frena e Taddei lo corteggia

RECANATI - La scelta dell'assessore ai Lavori pubblici tiene col fiato sospeso la politica cittadina. La sua civica frena i dem: «Addirittura prefigurano l'esito di un incontro, incredibile». In agguato c'è Nino Taddei, che lancia il suo movimento ecologista e punta a creare un'alternativa tra Bravi e Pepa: «Ci piacerebbe sperimentare una innovativa piastrella che trasforma l’energia cinetica in energia elettrica»

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Da sinistra: Armando Taddei, Francesco Fiordomo e Antonio Bravi

di Marco Pagliariccio

Tutti vogliono Francesco Fiordomo. L’assessore ai lavori pubblici ed ex sindaco non ha ancora sciolto le sue riserve in vista delle prossime elezioni ed è in mezzo a tre fuochi.

Ieri a tirarlo in mezzo è stato il Pd, che dopo aver ricomposto la frattura con il sindaco uscente Antonio Bravi prova a tenere a sé anche il leader della civica Vivere Recanati ed ex Italia Viva. «Si avvicina l’appuntamento elettorale e sempre più serrati si stanno facendo gli incontri del Partito Democratico Recanati con le varie liste che andranno a comporre la coalizione riformista con il proposito di riconfermarsi alla guida della città – scrivono i dem in una nota – molto positivi gli esiti così come l’entusiasmo che viene raccolto nell’ambiente recanatese. L’unità di tutto il centrosinistra come sempre punto prioritario del Pd. A tal proposito sarà molto utile l’incontro programmato per lunedì prossimo con la lista Vivere Recanati Fiordomo nel quale ci impegneremo per costruire un’intesa che superi le divisioni del passato nell’interesse superiore della città».

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Francesco Fiordomo

Lo scatto in avanti dei dem ha però irritato e non poco i fiordomiani. «In un periodo pieno di incontri politici in vista delle elezioni comunali, il Pd si affretta a comunicare la data dell’incontro chiesto da loro alla nostra lista civica Vivere Recanati, richieste ripetute del partito locale e provinciale, e addirittura ne prefigura l’esito: incredibile – la replica di Vivere Recanati – per cortesia, per ascoltare e per comunicare il nostro pensiero, per ragionare e non per scontrarsi, ci siamo incontrati e ci incontriamo con cittadini, liste e partiti di destra, centro, sinistra, partendo dalla nostra linea civica, unicamente proiettata su Recanati, ribadita e messa in chiaro con chiunque, in particolare ai partiti che ci hanno corteggiato, sia di destra che di sinistra. Siamo solo interessati ad impegnarci e lavorare ad un progetto civico per la città di Recanati. Stay tuned».

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Armando “Nino” Taddei

In agguato c’è però una delle novità della prossima tornata elettorale: la lista Civica Recanati, creata da Armando “Nino” Taddei, coordinatore comunale di Azione e in passato già assessore nella giunta Fiordomo (si era dimesso nel 2016). Obiettivo, quindi, quello di creare in città quel Terzo Polo naufragato a livello nazionale. Taddei non ha mai nascosto la volontà di riunirsi al gruppo di Fiordomo e sta varando una lista che guarda in particolare all’ecologia.

«L’approccio green e la cultura dell’efficientemente energetico, per la cui diffusione l’Europa mette a disposizione fondi dedicati, sono al centro del programma politico della lista, che sta studiando sistemi di riduzione dei costi energetici, usando poi i margini per ridurre la pressione fiscale sui singoli cittadini, almeno relativamente alle voci di competenza degli amministratori locali – afferma Taddei – ci piacerebbe sperimentare una innovativa piastrella che trasforma l’energia cinetica in energia elettrica, e cioè uno speciale pavimento brevettato che ricava energia dai passi delle persone, soprattutto in luoghi molto affollati. Ci sono fondi europei a disposizione dei Comuni che potrebbero arrivare anche qui a Recanati, presentando progetti credibili ma anche ambiziosi. Poniamo, ad esempio, che vengano dotati di questa tecnologia i marciapiedi della circonvallazione, a tutte le ore piene di passeggio. L’energia ricavata potrebbe coprire in parte o totalmente le spese del Comune per l’illuminazione pubblica. Ma non finisce qui. Il Comune potrebbe a sua volta reinvestire i soldi risparmiati per l’illuminazione in altre spese di pubblica utilità o per ridurre la Tari o l’Imu dei cittadini».

Anche il centrodestra, ricompattatosi intorno alla figura di Emanuele Pepa, non disdegnerebbe però il gruzzolo di voti capace di spostare Fiordomo con i suoi seguaci. D’altronde, è stata la stessa Vivere Recanati a confermare i contatti. Come si risolverà la telenovela del voto recanatese? L’attesa non potrà dilatarsi a lungo.



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