di Laura Boccanera
«Nei consultori arriva gente insospettabile. Spesso non facciamo in tempo a fissare i colloqui che i pazienti si suicidano». E’ da nodo alla gola la testimonianza che ieri sera Luciano Squillaci, presidente della federazione italiana comunità terapeutiche ha raccontato al convegno organizzato dal Pd nell’ambito della festa dell’Unità per parlare di ludopatia e gioco d’azzardo. Il tema ruotava attorno alla modifica della legge regionale 3 del 2017 approvata dalla giunta regionale: «una delle pagine più nere della giunta Acquaroli» non ha esitato a definirla il consigliere regionale Romano Carancini.
Da sinistra Andrea Gentili, Francesco Micucci, Lidia Iezzi, Maurizio Squillaci, Romano Carancini, Giulio Silenzi
A parlarne, oltre a Squillaci anche l’ex consigliere regionale Francesco Micucci che fu relatore della legge 3 del 2017, Giulio Silenzi del direttivo nazionale del PD che ha ricostruito l’iter della sala slot di via Pellico e i vari ricorsi al Tar e al Consiglio di stato.
Squillaci ha fornito i dati relativi al gioco d’azzardo: in Italia secondo gli ultimi dati a disposizione il gioco d’azzardo ha sviluppato ricavi per 136 miliardi di euro di cui 80 miliardi giocato online. «Spesso dietro questi numeri c’è il riciclaggio di denaro e il controllo delle mafie – ha detto Squillaci – perché si generano ricavi enormi. A fronte di questo ci troviamo a combattere questo fenomeno con una fionda perché la cifra che ci viene stanziata per il contrasto e la prevenzione è di 50 milioni di euro». Ma toccante e drammatica è la testimonianza sulle storie che ci sono dietro al gioco d’azzardo: «nei consultori arriva gente impensabile e la situazione è drammatica: spesso chi arriva da noi perché si rende conto di avere un problema non facciamo in tempo a vederlo nel colloquio perché dall’appuntamento all’incontro nel frattempo si è tolto la vita. La politica in questo è fondamentale, occorrono leggi che contrastino il gioco d’azzardo. In Calabria era avvenuta la stessa cosa che è successa nelle Marche, avevano provato a cambiare una legge ma la società civile ha fatto sentire la propria voce, si sono levati medici, associazioni, partiti e il tentativo è naufragato».
A prendere la parola anche gli esponenti del Pd: Francesco Micucci ha rivendicato il valore della legge proposta dal 2017: «il centrodestra ha fatto una poderosa giravolta su questo argomento. Ricordo che relatrice con noi era Elena Leonardi, allora consigliera regionale e oggi deputata di Fratelli d’Italia. Quando Borroni oggi dice che quella legge era sbagliata e non consentiva di combattere il gioco d’azzardo deve ricordare che è stata votata all’unanimità dal suo partito».
Giulio Silenzi ha ripercorso la vicenda della sala slot di via Silvio Pellico fra autorizzazioni concesse nonostante la legge regionale e i ricorsi del gestore per la chiusura dopo l’intervento della Questura. L’ex assessore e vicesindaco ha poi sottolineato il dato politico: «bisogna registrare che su questo argomento non siamo tutti uguali. La sensibilità su questi temi marca la differenza fra centrodestra e centro sinistra. La modifica attuale alla legge regionale è stata varata anche per rispondere all’esigenza del comune di Civitanova di abbassare la distanza consentita dai luoghi sensibili. E non si può rimanere indifferenti, serve un sussulto da parte della società di fronte ad una legge che non fa il bene dei più deboli».
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questa è una vera e propria piaga sociale,che nasce anche dal fatto che questa società ha divinizzato il denaro,per il cui accumulo non c’è limite.Sfugge che questo approccio è la strada maestra per l’infelicità permanente.Riscoprendo il senso della misura si risolverebbero tanti problemi di primaria importanza sul piano individuale e su quello sociale.
Mentre la Meloni e Salvini si stanno facendo guerra sui migranti facendoli passare per uno dei tre grandi problemi italici, gli altri due sono loro e con dimostrazioni a iosa su tutto quello che hanno slogan detto e che Salvini più pragmatico ha promesso di tramutare non “in sogni ma in splendide realtà” se non in cinque in dieci anni visto che orami il futuro è loro, per almeno i canonici venti anni se non addirittura gli ambiziosi Mille Anni. Pensare, dire, non riflettere su quello che si dice o si fa è sempre stata una prerogativa del ” personaggio “. Sarà comunque bello se non si accordassero tra loro alle prossime elezioni europee, che del resto per mostrare che loro due l’Europa la tengono in pugno, mezzo pugno a testa non faranno di certo. Questo eventualmente lo potranno rifare se arriveranno alle prossime amministrative insieme con quella colonna del Tajani che non ha niente per prendere il posto del predecessore che guidava Forza Italia a cominciare dai dané come diciamo noi a Milano. Certo si assisterebbe ad una lotta tra Titani della boiata con tutti i sotterfugi che grazie alla loro perspicacia, già notata in uno , siamo sulla buona strada per l’altra. Peccato che per adesso con le prime uscite ci sarebbe già da ridere ma per sgangherarci del tutto devono anche loro avere un po’ di pazienza. Nel frattempo, se questa è una pagina nera per Acquaroli, si potrebbe avere una lista di quelle bianche?
La distanza non è l’unico problema, c’è anche il problema dell’orario. Inoltre bisognerebbe far capire ai ‘giocatori’ che ‘giochi’ di questo genere sono molto iniqui, al punto di poter asserire con certezza che ‘il banco vince quasi sempre’ e che quindi ‘il giocatore perde quasi sempre’. D’altronde se uno organizza un ‘gioco’ lo fa per guadagnare (tanto), non per perdere.
Quanto detto sopra va tradotto in politichese.