Il taglio del nastro con Silvana Sciarra. Da sinistra: la senatrice Elena Leonardi, il vice presidente della Provincia, Luca Buldorini, il sindaco Sandro Parcaroli, il prefetto Flavio Ferdani, il rettore John McCourt, Silvana Sciarra, il docente Angelo Ventrone
di Luca Patrassi (Foto di Fabio Falcioni)
Cittadina del mondo e dei suoi diritti, ma anche ben attenta a sottolineare le emozioni e ad esortare gli studenti di Unimc all’impegno e alla formazione. E’ stata una mattinata, quella di oggi, dedicata sì alla re-inaugurazione della Loggia del Grano di via Don Minzoni, sede attuale di Unimc e del dipartimento di Scienze Politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali, ma nel segno (in-segno per rimanere alla brillante relazione poi svolta dal docente Angelo Ventrone) della presidente della Corte costituzionale, Silvana Sciarra.
La presidente ha partecipato al taglio del nastro, ascoltato i vari interventi e ha tenuto infine la sua lezione, la sua lectio magistralis nella loggia del palazzo recuperato grazie ai fondi (5.5 milioni di euro della ricostruzione post sisma.
La presidente Sciarra ha ricordato di essere al suo terzo appuntamento in città, precedenti – sempre con Unimc – con l’inaugurazione dell’Anno accademico che vide la presenza della giudice costituzionale Usa Sotomayor e con le giornate gentiliane, ha aggiunto il suo apprezzamento per gli studi giuridici maceratesi e per il livello degli studenti che ha avuto ospiti quando hanno seguito una giornata di lavori della Corte, ha sottolineato l’amicizia e la stima che la legano a due prof di Unimc, Benedetta Barbisan e Raffaella Niro, la seconda sua assistente alla Corte Costituzionale. Poi il ruolo della Corte e l’attività svolta sotto la sua presidenza che volge al termine: la prof emerita dell’Università di Firenze, Silvana Sciarra, ha toccato i temi del rapporto della Corte in relazione alle norme sovranazionali e al diritto dei singoli cittadini, ha approfondito il tema della tutela dell’ambiente, quello dell’equità intergenerazionale, il rapporto con le altre Corti, rilevato come la Corte Costituzionale sia anche «un laboratorio creativo dove si svolgono attività con rigore e con coerenza, attività corroborate dal lavoro collegiale».
Ancora: «La Corte costituzionale si occupa anche di quelle persone che hanno sbagliato e sono sottoposte a una pena, ma è importante evidenziare che questa Corte costituzionale italiana aperta al mondo non dimentica la persona che è il filo conduttore della carta costituzionale, è un metodo, una consuetudine. Abbiamo bisogno di una costituzione flessibile, aperta ai mutamenti, ma la nostra Costituzione deve essere esclusiva anche attraverso i diritti ineluttabili di quanti si muovono ai margini della società perchè troppo spesso sono privati delle opportunità di crescere».
Una presenza di prestigio, quella della presidente della Corte costituzionale Silvana Sciarra, come sottolineato negli interventi di apertura del rettore John Francis Mc Court e dal direttore del Dipartimento di Scienze politiche Angelo Ventrone. La Loggia del Grano ospita la sede di Unimc che si occupa di relazioni internazionali e di apertura al mondo con relativi confronti, a testa vocazione “devono” aver pensato i suoi costruttori sul finire dell’Ottocento dotandola di contenuti e di panorami che aprono orizzonti umani e geografici rivolti all’Infinito.
Sciarra chiacchiera con il prefetto Flavio Ferdani (a sinistra) e il rettore John McCourt
A portare il saluto degli studenti è stata Aya Hai che ha infine donato un mazzo di fiori alla presidente Sciarra. In tanti hanno partecipato alla festa di questa mattina, tra le autorità il sindaco Sandro Parcaroli, il prefetto Flavio Ferdiani, i dirigenti degli uffici giudiziari, la senatrice Elena Leonardi, ovviamente c’erano gli ex rettori Francesco Adornato e Luigi Lacchè, la consigliera regionale Anna Menghi.
