Modifica della legge sul gioco d’azzardo
«Pagina nera della giunta Acquaroli»

CIVITANOVA - Ludopatia e gioco d'azzardo patologico al centro del convegno organizzato dal Pd. Ospite Maurizio Squillace referente delle comunità terapeutiche che ha sottolineato come il settore generi ricavi per 136 miliardi di euro. Ma nei consultori si consuma il dramma delle persone: «Casi di suicidio, molti si tolgono la vita dopo un primo appuntamento». Nel mirino le modifiche alla legge regionale del 2017: Micucci: «votata all'unanimità, oggi una poderosa giravolta di Fratelli d'Italia»

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di Laura Boccanera

«Nei consultori arriva gente insospettabile. Spesso non facciamo in tempo a fissare i colloqui che i pazienti si suicidano». E’ da nodo alla gola la testimonianza che ieri sera Luciano Squillaci, presidente della federazione italiana comunità terapeutiche ha raccontato al convegno organizzato dal Pd nell’ambito della festa dell’Unità per parlare di ludopatia e gioco d’azzardo. Il tema ruotava attorno alla modifica della legge regionale 3 del 2017 approvata dalla giunta regionale: «una delle pagine più nere della giunta Acquaroli» non ha esitato a definirla il consigliere regionale Romano Carancini.

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Da sinistra Andrea Gentili, Francesco Micucci, Lidia Iezzi, Maurizio Squillaci, Romano Carancini, Giulio Silenzi

A parlarne, oltre a Squillaci anche l’ex consigliere regionale Francesco Micucci che fu relatore della legge 3 del 2017, Giulio Silenzi del direttivo nazionale del PD che ha ricostruito l’iter della sala slot di via Pellico e i vari ricorsi al Tar e al Consiglio di stato.

Squillaci ha fornito i dati relativi al gioco d’azzardo: in Italia secondo gli ultimi dati a disposizione il gioco d’azzardo ha sviluppato ricavi per 136 miliardi di euro di cui 80 miliardi giocato online. «Spesso dietro questi numeri c’è il riciclaggio di denaro e il controllo delle mafie – ha detto Squillaci – perché si generano ricavi enormi. A fronte di questo ci troviamo a combattere questo fenomeno con una fionda perché la cifra che ci viene stanziata per il contrasto e la prevenzione è di 50 milioni di euro». Ma toccante e drammatica è la testimonianza sulle storie che ci sono dietro al gioco d’azzardo: «nei consultori arriva gente impensabile e la situazione è drammatica: spesso chi arriva da noi perché si rende conto di avere un problema non facciamo in tempo a vederlo nel colloquio perché dall’appuntamento all’incontro nel frattempo si è tolto la vita. La politica in questo è fondamentale, occorrono leggi che contrastino il gioco d’azzardo. In Calabria era avvenuta la stessa cosa che è successa nelle Marche, avevano provato a cambiare una legge ma la società civile ha fatto sentire la propria voce, si sono levati medici, associazioni, partiti e il tentativo è naufragato».

pd-gioco-azzardo-2-325x244A prendere la parola anche gli esponenti del Pd: Francesco Micucci ha rivendicato il valore della legge proposta dal 2017: «il centrodestra ha fatto una poderosa giravolta su questo argomento. Ricordo che relatrice con noi era Elena Leonardi, allora consigliera regionale e oggi deputata di Fratelli d’Italia. Quando Borroni oggi dice che quella legge era sbagliata e non consentiva di combattere il gioco d’azzardo deve ricordare che è stata votata all’unanimità dal suo partito».

Giulio Silenzi ha ripercorso la vicenda della sala slot di via Silvio Pellico fra autorizzazioni concesse nonostante la legge regionale e i ricorsi del gestore per la chiusura dopo l’intervento della Questura. L’ex assessore e vicesindaco ha poi sottolineato il dato politico: «bisogna registrare che su questo argomento non siamo tutti uguali. La sensibilità su questi temi marca la differenza fra centrodestra e centro sinistra. La modifica attuale alla legge regionale è stata varata anche per rispondere all’esigenza del comune di Civitanova di abbassare la distanza consentita dai luoghi sensibili. E non si può rimanere indifferenti, serve un sussulto da parte della società di fronte ad una legge che non fa il bene dei più deboli».



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