L’aeroporto ‘Raffaello Sanzio’ di Falconara
di Antonio Bomba
Il caos all’aeroporto Raffaello Sanzio e le incertezze pendenti su alcune tratte internazionali sono stati l’argomento principe del Consiglio regionale. Con i consiglieri di opposizione a chiedere chiarezza su quanto è avvenuto e cosa accadrà nell’immediato futuro al governatore Francesco Acquaroli e all’assessore Brandoni, ricevendo, a loro giudizio, delle non risposte. Dalle loro richieste di accesso agli atti inoltre emergerebbe che nessun contratto è mai stato firmato con la compagnia aerea in questione.
La vicenda vede protagonisti la Regione Marche tramite l’agenzia Atim e la società Aeroitalia: voli cancellati nonostante accordi dichiarati verso Vienna, Bucarest e Barcellona, con quest’ultimo che dovrebbe essere ripristinato dal mese prossimo. Nel mezzo, un costante rimpallo di responsabilità tra la Regione stessa, l’Agenzia Turismo Internazionalizzazione Marche e la società che vede come rappresentante Gaetano Intrieri. Uno spiacevole trambusto che bene non ha fatto all’immagine del principale scalo aereo della nostra regione. Questa è l’unica cosa certa e su cui concordano tutti.
Goffredo Brandoni, assessore ai trasporti della Regione Marche e ai rapporti con le agenzie
Ebbene, come dicevamo, le risposte fornite all’interrogazione fatta da Maurizio Mangialardi dall’assessore Brandoni non sono piaciute a chi siede tra banchi dell’opposizione: «Questo 13 novembre – fa notare il capogruppo del Pd assieme all’analoga del Movimento 5 Stelle Marta Ruggeri – passerà alla storia delle Marche come ‘Il giorno della vergogna’ per l’aeroporto di Falconara. A certificarlo sono le parole dell’assessore Goffredo Brandoni che, a mia domanda (di Mangialardi, ndr), si è limitato a leggere una banale nota di Atim, in cui si ribadisce che la stessa società non ha alcuna competenza sui voli dallo scalo marchigiano».
Mangialardi e Ruggeri rincarano la dose: «La risposta dimostra una volta di più la totale impreparazione di questa giunta regionale, la quale, oltre agli enormi disagi arrecati a chi aveva già prenotato un volo, danneggia gravemente l’immagine nazionale e internazionale della Regione Marche e del suo aeroporto. Un danno che colpirà soprattutto la reputazione dell’affidabilità dello scalo marchigiano, con il rischio di perdere gli attuali vettori e allontanare nuovi investimenti. Brandoni – continuano i due capigruppo – si nasconde dietro la stucchevole posizione di Atim, ma non dice nulla rispetto alle motivazioni comunicate da Aeroitalia, secondo cui la cancellazione dei voli è dovuta al mancato rispetto dell’accordo stipulato tra questi due lo scorso 31 luglio. Una convenzione di cui, peraltro, non sono noti i contenuti, coerentemente con la gestione opaca e poco trasparente della giunta Acquaroli. Soldi spesi malissimo».
Da sinistra Marta Ruggeri (M5S) e Maurizio Mangialardi (Pd)
E ancora, sempre in risposta a Brandoni, reo a loro modo di vedere di giocare allo scaricabarile: «Non sapendo più come giustificare il disastro compiuto da Atim, l’assessore prova disperatamente a rovesciare il tavolo attaccando le precedenti gestioni del centrosinistra. Peccato che il suo tentativo sia una imbarazzante arrampicata sugli specchi. Brandoni, infatti, non solo dimentica che nel 2020 l’attuale maggioranza ha ereditato dal centrosinistra una società completamente risanata sotto l’aspetto economico e finanziaria, ma fa finta di non sapere che il centrodestra è al governo delle Marche da ormai oltre tre anni. Brandoni – concludono – farebbe bene a far luce sul presente. Fornisca a tutti i consiglieri regionali il ‘fantomatico’ contratto sottoscritto il 31 luglio tra Atim e Aeroitalia. Solo allora sapremo se è stato rispettato il regolamento europeo sugli aiuti di Stato o meno».