Ha osservato il rettore di Unimc McCourt nel suo intervento: «In uno scenario di guerra, di terrorismo, di crisi climatica, di evidente debolezza degli organismi internazionali mai, come in questo momento, abbiamo avuto più bisogno del contributo delle scienze raccolte in questo dipartimento di Scienze politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali. Immaginare soluzioni degne delle difficoltà che vediamo intorno a noi oggi è un compito difficile ma necessario e affascinante. I corsi di studio impartiti in questo Dipartimento possono giocare un ruolo importante in questa sfida. Siamo, come educatori chiamati ad agire per formare i nostri iscritti, per farli diventare cittadini autonomi, pensanti, capaci, colti e critici. Alcuni di loro magari assumeranno ruoli di leadership in Italia in Europa. La pluralità di saperi presente in questo Dipartimento offre a voi studenti un insieme di competenze abilitanti per affrontare il mondo attuale, con tutti i suoi limiti e tutte le sue potenzialità, e per comprendere la sua necessaria complessità. Abbiamo bisogno di una leadership pronta a misurarsi con le attuali complessità».
L’analisi di Angelo Ventrone: «Non è soltanto una sede di lavoro, è soprattutto spazio di incontro e di dialogo, uno spazio dove ci si confronta e ci si misura, si costruisce il futuro, un luogo dove tutti hanno qualcosa da insegnare e da imparare. Il Dipartimento di Scienze Politiche vuol essere una comunità, il luogo cioè dove ognuno svolge la propria funzione insieme agli altri, munus in latino ha anche il significato di dono, offerta. Qui c’è anche una piazza coperta, il loggiato, tutto ci rammenta che il mondo attorno a noi ha una dimensione individuale e collettiva». I dati tecnici del restauro del palazzo di Unimc di via don Minzoni sono stati dati dal dirigente tecnico Francesco Ascenzi: «il lavoro si inserisce nel quadro di interventi sostenibili che interessano diverse sedi per un finanziamento complessivo di ottanta milioni di euro.
La Loggia del grano è di Unimc dal 1973, il restauro è nato nel 1998 grazie alla collaborazione della Regione Marche e ai suoi dirigenti che incontrammo con l’allora rettore Francesco Adornato. L’obiettivo era quello di innalzare i livelli di sicurezza degli edifici, abbiamo colto l’occasione per realizzare altri servizi. L’investimento per la Loggia del grano è stato di 5.5 milioni di euro: gli interventi che sono stati realizzati sono stati di riqualificazione dell’edificio concentrando le aule. L’edificio ospita ottocento persone: 532 posti nelle aule, 72 postazioni nelle biblioteche, ci sono poi gli uffici per il personale amministrativo e per i docenti. L’intervento si è svolto in quattro anni». Giusto per la cronaca, c’è stato da parte di alcuni giornalisti il tentativo di avere dalla presidente Sciarra un commento sulla riforma del premierato, ma appunto si è trattato di un tentativo che andava fatto, giusto per togliersi lo scapolo di una eventuale risposta diversa da quella avuta (« su questo non dico nulla»).
Gli ex rettori Luigi Lacché (a sinistra) e Francesco Adornato
Stretta di manon con il sindaco Sandro Parcaroli
Angelo Ventrone
Si Una Costituzione che Uno/a se la modella a Suo Piacimento. Vorrei aggiungere altro................. È meglio Tacere.
la Costituzione NON SI TOCCA !!!!!!!!
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Art. 138 Cost.
https://www.senato.it/istituzione/la-costituzione/parte-ii/titolo-vi/sezione-ii/articolo-138
Oltre all’art.138 (di cui sopra) che prevede le norme di revisione della Costituzione, l’art.139 dispone che “LA FORMA REPUBBLICANA NON PUO’ ESSERE OGGETTO DI REVISIONE COSTITUZIONALE”.
Dato che la Costituzione è entrata in vigore il il 1° gennaio 1948 la flessibilità per adattarla ai mutamenti interni ed internazionali penso sia del tutto legittima.
Diciamolo: il livello culturale dei leader dei paesi occidentali, cosiddetti liberi e democratici, è molto basso, ai limiti dell’agghiacciante. Per emergere fino ai vertici del potere il requisito più essenziale è l’ignoranza. Grandi sono stati i meriti delle università nel compimento di questa realtà.
