Sos centro storico
«Censimento degli immobili degradati
Poi un piano di rilancio»

MACERATA - Mozione presentata dal consigliere dem Andrea Perticarari che evidenzia come sia necessario ripensare il cuore della città alla luce dei mutamenti indotti dai trasferimenti delle attività economiche

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Andrea Perticarari, consigliere del Pd

Una riflessione per affrontare l’emergenza legata al centro storico. A prendere l’iniziativa è il consigliere comunale del Pd Andrea Perticarari che ha presentato in Consiglio comunale una mozione per chiedere all’amministrazione comunale un censimento degli immobili in stato di abbandono in centro storico, oggetto anche di un recente servizio di Cronache Maceratesi (leggi l’articolo).

Così l’esponente dei Dem spiega l’iniziativa: «La proposta ha l’obiettivo di avviare un percorso più ampio circa la visione futura del centro storico cittadino. Sono tanti gli spazi ed edifici inutilizzati e rimasti indietro rispetto alle trasformazioni economiche e culturali della città, che oggi, per motivi diversi, non trovano l’energia per essere rigenerate. Ovviamente il concetto principale da cui si muove la proposta è quello di contenere il consumo di suolo e prevenire forme di degrado urbano. Un database puntuale di tali realtà sarà poi il punto di partenza per trovare, eventualmente anche tra pubblico e privato, gli strumenti per rigenerare e ridefinire la funzione di questi spazi oggi inutilizzati. Credo che sia arrivato ormai il momento di smettere di ragionare rispetto a quel singolo edificio o quel singolo spazio da rigenerare, ma di incominciare ad approcciarsi alle tematiche riguardanti il centro storico cittadino con uno sguardo di insieme e per fare ciò è necessario una totale contezza delle realtà immobiliari presenti, pubbliche e private, delle loro condizioni, del loro valore. Da esperienze del genere svolte in tantissime altre città italiane, infatti, si è dato vita ad importanti ed innovativi progetti di riqualificazione e rilancio della residenzialità e delle attività commerciali ed il Comune si ritroverebbe comunque una base da cui partire per intercettare i tanti fondi del Pnrr e non sul tema».

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Uno dei tanti immobili abbandonati in centro storico

Ed ecco invece i contenuti della mozione partendo dalla premessa: «Negli ultimi anni è nato, dal dibattito sulla pianificazione territoriale e strategica, un nuovo approccio alle scienze urbanistiche in seguito alla presa d’atto che alcuni piani urbanistici erano inefficaci e/o inefficienti e che il problema non consisteva nel contenuto, nella struttura del piano o nelle leggi che lo determinano, ma nella natura dell’azione pianificatoria, nei compiti, nelle potenzialità di azione, nella legittimità di azione che i diversi attori possiedono. Lo scenario di riferimento è mutato in conseguenza di quei processi che hanno liberato spazi nelle città, per effetto anche della progressiva internazionalizzazione dei mercati, che hanno aperto le imprese ad un contesto più competitivo, ed in esito al continuo progresso del web, che hanno influenzato l’organizzazione e le modalità di lavoro. Le rigenerazioni urbane, in generale, sono diventate sempre più necessarie, viste la sempre più frequenti delocalizzazioni delle attività industriali/commerciali che hanno reso obsoleti molti spazi posti spesso in aree urbane centrali, rendendo necessaria la loro conversione e riqualificazione». La  proposta di Perticarari: «Al fine di approcciare le problematiche urbanistiche del centro storico cittadino, è necessario avere un database certo ed aggiornato dei suoi edifici e spazi. L’Amministrazione vomunale, con l’obiettivo di riqualificare e dare maggiore impulso alla residenzialità del Centro Storico ed altresì con il fine di eventualmente eliminare pericoli per la pubblica incolumità, sicurezza e degrado, dovrebbe dapprima procedere ad avere piena contezza della realtà immobiliare dello stesso. Tale conoscenza si può avere solo attraverso una verifica dello stato di degrado, funzionale e strutturale, dei fabbricati siti nello stesso, in modo da poter giungere ad avere un mappatura certa e puntale dei beni gravemente degradati, abbandonati o inutilizzati, svolgendo altresì un’indagine circa il loro eventuale valore storico-culturale».

Il percorso da seguire: «Effettuare, anche eventualmente tramite affidamento a terzi attraverso strumenti ad evidenza pubblica, un censimento mediante rilievo, analisi e mappatura degli immobili in stato di abbandono, degrado e/o costituenti pericolo per la sicurezza, la salubrità, l’incolumità pubblica ed il decoro della città, presenti nel centro storico di Macerata».

(L. Pat.)

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