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Servizio idrico, intesa in Provincia:
sì alla gestione pubblica, ora il piano tecnico.
Passa la proposta del sindaco di Cingoli

ACQUA - Dopo mesi di stallo e polemiche, è stata trovata un'intesa sull'ipotesi di utilizzare una società concessionaria già esistente facendo entrare nella compagine azionaria anche i rappresentanti delle municipalità e le aziende di gestione. La mossa a sorpresa di Parcaroli sembra aver colto nel segno

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Sandro Parcaroli

di Luca Patrassi

Unità di intenti, condivisione dello strumento operativo. La riunione convocata oggi in Provincia dal presidente Sandro Parcaroli sembra aver colto l’obiettivo di trovare l’intesa sulla società unica di gestione del servizio idrico.

In sala c’erano i sindaci delle municipalità capofila, i rappresentanti delle sei società maceratesi di gestione (Atac, Apm, Astea, Assm, Assem e Acquambiente), alcuni altri personaggi che hanno comunque provocato reazioni per l’essere legati più al partito di riferimento (la Lega) che non agli Enti locali. Fastidi a parte, occorre però dire che la riunione si è subito incanalata sui binari della proposta, del dibattito propositivo. Clima sereno che è stato sottolineato in diversi interventi e tra questi quello del sindaco di Osimo Simone Pugnaloni. La proposta di sintesi l’ha illustrata il sindaco di Cingoli Michele Vittori: vale a dire il ricorso a una società concessionaria già esistente (tipo Unidra, SiMarche) nella cui compagine azionaria far entrare sia le altre aziende che i sindaci, senza escludere nessuno e dunque coinvolgendo anche le municipalità  più piccole dell’entroterra.

La proposta di Vittori ha registrato il consenso dei presenti ed ora, a tamburo battente, inizieranno a riunirsi le sei società di gestione per definire gli aspetti tecnici e quelli economici: dal lato occupazionale al peso azionario che dovranno avere le varie società in virtù del patrimonio di infrastrutture e di utenti. Oggi la riunione in Provincia, convocata con una mossa a sorpresa del presidente Sandro Parcaroli, sembra aver colto l’obiettivo di sbloccare la questione del gestore unico per il servizio idrico. Diversamente dal clima registrato nelle ultime assemblee dell’Aato 3, oggi il clima in Provincia è apparso radicalmente diverso. C’è appunto il via libera, almeno sulla carta, per la costruzione del gestore unico inserendo all’interno della nuova struttura societaria sia i sindaci che le società di gestione. Assoluto il riserbo del sindaco-presidente della Provincia Sandro Parcaroli che non ha voluto rilasciare dichiarazioni e che, nella riunione, ha ribadito la volontà di coinvolgere nell’operazione del gestore unico tutti i sindaci del territorio maceratese. Un passo avanti, quello di oggi, lungo la strada del mantenimento in mani pubbliche della gestione della risorsa idrica. Chi vorrà mettersi ora di traverso dovrà farlo alla luce del sole assumendosene interamente la responsabilità.

 

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