di Gianluca Ginella
A stroncare il 41enne Khan Mohsin sarebbe stata una ischemia acuta. È quanto emerge dall’autopsia che è stata svolta oggi pomeriggio all’obitorio di Civitanova dal medico legale Antonio Tombolini, nominato dalla procura di Macerata. L’uomo, pakistano, si è sentito male la mattina del 25 dicembre mentre si trovava in casa a Montelupone. Un amico che era con lui ha chiamato i soccorsi e dopo un primo intervento da parte del 118, le condizioni del 41enne sono precipitate ed è morto nel giro di una mezz’ora. Nel frattempo l’amico aveva di nuovo chiamato l’ambulanza vendendo che Mohsin stava male.
L’avvocato Gabriele Cofanelli
Gli operatori dell’emergenza sono arrivati ma non hanno potuto salvare la vita al 41enne. La procura ha indagato l’equipe del 118 che è intervenuta sul posto. L’indagine è stata aperta per omicidio colposo e sono stati indagati, dal sostituto procuratore Claudio Rastrelli, il medico, l’infermiere e l’autista dell’ambulanza. Oggi si è svolta l’autopsia per accertare le cause della morte del 41enne. Oltre ad Antonio Tombolini era presente il medico legale Giuliano Tombesi, nominato dall’avvocato Gabriele Cofanelli, legale del medico indagato. «Durante il primo intervento è stato visitato per oltre venti minuti – dice l’avvocato Cofanelli -, sembrava stesse bene, parlava. Vista la situazione hanno deciso di far rientro in centrale, perché l’ambulanza per l’emergenza, con il medico a bordo, deve essere tenuta libera per essere pronta per intervenire se si presentano casi urgenti. Hanno quindi richiesto l’intervento di una seconda ambulanza per il trasporto in ospedale per ulteriori accertamenti. Nel frattempo sarebbe subentrata una ischemia acuta».
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