Giorgia deve comandare per cinque anni, continuare sempre sulla stessa linea, con gli stessi collaboratori e se è fortunata arrivare al referendum. Ha l’intelligenza per toccare qualsiasi punta, addirittura riesce ad occhi chiusi a toccarsi quella del naso.
la portata delle modifiche costituzionali che questa maggioranza è in procinto di proporre ,sul piano del metodo democratico,che questo Paese deve ancora acquisire in tutta la sua sostanza,è di dimensione tale che tutti avrebbero il dovere di pronunciarsi per tempo,cioè subito prima che il discorso prenda quota,anche per il motivo che i proponenti stanno adottando tutti gli accorgimenti utili a convincere la maggioranza degli italiani.Personalmente non ho trovato completamente apprezzabile il rifiuto della Presidente della Corte Costituzionale di pronunciare una parola sulla proposta di primeriato,almeno di profonda riflessione.Questo Paese sta andando alla deriva per i silenzi prudenti di troppa gente.Una Costituzione sostenuta da fior di politici democratici e da cultori di materie giuridiche ha già subito manipolazioni significative e manca poco alla sua completa distruzione.
sostenitore convinto della assoluta utilità del dialogo aperto,dello scambio di idee,ritengo molto opportuna la creazione di questi siti aperti ai commenti dei lettori,che per le ragioni espresse in premessa preferirei argomentati,non espressi con l’orientamento del pollice,che non mi aiuta ad orientarmi meglio,nella piena consapevolezza che la verità non è nella testa di nessuno.
a proposito della flessibilità della nostra Costituzione non deve esser dimenticato il clima politico del 1948 dal quale è nata,che ne consigliava il massimo di garanzie,si rammenti il caso delle giravolte sul bicameralismo perfetto,con un forte bilanciamento dei poteri.Anche oggi occorre fare i conti con il clima politico per metter mano alle riforme costituzionali,che forse è ancora più allarmante di quello del 1948,considerati anche gli sconvolgenti problemi economici mondiali collegati alla crisi strutturale che sta prendendo sempre più forma.Le logiche della convivenza stanno cambiando radicalmente con pesantissime ripercussioni politiche.
Per Bonfili. Non dire qualcosa sulla flessibilità della costituzione proprio quando la peggiore leader del governo mai avuta e basterebbe solo menzionare che è talmente avanti nel sapersi proporre, preferendo dire ad un comico russo quello che pensa veramente e non raccontarlo in Parlamento evidentemente perché ancora lo giudica anche espressione di quella parte di popolo che non la vuole e a cui sa che presto si uniranno quelli che “ abbiamo votato tutti, proviamo pure questa”. E non accennare in questo momento occupando la presidenza della corte costituzionale ad un argomento così importante e da posto alquanto privilegiato ,fa venire in mente ai perditempo come me che è più prudente tacere che magari rischiare qualche critica, direi anche il posto ma non so come ci si arriva e chi lo decide. La Meloni come ho già scritto deve continuare a governare per un sicuro ritorno alla Garbatella ad attaccare manifesti sui muri per la sua fazione facendo attenzione a non essere sorpresa, diciamo bonariamente per non essere costretta a pagare multe e marche da bollo. Certo quando dice che così, poverina non è libera di governare come vorrebbe si riferirà ai suoi amici con cui a fatto comunella sul tipo di Salvini e Tajani perché come detto da più parti qualche intoppo gli può venire solo da loro visto che ha una maggioranza che per legiferare o forzare decretando nessuno glielo impedisce. Probabilmente cercherà di camuffare la sua completa mancanza di governare con sciocchezze sul voler diventare quel che non sarà mai visto che il percorso sarebbe ostico se non impossibile. Certo non è facile capire la sua genialità come fare campi profughi in Albania di cui non dico niente perché purtroppo genio non sono e non posso avere la sua visione di grande statista a cui si vede che aspira a diventare. Come ,lo saprà solo lei però l’impressione per me è quella. Ma adesso torniamo a noi signor Bonfili. Una cosa mi trova sorprendentemente d’accordo con Lei, anche sul resto ma su questa con speciale vigore: “Questo Paese sta andando alla deriva per i silenzi prudenti di troppa gente”. In questa frase è racchiuso il passato, il presente e speriamo mai in futuro, qualche Ciarlestrone con “occhi di brage”, “fauci che azzannano” e “zampe che ti artigliano”.(cit)
ma,porco diavolo,possibile che non riusciate a trovare un minuto per commentare con due righe,anzichè sbrigarvela con un pollice rivolto in basso? Troppo impegnativo?Ripeto fino alla noia che servirebbe a tutti per crescere,anche a chi si ritiene illuminato.
Non se ne perde uno de taglio….Poi cosa centra con una lectio mistero glorioso….
per Micucci.Mi rallegro con uno dei pochissimi che tentano di avviare un confronto,che,ribadisco è la base del metodo democratico,che quì si sta pericolosamente indebolendo.