E sul tema degli atti ha detto la sua anche il consigliere Antonio Mastrovincenzo il quale, a sua volta denuncia, la poca trasparenza sulla vicenda ‘Atim-Aeroitalia: «Il 31 ottobre scorso – inizia a spiegare – ho inviato al direttore del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Marche una istanza di accesso formale agli atti a riguardo dei voli internazionali cancellati e che collegavano l’aeroporto di Ancona con Bucarest, Vienna e Barcellona, con quest’ultimo che dal 1 dicembre verrà ripristinato. Con l’istanza – sottolinea – ho chiesto copia dell’atto con cui è stato approvato lo schema di contratto che sarebbe stato sottoscritto tra Atim e Aeroitalia, copia del contratto sottoscritto e copia dell’atto che riporta la copertura finanziaria degli oneri derivanti dall’attuazione del contratto stesso».
Antonio Mastrovincenzo, Pd
La risposta, dice Mastrovincenzo, è stata che «il direttore mi ha comunicato che alla sua struttura “non risultano atti in riferimento all’istanza”. Ho chiesto così all’Atim stessa e mi hanno detto che “non è stato stipulato alcun contratto relativo alle tratte aeree Barcellona, Bucarest e Vienna, né di alcuna altra destinazione” ribadendo che l’Atim “non ha alcuna competenza sui voli internazionali da e verso l’Aeroporto di Ancona”. Eppure in aula l’assessore Brandoni ha ribadito che esiste un contratto tra Atim e Aeroitalia, con termine dal 1 dicembre 2023, a fronte del quale non c’è stata alcuna corresponsione di somme di denaro pubblico concludendo che esiste una clausola di riservatezza che impedisce ad oggi di divulgare le interlocuzioni in corso».
La vicenda è quantomai complicata. E, statene certi, non è finita qua.
Dietrofront su uno dei voli cancellati: ripristinata la rotta Ancona-Barcellona
«Caos aeroporto, Acquaroli unico responsabile: ceda subito la delega al Turismo»
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Se posso dire la mia dovete andare tutti a f……o sarebbe cosa buona e giusta. Fatti non parole signori la gente si è rotta i così detti lo volete capire si o no.
Sembra che Acquaroli sfiderà la forza di gravità che lo tiene ancora attaccatissimo alla poltrona di presidente della Regione Marche. Lo farà senza peraltro aver mai mostrato nel corso degli anni i motivi giustificanti il perché non riesca ad allontanarsene. Avendone invece raccolti d’avanzo per tutti i prossimi esperimenti negativi che la Meloni vorrà fare di nuovo e nella speranza che stavolta cambi regione. Sarebbe esempio di grande onestà tagliare la corda e togliersi da situazioni sempre più imbarazzanti e che sì, ammettiamolo un po’ di tenerezza la fa. No.. non la fa?? Va beh per carità, chiedo scusa. Comunque sprezzante del pericolo, evitando, forse, la contraerea di Mangialardi già visto provare la nuova divisa da artigliere firmata Armani , volerà partendo dall’aeroporto di Falconara per Barcellona come da programma alle ore 9.00. Con lui tutti gli assessori e parte dei consiglieri. Con lui chiaramente il consigliere che non è mai riuscito a diventare assessore, esperto in dinamiche psichiatriche mentre lascerà a terra il consigliere civitanovese che sta cercando di superare in selfie le tante apparizioni del suo sindaco che pare però bari un poco presentandosi sempre, anche quando nessuno lo ha invitato. Certo la sfida sarà durissima e con bassi e durissimi colpi obbligati. L’epocale evento ( non quelli soliti e fantasiosi come ponti ,rinforzi autostradali, ospedali cibernetici di cui son tre anni che ne cianciano con milioni di euro da tutte la parti e qui magari qualcosa di vero potrebbe esserci ) della prima gestione di destra che sorvolerà, si spera e sono in molti a pregare, le colline del Verdicchio fino a raggiungere la Catalonia, “patria “semplicissima senza accessori Melodrammaloni del liquore Ratafià. Il tutto, ripreso dalla stazione orbitale che ne ha acquistato i diritti e la trasmetterà sotto falso nome a Disneyland. Ps. Il suggerimento del post n. 1 almeno nella prima parte andrebbe contemplato seriamente.