Aggiornamento delle 12,45 – Il servizio sull’indagine che riguarda lo chalet Calamaretto (leggi l’articolo).
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Denunciati per appropriazione indebita i due amministratori di un noto chalet di Civitanova, indagati anche quattro funzionari pubblici.
La Guardia di finanza di Civitanova al termine di un’attività di indagine finalizzata ad intercettare i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto imprenditoriale ha effettuato una serie di controlli di natura tributaria e societari nei confronti di un’attività del lungomare di Civitanova gestito da una società a responsabilità limitata. Gli approfondimenti si sono avvalsi anche di intercettazioni telefoniche ed ambientali, con l’acquisizione di una corposa documentazione contabile, amministrativa e finanziaria.
E’ emerso che gli amministratori della società che si sono succeduti nel tempo erano soliti fare prelievi abituali sui conti della società per spese del tutto personali concernenti, ad esempio, la prenotazione di diversi soggiorni in hotel di lusso durante le festività natalizie o prelievi di denaro contante privi di qualsiasi giustificazione correlata alla gestione dell’impresa. In alcune circostanze, peraltro, a fronte delle uscite di cassa, sono state utilizzate causali correlate all’erogazione di compensi per l’attività di amministrazione che, tuttavia, non hanno trovato corrispondenza con i bilanci d’esercizio, né tantomeno sono risultate oggetto di delibera assembleare.
I due amministratori sono stati pertanto segnalati alla Procura di Macerata per essersi appropriati indebitamente di denaro della società, per 88.915 euro, abusando delle rispettive cariche rivestite, depauperando il patrimonio societario a scapito dei creditori e dei lavoratori dipendenti. Alla luce del quadro indiziario delineato dalle Fiamme gialle, su richiesta del Pubblico Ministero titolare delle indagini, il gip ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta della somma oggetto di appropriazione indebita.
Lo screening patrimoniale conseguentemente condotto dai militari ha permesso di rilevare la sottoscrizione, da parte di uno dei due amministratori, di una polizza vita dal controvalore attuale di oltre 280 mila euro che è stata sottoposta a sequestro.
Inoltre, a seguito di quanto emerso nel corso delle indagini, i finanzieri hanno segnalato anche 4 funzionari pubblici, i quali, per ragioni del loro ufficio, avevano intrattenuto rapporti con i due amministratori, per fatti integranti i reati di abuso d’ufficio, falsità ideologica e rilevazione e utilizzazione di segreti di ufficio.
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