Sandro Parcaroli sogna l’Europarlamento,
incassato il sì della Lega

POLITICA - Il sindaco di Macerata e presidente della Provincia ha ottenuto il via libera dal Carroccio per partecipare alle elezioni europee del 2024. Un passo che sa di mission impossible, visto anche il limitato peso anagrafico delle Marche nell'assegnazione dei 15 seggi del collegio Italia Centrale

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Sandro Parcaroli

di Alessandra Pierini

Sindaco, presidente della Provincia e ora anche aspirante europarlamentare. Sandro Parcaroli, una vita da imprenditore, con la politica ci ha preso gusto e avrebbe ottenuto dalla Lega il pass per partecipare alle elezioni europee del 2024. Certo, è tutt’altro che facile per la Lega conquistarsi un posto in Europa, visti i deludenti risultati negli ultimi appuntamenti elettorali. 

Si voterà tra un anno per eleggere i rappresentanti del Parlamento europeo ma i giochi per le candidature nelle poche caselle disponibili sono già iniziati. Sandro Parcaroli, figura finora capace di unire il centrodestra,  dal suo esordio nella politica locale, alle comunali di Macerata nel 2020, ha convogliato su di sé anche le preferenze del centrodestra in Provincia. Si sentirebbe quindi pronto per un salto ulteriore.

Un passo, quello di Parcaroli che ha il sapore della mission impossible, ma davanti ai sogni il primo cittadino di Macerata non si è mai tirato indietro. D’altronde il suo motto, dall’ingresso in politica, è sempre stato “Se puoi sognarlo, puoi farlo”. Anche se a quasi tre anni dalla sua elezione Macerata sogna poco ed è costretta a fare tutti i giorni i conti con la realtà.

I componenti del Parlamento europeo vengono eletti a suffragio universale diretto. Alcuni Paesi, tra cui l’Italia, hanno suddiviso il territorio in circoscrizioni interregionali. Si vota con sistema proporzionale e voto di preferenza. Così avverrà anche nel 2024. La partita sarà quindi tutt’altro che semplice visto il limitato peso anagrafico delle Marche nell’assegnazione dei 15 seggi del collegio Italia Centrale. Basti pensare che nel 2019, alle ultime europee, non sono stati eletti né maceratesi né marchigiani e molti nomi noti sono serviti solo a riempire le liste con il numero di candidati necessario.

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