Parcelle agli avvocati pagate dal Comune,
«Civitanova spende il doppio di Macerata
e molto più del capoluogo di regione»

CONTI - Dimitri Papiri, già candidato consigliere, raffronta i pagamenti 2022 per gli avvocati estrapolati dalla Banca d'Italia: l'amministrazione costiera ha speso 244mila euro. Macerata 120mila, Pesaro 114mila, Ancona 141mila ed Ascoli appena 32mila euro. «Credo che un'occhiatina la Corte dei conti dovrebbe darla»

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Dimitri Papiri

di Laura Boccanera

«Il Comune di Civitanova ha speso nel 2022 244.686 euro di spese legali, ma la media annuale di solito è anche più alta e si aggira sui 300mila euro annui. In 5 anni l’amministrazione Ciarapica ha in pratica speso per gli avvocati oltre 1 milione di euro».

A dirlo è Dimitri Papiri, già candidato consigliere e da sempre attento censore dei numeri del bilancio. Papiri ha analizzato attraverso i dati ripresi dalla banca dati del Siope, il sistema informativo delle informazioni sugli enti pubblici della Banca d’Italia. Attraverso la griglia di inserimento dati infatti è possibile estrapolare entrate o pagamenti di un qualsiasi ente e raffrontarlo voce per voce. Un “esperimento” fatto da Papiri che ha potuto così vedere come Civitanova è la più “spendacciona” delle Marche nel fare affidamento ad avvocati esterni. Spende più di Pesaro (114.767 euro), più di Ascoli (appena 32mila euro), il doppio di Macerata (120.306 euro) e addirittura più del capoluogo di provincia Ancona che spende appena 141.286 euro che però ha più del doppio degli abitanti. E addirittura il raffronto con alcuni comuni extra regionali vede ancora Civitanova in testa: ad esempio Pescara spende 109.341 euro di spese legali.

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La vignetta disegnata da Papiri

«Questi dati sono a prova di smentita – spiega Papiri – altrimenti si dovrà dichiarare di aver trasmesso dati falsi alla Banca d’Italia e sono sotto gli occhi di tutti, basta cercarli. E la cosa bella è che la cifra di quest’anno è addirittura inferiore alla media degli ultimi 5 anni che è di circa 300mila euro annui. Non sono gli incarichi conferiti durante l’anno, ma i pagamenti effettivamente sostenuti nell’anno per le tranche di lavoro degli avvocati, altrimenti l’impegno di spesa per le consulenze è addirittura maggiore. Credo che un’occhiatina la Corte dei conti dovrebbe darla visto che con simili cifre ci si paga uno studio di livello in esclusiva. Spendere 8 volte quello che spende Ascoli Piceno in parcelle è la fotografia sintetica di una classe dirigente “incredibile” ».



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