Trasporti urbani, Miliozzi attacca:
«Bus Apm fino al Corridomnia.
Si portano le persone fuori dalla città»

MACERATA - Intervento del consigliere di opposizione dopo l'approvazione del piano: «In sostanza si utilizzano le risorse di tutti i contribuenti maceratesi per portare persone nel centro commerciale di Corridonia»

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David Miliozzi in Consiglio comunale

di Luca Patrassi

Il piano dei trasporti è appena stato presentato, le polemiche già si fanno sentire. Il primo ad avanzare perplessità in serie è il consigliere comunale di Macerata Insieme David Miliozzi: «C’è un problema grave di partenza, la filosofia che sembra ispirare il nuovo piano di trasporto pubblico urbano è quella di portare i cittadini nei centri commerciali e solo così si può leggere la notizia dell’allungamento delle corse di Sforzacosta per raggiungere il centro commerciale Corridomnia a Corridonia. In sostanza si utilizzano le risorse di tutti i contribuenti maceratesi per portare persone nel centro commerciale di Corridonia e quindi non per attirare persone in città. Si dirà che è un allungamento di poche centinaia di metri, ma è un segnale chiaro di disponibilità verso un privato. Oltretutto la maggioranza che amministra il Comune nelle prossime settimane è chiamata a prendere una decisione in consiglio comunale sul centro commerciale Simonetti e con queste scelte politiche sembra aver già deciso di essere favorevole. Scelta sbagliata, ma anche ammesso che sia una scelta condivisibile (e per Macerata Insieme non lo è) a questo punto vorremmo allora sapere con quale logica si allunga la corsa verso il Corridomnia e non si fa altrettanto per il centro commerciale di Montecassiano che è invece a ridosso dell’ultima fermata che il bus Apm fa a Villa Potenza».

In questi giorni in cui si dibatte molto la questione legata alla violenza dei linguaggio che si usa sui social, e delle reazioni emotive che portano anche a tragedie come il suicidio della ristoratrice lombarda, Miliozzi mette nel mirino anche la maggioranza di centrodestra del Comune di Macerata: «Diversi esponenti della maggioranza, nel rispondere alla mozione di sfiducia presentata nei confronti di un assessore, hanno parlato di “nanismo politico e di schizofrenia”. Parole che non offendono noi, ma quanti vivono quella condizione fisica e psichica e tutta la sofferenza che può esserci dietro. Ci sono temi molto sensibili e chi fa politica ha una responsabilità nell’uso delle parole. Fare politica non significa raddoppiarsi lo stipendio e fregarsene di tutto il resto».

 



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