Penna San Giovanni, c’è un solo candidato:
è il sindaco uscente Stefano Burocchi
«Qua mi sento più un capofamiglia»

ELEZIONI - Lista unica per le prossime comunali: ecco tutti i candidati. La sfida da superare è quella contro il quorum: serve almeno il 40% dei votati. Il primo cittadino: «Sarebbe stato meglio se si fosse presentata anche un’altra squadra, nello spirito democratico del confronto»

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Stefano Burocchi, sindaco di Penna San Giovanni

di Monia Orazi

Candidato unico a Penna San Giovanni, si ripresenta il sindaco uscente. Stefano Burocchi, consulente aziendale di 68 anni si è ripresentato alla guida della maggioranza uscente, con una lista dallo stesso nome “Psg Burocchi sindaco”. Dopo essere stato sindaco per due mandati dal 1994 al 2002, un periodo da consigliere nel mezzo, Burocchi è giunto alla fine del terzo mandato e concorre di nuovo alla carica di primo cittadino, senza che nessuno sia sceso in campo per sfidarlo.

Compongono la lista: Stefania Cardinali apicoltrice e vicesindaco uscente, Graziano Bascioni pensionato, Claudia Santancini arredatrice, Ruggero Cutini Calisti odontotecnico, Mary Montevidoni commerciante, Luana Bassetti graphic designer, Eleonora Lautizi studentessa e Iulian Gherman autotrasportatore. Sei i nomi confermati dell’amministrazione uscente, i volti nuovi sono Eleonora Lautizi, Luana Bassetti e Iulian Gherman. Nella precedente tornata si era candidato a sindaco contro Burocchi l’ex vicesindaco Marco Perfetti, 50enne ingegnere elettronico, che aveva ottenuto il 45,5 per cento dei voti, contro il 54,49 per cento di Burocchi. Nel 2018 Burocchi è tornato a fare il sindaco dopo 24 anni, in seguito al fatto che per le elezioni del 2017 scaduto il mandato del sindaco Giuseppe Mancinelli, nessun altro si era candidato a sindaco e per amministrare il piccolo comune era stato nominato un commissario.

«Mi sono ripresentato per portare a termine quanto già progettato ed in procinto di essere realizzato – spiega Burocchi – abbiamo tanti progetti in mente, che ci muovono sorrisi e preoccupazioni. Vogliamo realizzare questi sogni, le risorse ci sono, il problema è che con il 110 per cento, la ricostruzione ed il Pnrr mancano i progettisti. Sarebbe stato meglio se si fosse presentata anche un’altra lista, nello spirito democratico del confronto per le elezioni comunali. Cercheremo di fare del nostro meglio, senza fare alcuna distinzione politica tra i cittadini, qua mi sento più il capofamiglia che il sindaco, i nostri borghi sono unici, ne vanno apprezzate le particolarità storiche e la grande bellezza».

A gennaio il sindaco ha inaugurato la stazione di servizio carburanti di proprietà comunale, voluta per non lasciare privo il piccolo borgo di stazioni di servizio. L’unica sfida che Burocchi dovrà vincere è quella contro il quorum, dall’anno scorso il ministero degli interni ha stabilito che il numero dei votanti non deve essere inferiore al 40 per cento degli aventi diritto per considerare valide le elezioni amministrative ed i voti validi all’unica lista presentata non dovranno essere inferiori al 50 per cento dei votanti, altrimenti per il paese si aprirà la strada del commissario prefettizio.

 

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