Il castello a Loro Piceno
Lo aveva confermato il commissario straordinario per la Ricostruzione, Guido Castelli, nell’ultimo incontro del cratere sismico delle Marche e ora è realtà: la Regione ha stanziato 800mila euro di fondi regionali sisma per l’acquisizione da parte del Comune di Loro Piceno del castello Brunforte, di proprietà dell’ordine dei domenicani che per oltre trecento anni vi hanno istituito un monastero femminile di clausura e che è stato fortemente danneggiato dal sisma del 2016 che lo ha reso inagibile. Un investimento ingente che consentirà al comune di Loro Piceno di chiudere le trattative e garantire una piena tutela. E’ quanto fa sapere il consigliere regionale di FdI Pierpaolo Borroni.
Pierpaolo Borroni e Federica Lambertucci
«Una vicenda che è stata sempre al centro dell’attenzione di FdI – spiega Borroni – dalla difficoltà di alienarlo a privati, alla stasi che negli ultimi anni si era creata sul destino di questo bene. Consentire al Comune di acquistarlo significa dare all’Ente la possibilità di rendere pubblico un bene di elevato valore storico e culturale che, peraltro, ha in dote importanti fondi per la ricostruzione sisma. Insomma Fratelli d’Italia, quando è stata nelle condizioni di operare in modo concreto, lo ha fatto, come sempre cerca di fare a tutela del territorio a prescindere dal colore politico di chi amministra».
Soddisfazione trapela anche dalle parole di Federica Lambertucci, consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Loro Piceno: «Non posso che essere soddisfatta di quanto annunciato da Castelli. Dal lontano gennaio 2020, come gruppo di minoranza, avevamo invitato il sindaco di Loro Piceno a porre in essere i passi opportuni per addivenire all’acquisizione del Castello. Sono molto orgogliosa di averne anche parlato al commissario Castelli, allora come assessore con delega al terremoto e che sia venuto a visitare il castello e le sue bellissime cucine del ‘600. Speriamo che ora che la notizia è ufficiale si concluda velocemente l’iter di acquisizione e quindi vedere iniziare quanto prima i lavori di ristrutturazione. Ci riempie di soddisfazione che il Comune diventi il proprietario del “bene identitario” della comunità lorese e auspico che il Comune adotti anche il progetto di riqualificazione turistica del territorio, già utilizzato dalla scorsa amministrazione nei mesi successivi al sisma, e non chiuda completamente l’accesso al Castello durante i lavori di ristrutturazione».
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Quanto costerà la ristrutturazione?
Posso partecipare alla soddisfazione delle persone intelligenti che vogliono rendere pubblico e funzionale uno stupendo monumento di Storia? Tutti conoscete il detto “porta il pane che il vino a buono”. Ma Loro Piceno va oltre. Dove trovi un Comune che ospita conferenze filosofiche, oltre al Vino Cotto di Carlo Magno, che se lo portava dietro col suo esercito? E i Piceni? Loro Piceno era Picena… Chiedete a Nazzareno Graziosi, esperto della Storia dei Piceni, che si espansero per l’Italia e per l’Europa di quei tempi… E’ da quando avevo diciotto anni che non vengo a Loro. Devo ritornare prima della fine. Ho 83 anni e devo sentire le vibrazioni di quelle vecchie pietre millenarie, che sono alla base della rocca. E, ovviamente, farmi un bicchiere di vino cotto, o meglio di “vinum coctum” di Carlo Magno.