L’Ast “boccia” il primario di Cardiologia,
rescisso il contratto dopo i mesi di prova
«Siamo perplessi e preoccupati»

CAMERINO - L'Azienda sanitaria territoriale ha valutato negativamente i primi sei mesi del dirigente del reparto Alfredo Mazza, nominato a seguito di concorso pubblico lo scorso novembre. Il consigliere d'opposizione Sborgia: «Sorprende in un periodo in cui c'è carenza di medici». Angiolo Napolioni, presidente del Comitato a difesa dell'ospedale: «Come cittadini abbiamo diritto di conoscere le motivazioni alla base di questo rifiuto»

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L’ospedale di Camerino

di Monia Orazi

Con una determina della direttrice generale dell’Azienda sanitaria territoriale di Macerata, firmata il 27 giugno, si è appreso che non sarà rinnovato il contratto al primario di Cardiologia riabilitativa di Camerino per il mancato superamento del periodo di prova. Il prossimo 30 giugno sarà l’ultimo giorno di servizio di Alfredo Mazza, nominato primario a seguito di concorso pubblico lo scorso novembre, che come previsto dalla legge per essere confermato in servizio deve sottostare ad un periodo di prova di sei mesi, eventualmente rinnovabili per altri sei. La relazione prodotta da Mazza, cardiologo proveniente dall’ospedale di Sarno, non è stata approvata dalla commissione dell’Ast e come recita la determina a firma Daniela Corsi, il contratto sarà rescisso. A quel punto resterà un solo medico in servizio nel reparto di cardiologia di Camerino.

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Alfredo Mazza

Sul tema interviene Sandro Sborgia, ex sindaco e consigliere comunale di opposizione: «Questa notizia ci preoccupa molto ed attendiamo di conoscere le motivazioni per esprimere un giudizio più corretto e completo, ma lasciare andare via un primario perché non supera il periodo di prova ci lascia perplessi. Speriamo che la questione si concluda con l’individuazione di un nuovo primario e speriamo che arrivino anche altri medici ed il reparto torni a funzionare. La nostra forte preoccupazione riguarda la forte carenza di medici relativa al nostro ospedale, mancano anestesisti rianimatori, cardiologia al momento restano due medici, ortopedia in tre, c’è carenza assoluta di personale al pronto soccorso, che perdura ormai da diverso tempo. Al di là dell’apertura della dialisi e del taglio dei nastri, è ora di risolvere le criticità che abbiamo denunciato da tempo e non hanno trovato soluzione. Va comunque garantita la funzionalità del reparto di cardiologia e le prestazioni, mi preoccupa il fatto che in una situazione pesante di organico, nel periodo estivo il reparto sarà più penalizzato». Sborgia ricorda come dal reparto di Cardiologia camerte negli anni si sia assistito ad un fuggi fuggi di medici: «Sorprende in un periodo in cui c’è carenza di medici e si fa ricorso alle prestazioni di medici già in pensione che si lasci andare via un primario per il mancato superamento del periodo di prova, oltre al fatto che ci sia stata una fuga di medici dal reparto di Cardiologia, tra il 2015 ed il 2020, di cui ancora attendiamo di conoscere i motivi nonostante abbiamo chiesto più volte alla direttrice Corsi, per capire come mai i medici che prestavano servizio in Cardiologia sono scappati via, ma non abbiamo avuto nessuna risposta su questo. Rilevo come in questo periodo il dottor Mazza ha lavorato con grande carenza di medici, a Cardiologia sono stati in due per tutto questo tempo da quando è stato nominato».

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Sandro Sborgia

Sul tema interviene anche Angiolo Napolioni, presidente del Comitato per la difesa dell’ospedale di Camerino: «Per quanto mi ricordo non era mai successo che a Camerino un primario non superasse il periodo di prova, non entro nel merito della vicenda perché non ho le competenze, ma attendo di conoscere le motivazioni di questa scelta. Come cittadini abbiamo diritto di conoscere le motivazioni alla base di questo rifiuto. Certo è che Cardiologia resta ulteriormente scoperta, non c’è un medico cardiologo reperibile di notte, mettiamo che si verifichi un infarto di notte a Visso, questa patologia richiede un tempo di intervento di novanta minuti, come si fa? Poter coprire emergenze come infarti e altre patologie cardiache, o l’ictus è fondamentale. Nel fine settimana non c’è proprio il cardiologo. A livello umano ho conosciuto il dottor Mazza perché mi sono sottoposto ad un elettrocardiogramma di controllo, una brava persona, che ha lavorato in questo periodo con un solo altro medico, effettuando anche il lavoro di un cardiologo normale, le visite ambulatoriali, pur essendo un primario. E’ sempre stato cortese con tutti. Di recente abbiamo sollecitato un incontro con la direttrice dell’azienda sanitaria territoriale Daniela Corsi, per affrontare le criticità del piano sanitario regionale e quelle relative al nostro ospedale, ma non abbiamo avuto risposta. La direttrice è pagata anche per ascoltare le istanze dei cittadini, non solo per dare seguito alle disposizioni politiche».

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