La tracce di sangue nel vicolo dopo l’accoltellamento del 22enne
Giovane accoltellato in centro a Recanati, il 20 febbraio il processo per l’operaio Omar Pintucci. Il 47enne deve rispondere di tentato omicidio con l’aggravante dell’odio razziale e porto abusivo d’arma.
A dicembre scorso il sostituto procuratore Claudio Rastrelli aveva chiesto il giudizio per direttissima e la prima udienza era stata fissata per il 30 gennaio. La difesa dell’uomo, sostenuta dall’avvocato Donato Attanasio, ha poi chiesto il giudizio con rito abbreviato. L’udienza davanti al gup Domenico Potetti è stata così fissata per il 20 febbraio.
L’avvocato Donato Attanasio
Secondo l’accusa, Pintucci avrebbe aggredito un 22enne italiano di origini marocchine, perché si sentiva infastidito dal vociferare di alcuni ragazzi che si trovavano in piazza. Per questo la sera del 3o luglio scorso sarebbe sceso in vicolo Alemanni, colpendo con quattro fendenti alla schiena e al torace il 22enne. L’uomo gli avrebbe anche detto, contesta sempre l’accusa, «marrocchino di m…». Pintucci era poi stato bloccato da due persone, un barista e un cliente del bar, un giovane nigeriano, che erano riusciti, con coraggio, a intervenire e a bloccare il 47enne, disarmandolo.
L’aggressione era stata particolarmente violenta, il 22enne era stato trasportato all’ospedale di Torrette, ad Ancona, in prognosi riservata e sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. In questa vicenda lo assiste l’avvocato Damiano Corsalini.
(redazione CM)
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