Gli avvocati Massimiliano Cofanelli, Massimo Bertola, Gabriele Cofanelli, Gerardo Pizzirusso
Fallimento della Falp di Corridonia, assolti in tre dall’accusa di bancarotta dopo sette anni di processo. La sentenza è stata emessa oggi dal Tribunale di Macerata. Imputati erano Sergio Ciccioli, 53 anni, Silvia Barchetta, 45 anni e Fausto Pallotta, 45 anni in qualità di legali rappresentati e componenti del cda dell’azienda calzaturiera.
L’azienda era stata dichiarata fallita il 13 gennaio 2016. Barchetta e Pallotta, la prima come amministratrice fino a marzo 2015 e il secondo come suo successore, erano accusati di aver fatto sparire dalle giacenze di magazzino poco meno di 80mila euro e quindi di aver aggravato il dissesto societario. Ciccioli (presidente del cda nel 2011), Barchetta e Pallotta erano accusati anche non aver chiesto il fallimento fin dal 2011, visto lo stato di insolvenza dell’azienda iniziato dopo il 2010, così da aggravare ancor di più la situazione. I tre, assistiti dagli avvocati Gabriele Cofanelli, Massimiliano Cofanelli, Massimo Bertola e Gerardo Pizzirusso e con le consulenze tecniche di Alessandro Benigni e Leonardo Vinciguerra, hanno sempre dichiarato che le giacenze di magazzino erano state messe a disposizione della curatela fallimentare e peraltro regolarmente inventariate. Inoltre nel corso del dibattimento è stata dimostrata l’assoluta correttezza nella gestione dell’azienda e il fatto che gli amministratori avessero sempre agito perseguendo gli interessi societari in un’ottica di prosecuzione aziendale.
Il Tribunale ha condiviso la tesi difensiva assolvendo tutti gli imputati perché il fatto non sussiste.
(redazione CM)
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