L’interno dell’azienda stamattina
«Tutte queste attività di monitoraggio comportano successive analisi di laboratorio e i risultati saranno prodotti e divulgati a partire da venerdì». E’ quanto fa sapere l’Arpam sull’incendio che lunedì sera ha in parte distrutto lo stabilimento della Rimel a Casette Verdini di Pollenza, l’azienda che ricicla materiali elettronici.
Da ieri mattina infatti l’Agenzia è al lavoro per effettuare campionamenti per capire se il denso fumo nero che si è sprigionato in seguito al rogo ha inquinato l’aria delle zone circostante. Intanto, per precauzione, i sindaci di cinque Comuni hanno deciso di chiudere le scuole per precazione anche oggi: Pollenza, nella frazione di Casette Verdini, a Tolentino, a Macerata, nella frazione di Sforzacosta, a Urbisaglia e a Corridonia nelle località di Campogiano e Colbuccaro.
«La prima strumentazione di campionamento – spiega l’Arpam – è stata installata nella scuola di Casette Verdini e fornirà nei prossimi giorni indicazioni circa l’eventuale inquinamento dell’aria dalle sostanze più pericolose (diossine e furani). Successivamente sono stati installati 4 campionatori passivi per la rilevazione di composti organici volatili nell’aria, rispettivamente a Tolentino (1), Pollenza (2), Urbisaglia (5), Casette Verdini (4), Sforzacosta (6), quindi un campionatore sempre per la rilevazione di composti organici volatili nell’aria (8) e un campionatore per la rivelazione di metalli pericolosi e idrocarburi policiciclici aromatici nel PM10 (9) in località Stazione di Pollenza».
«In base alle previsioni meteo assunte dalla Protezione Civile delle Marche oggi il cielo si manterrà coperto o nuvoloso, i venti deboli dai settori orientali, le precipitazioni saranno scarse. Le emissioni di fumi dallo stabilimento della Rimel andranno solo gradualmente attenuandosi. E’ quindi prevedibile che per almeno 24-36 ore – aveva specificato ieri l’Arpam – i cattivi odori saranno ancora percepiti dalla popolazione delle zone circostanti lo stabilimento industriale».
Intanto i vigili del fuoco sono al lavoro ininterrottamente, con 11 mezzi e diverse uomini. Al momento si sta provvedendo allo smassamento del materiale andato a fuoco, con piccoli focolai che tendono a riaccendersi. Le operazioni andranno avanti ancora al lungo. Secondo una prima stima provvisoria, sono andati distrutti circa 5mila metri quadri del capannone. Sempre stamattina inoltre in prefettura c’è stato un terzo summit per fare il punto della situazione.
(foto Falcioni)
La mappa delle rilevazioni Arpam
Vista la gravità dell'evento,complimenti per la sollecitudine dei risultati delle analisi da parte dell'ARPAM
Paolo Sossai stesso pensiero
Visto che il grosso é passato raccogliete i campioni caduti nel suolo che rimane sotto i nostri piedi comunque ormai siamo abituati in queste zone a questi fuocherelli non inquinanti ATTENZIONE NON INQUINANTI (TUTTA SALUTE)
Infatti se vai di fuori c'è un profumo di primavera . ARPAM serve x farci pagare più tasse
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