«Ripagare l’entusiasmo dei tifosi
e rilanciarsi in classifica:
vincere il derby vale doppio»

ECCELLENZA - Nicola Gazzani, 75 presenze e 11 gol con la maglia della Maceratese nel periodo 1981-84, racconta le sue sfide contro la Civitanovese e carica la squadra in vista del match di domenica: «E' una partita che sfugge a qualsiasi pronostico, non c’è mai una favorita sull’altra perché entrano in gioco fattori che esulano da quelli prettamente tecnici»

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Nicola Gazzani

di Mauro Giustozzi

Era il terribile ‘tredicesimo’ che si alzava dalla panchina, entrava in campo e dopo pochi minuti timbrava il gol decisivo. Nella Maceratese dei primi anni Ottanta, quella dei ‘gemelli del gol’ Pagliari e Morbiducci, un posto di rilievo se lo è ritagliato anche Nicola Gazzani che in maglia biancorossa ha militato nel periodo 1981-84, collezionando 75 presenze con 11 gol sempre decisivi per la sua squadra.

Due i derby giocati dalla guizzante e allora giovanissima ala, guarda caso quelli che più di altri sono entrati nella storia terminati con identico punteggio: 1-0 e sempre in favore della squadra che giocava in casa. «Per me sono ricordi indelebili perché giocare quei derby davanti a migliaia di tifosi sugli spalti fu un’esperienza che, ripensandoci ancora oggi, mi emoziona. – esordisce Nicola Gazzani -. Li giocai entrambi, anche se i tifosi se lo ricorderanno, il mio impiego era quasi sempre a gara in corso.

Ed accadde questo anche al Polisportivo nel match di andata quando entrai ad una decina di minuti dalla fine. Eravamo sullo 0-0 e stavamo in una fase di attacco, con la palla che l’avevo proprio io. Fu un’azione in cui arrivai a fondo campo e crossai in mezzo all’area avversaria, la difesa sventò questo nostro attacco e ci fu un contropiede rapidissimo dei rossoblù che consentì a Morra di presentarsi nella nostra area di rigore e di segnare la rete che decise quel derby negli ultimissimi minuti di gioco. Per noi fu un’autentica beffa perché la gara era praticamente finita».

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(1980-81) Maceratese-Civitanovese 1-0, il colpo di testa vincente di Moreno Morbiducci

Nella partita di ritorno, invece, sarà la Maceratese a prendersi la rivincita stoppando una lunghissima imbattibilità della Civitanovese di Beniamino Di Giacomo nella storica sfida disputata davanti ad oltre 12 mila spettatori. «Anche in questa circostanza entrai in campo ad inizio secondo tempo sul punteggio di 0-0. -ricorda sempre Gazzani- Dopo una decina di minuti abbiamo fatto gol con Morbiducci e poco dopo, al cambio dell’allenatore della Civitanovese che mise un attaccante in più il mister Brizi a sua volta intervenne inserendo un difensore per un attaccante, e quell’attaccante fui proprio io a dover uscire. Per cui giocai una ventina di minuti appena: ci rimasi molto male uscendo e lo si notò anche dagli spalti che non l’avevo presa bene questa sostituzione.

Nel momento del cambio ero a terra perché colpito da un avversario con un calcio ed il mio compagno Mauro Rufo, che aveva visto il cambio che stava per avvenire, mi diceva “stai tranquillo Nicola stai tranquillo”, perché aveva compreso che la mia reazione ci sarebbe stata per questa sostituzione. Poi alla fine è tutto rientrato anche perché la gioia per quella vittoria fu straordinaria davanti ad una cornice di pubblico del genere ti toglie qualsiasi nervosismo che pure c’era stato durante il derby».

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Gazzani con la maglia della Maceratese

La carriera biancorossa di Nicola Gazzani fu contraddistinta proprio da questi ingressi decisivi dalla panchina nei momenti difficili della Maceratese: il suo impatto sulle partite era sempre devastante, qualcosa ne sanno Padova ed Anconitana tra le vittime eccellenti dei gol della guizzante ala, capace di saltare l’uomo in dribbling e dare superiorità numerica alla sua squadra.

«Ero talmente carico quando entravo in campo che sapevo creare difficoltà alla squadra avversaria sempre – afferma Gazzani – era una mia caratteristica. Sfruttavo anche la stanchezza dei difensori avversari nell’ultimo quarto d’ora della partita per avere la meglio. Tornando al derby ricordo pure come ci aspettarono a Civitanova i tifosi rossoblu: il nostro pullman fu circondato da 2/300 persone che mostravano undici bare in miniatura ed un po’ io, giovanissimo allora, mi spaventai.

Ero appena giunto da Legnago cittadina del Veneto tranquillissima, li facevamo i derby contro l’Audace o il Chievo ma non c’era questa cornice e questa attesa dei tifosi delle due squadre per questa partita. Va detto che quelle erano però anche situazioni che alla fine ti caricavano, ti davano poi in campo quell’adrenalina che ti faceva volare».

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La coreografia dei tifosi biancorossi nel derby d’andata

Domenica di nuovo Civitanovese e Maceratese contro per scrivere un’altra pagina della storia infinita del derby. «Ho avuto modo di vedere in tv la partita di Montecchio dove aveva esordito mister Pagliari – conclude l’ex puntero biancorosso – ed ho notizie da amici che vengono allo stadio. Mi sembra che la squadra, rispetto alle aspettative, stenti un pochettino. Adesso ho visto che sono arrivato tre nuovi calciatori e mi auguro che possano dare una svolta al cammino dei biancorossi.

Il derby sfugge a qualsiasi pronostico, non c’è mai una squadra favorita sull’altra perché entrano in gioco fattori che esulano da quelli prettamente tecnici. Io mi auguro che possa accadere come in Coppa Italia quando fu la Maceratese a prevalere eliminando la Civitanovese. Sarà una partita dura ed io faccio il tifo per la Rata affinché raggiunga una bella vittoria che ripaghi i tifosi dell’entusiasmo con cui seguono la squadra quest’anno. Avrebbe un valore doppio perché giunta nel derby e rilancerebbe la squadra nella decisiva fase finale del campionato».

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L’esultanza di Minnozzi dopo il rigore trasformato nel derby di Coppa al Polisportivo

A sostenere i biancorossi arriveranno anche diversi tifosi da fuori regione come segnala alla redazione di Cronache Maceratesi Renzo Forconi. «Siamo un gruppo di amici, maceratesi di nascita ma residenti per diversi motivi in Abruzzo principalmente tra le provincie di Teramo e Chieti. Domenica, in vista del derby abbiamo deciso di organizzarci per partire tutti insieme dal casello di Città Sant’Angelo alla volta di Civitanova per non far mancare il nostro sostegno in questo momento poco brillante della Maceratese. Insieme a noi, si uniranno anche una decina di abruzzesi ex studenti, oggi professionisti che hanno tenuto sempre un legame di cuore con la città che li ha ospitati. Siamo certi che sarà una bellissima giornata di sport e che vinca il migliore».

 



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