Andrea Blarasin, consigliere della Lega
di Mauro Giustozzi
Consigli di Quartiere, l’iter costitutivo riparte a settembre e dall’autunno saranno operativi in città ripristinando uno strumento che torna in campo dodici anni dopo che una legge nazionale abolì i Consigli di circoscrizione, eccezion fatta per città con oltre i 250mila abitanti. Ad insistere e volere fortemente il ritorno dei Consigli di Quartiere è stato in particolare il consigliere comunale della Lega, Andrea Blarasin, che ha riportato in assise lo scorso anno questo tema con tanto di regolamento comunale per il funzionamento di questo nuovo presidio di democrazia partecipata nei quartieri, attraverso una delibera che è stata approvata dal consiglio comunale.
Ci sono da risolvere alcune questioni legate all’individuazione di una somma molto contenuta da mettere a bilancio per un minimo di finanziamento dell’iniziativa e anche individuare quelle che saranno poi le sedi nei vari quartieri di Macerata di questi consigli. In linea di massima si cercherà di utilizzare locali di proprietà comunale che si possono individuare nei vari rioni del capoluogo. Il regolamento è stato già approvato ed in questa fase preparatoria si dovranno individuare i nominativi e le liste di coloro i quali andranno a ricoprire questa carica di consigliere di quartiere. I nuovi Consigli di quartiere saranno sei: quartiere La Pace – Cairoli – Santa Lucia – Rione Marche; Centro – Mameli – Cavour – Velini; Via Roma – Santa Croce – San Francesco – Collevario; Villa Potenza; Sforzacosta; Piediripa. I consigli saranno composti da quindici consiglieri per ciascuno dei sei quartieri e possono essere nominati i residenti nel quartiere che abbiano compiuto 18 anni e che siano residenti a Macerata da almeno cinque anni. Dodici componenti di ciascun Cdq sono designati attraverso la presentazione di due liste, avanzate separatamente e rispettivamente dai consiglieri comunali di maggioranza per la quota di otto soggetti e dai consiglieri di minoranza in numero di quattro. I rimanenti tre componenti sono estratti a sorte. Questo organismo rimarrà in carica sino alla scadenza amministrativa del consiglio comunale. Sono organi di ciascun Cdq il coordinatore e il coordinatore vicario: l’insieme dei coordinatori dei CdQ costituisce la Consulta dei coordinatori. Tra le varie competenze e compiti dei nuovi Cdq ci sono segnalare problemi locali di carattere viabilistico, sociale, ambientale, culturale, sportivo, igienico-sanitario del quartiere ed esprimere proposte di soluzioni, segnalare necessità di interventi manutentivi locali di competenza comunale, proporre interventi in materia di opere pubbliche del quartiere, proporre interventi, dibattiti o segnalare problemi sui beni comuni urbani, limitatamente a quelli di valenza di quartiere.
«I Consigli di quartiere saranno organismi privilegiati della partecipazione popolare al governo della città – ha sottolineato Andrea Blarasin – allo scopo di assicurare una più larga ed incisiva conoscenza nonché la condivisione di problematiche di interesse pubblico locale. Io stesso ho iniziato a fare politica in quell’ambito, sono stato consigliere di circoscrizione e credo tantissimo nel rapporto che il cittadino può avere tramite questo strumento con chi amministra la città».
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Bene i problemi nei quartieri sono sempre tanti.
Ottima iniziativa.
Ottima iniziativa Andrea,grazie
Buona cosa! I quartieri sono tanti ed i problemi sono diversi, anche in una piccola città come Macerata. Non si può guidare una città senza percepirne esigenze ed umori. Siamo stufi di saccentoni arroganti e presuntuosi, ben venga quindi questa proposta, purché non sia solo una “trovata”! Anche la precedente amm.ne ha fatto riunioni , consultazioni ecc con vari settori, per esempio con gli operatori della sanità pubblica; risultati? Tutto come prima, anzi peggio, perché hanno provveduto a mettere persone “fidate e fedeli” proprio in quei settori di cui avevamo percepito criticità! Inqualificabili!! I cittadini hanno bisogno di ritrovare fiducia nella politica e nelle istituzioni. Un’altra mazzata non la sopporteremmo proprio!!
Il quartiere di Corneto non esiste?
Un nuovo Jean-Jacques Rousseau.
Solita pubblicità, parole parole, ci voglio i fatti, non servono i consiglieri per vedere nei vari quartieri problematiche come, marciapidi sporchi dalla cacca dei cani, giardini privati che hanno la siepe o rami di alberi che pendono lungo i marciapiedi che non si può camminare, auto parcheggiate sui marciapiedi, le persone in particolare portatori di endicap, carrozzine, devono scendere per strada, auto parcheggiate su marciapiedi in prossimità di uno stop rischiando un frontale, giardini dove le persone passeggiano con il loro cane senza guinzaglio, oppure qualcuno non pulisce dove il loro cane sporca, la pavimentazione dei marciapiedi rovinato senza mattoni o asfalto si rischia di cadere, carenza di bidoni della spazzatura, i vari chiusini dove scorre l’acqua piovana lungo le strade pieni di foglie, strade con asfalto rotto, vari giardini di quartiere senza controllo in particolare la sera, invasione di zanzare ovunque, da anni che non si fa più una adeguata disinfestazione,……….. Sono tutte cose che sono state segnalate in altre occasioni in passato, non servono le riunione, ma basta farsi un giro, alzarsi dalla sedia una mezza giornata con la bici farsi un giro, come ho visto fare a un assessore.
Bravo. Basta con i social. Così ci si potrà sputare direttamente in faccia!
Ottima iniziativa!! Necessaria per la città tutta, ma soprattutto per le tre frazioni.