L’avvocato Bruno Mandrelli, già segretario cittadino e consigliere comunale del Pd
L’ordine del giorno del gruppo comunale del Pd che invita il sindaco Parcaroli ad attivarsi col Governo per la pace in Ucraina (leggi l’articolo) non piace molto, neanche negli ambienti un po’ più vicini. Ad esprimere pubblicamente le proprie perplessità è l’avvocato ed ex consigliere comunale Dem Bruno Mandrelli che osserva: «Ci si sono un paio di frasi, nel comunicato stampa del gruppo consiliare del Pd, che personalmente non condivido. La prima laddove si legge che «si stanno contando vittime, tra cui molti bambini, sempre più numerose da entrambe le parti». La seconda laddove si opina che «gli aiuti di armamenti non fanno altro che prolungare questo evidente massacro e gravare pesantemente sull’economia dei Paesi coinvolti». Sulla prima frase l’alternativa è tra un’articolazione del pensiero imprecisa e sfortunatamente oltre le intenzioni o una maliziosa frase ad effetto: conoscendo i firmatari opto senza dubbio alcuno per la prima ipotesi. Ed infatti, da quel che risulta, di vittime tra i bambini se ne piangono solo in Ucraina, che è il Paese invaso e che si difende, fortunatamente anche con l’aiuto della Repubblica Italiana oltre che di tanti altri e della Ue nel suo complesso. Quel che non risulta sono bombardamenti ucraini in terra russa che abbiano avuto come conseguenza la morte di bambini, le vittime russe in linea di massimo sono soldati caduti sul suolo ucraino. Si consentirà che la differenza non è poca. Sulla seconda frase c’è poco da dire: anche qui senza dubbio involontariamente il gruppo consiliare del PD fa proprie le oblique riflessioni e posizioni dei Putiniani di casa nostra, da Berlusconi a Salvini».
L’affondo finale di Mandrelli sui consiglieri comunali Pd che hanno sottoscritto l’ordine del giorno: « Riflessioni e posizioni senza dubbio legittime e consentite nella dialettica politica ma non mi sembra che sia questa la linea ufficiale del Partito Democratico».
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Ha perfettamente ragione.
Osservazioni molto puntuali quelle dell’avvocato Mandrelli.
è veramente sorprendente la confusione di dati e valori che ha provocato questa iniziativa poco dignitosa di Putin.Le puntualizzazioni di Mandrelli sono ineccepibili.Quante volte emerge il fatto della superiorità del valore del silenzio in tante circostanze!
Ma certo che ha ragione santo Dio. Questa gente fa disinformazione. Come si fa a confondere le parti ? Ora come ora l’argomento è solo questo: un aggressore sanguinario e sleale che opera un sistematico genocidio fratricida verso una nazione che ha tutto il diritto di difendersi e che le democrazie internazionali devono assolutamente aiutare anche militarmente. Tutto il resto è neo nazismo puntiniano sovranista
Purtroppo il livello del locale PD è questo.
Mah… se in questa guerra per la difesa dei nobili valori dell’Occidente gli ucraini castrano i prigionieri russi, è innegabile la soppressione di molti bambini…
https://europa.today.it/attualita/medico-ucraina-castrare-soldati-russi.html
È una vecchia idea https://youtu.be/E04A3lA0sAU
E’ verosimile che gli ucraini alla castrazione chimica preferiscano quella carpentiera o boscaiola…
https://www.youtube.com/watch?v=qqbHkPSRbhM
E’ l’unico saggio dentro nel PD maceratese gli altri zero da cominciare da CARANCI’ e COMPANY che ogni giorno insultano tutti gli avversari.
Un plauso a Mandrelli. La surreale uscita del PD era tesa soltanto a parlare a quella parte di suo elettorato, pacifista a senso unico, che non ha mai sopportato il ruolo che l’Italia aveva assunto nella coalizione europea con Mario Draghi.
Condivido sia quanto scrivono i firmatari, sia, per apparente paradosso, le osservazioni di Mandrelli. La mia posizione è la seguente: per conoscer e interpretare è necessario “scire per causas”. Ora se si considera la “causa” di questa guerra è facile la deduzione: La Russia è l’aggressore e l’Ucraina l’aggredito. Non ci piove. Ma lo scire per causas implica una lettura più “alta”, vorrei dire non impropriamente “retrodatata”. Il nesso causa-effetto nell’immanenza non spiega l'”Oggetto”, l’evento. Ampia storiografia bellica ( ma a 360 gradi mi conforta).
It focuses on just one of the many realities of the Second World War in Italy, the aerial bombing war carried out by the Allied forces. It was one of the most devastating aspects of the war, because of the number of civilians killed and the damage that was caused to so much of Italy’s heritage and economic infrastructure.
Why, you may ask, did the Allies cause so much destruction when we were on the same side? That is a good question; it has been debated ever since the war.
https://ibccdigitalarchive.lincoln.ac.uk/omeka/why-do-they-bomb-us
Caro Guido, come al solito le tue riflessioni sono acute e intriganti e, come tali, inducono ad ulteriori riflessioni.
La nostra conoscenza della realtà coinvolge sempre più livelli: il punto di vista e, dunque, il contesto in cui operiamo ci spinge verso questo o quel livello o quell’altro ancora.
Ricordi le “cause prossime” e le “cause remote” della storiografia che abbiamo studiato a scuola. Ma qui, se mi permetti, secondo me ti sfugge un punto: l’ambito nel quale ragioniamo fa la differenza.
Se fossimo in ambito accademico una lettura più “alta” avrebbe un senso ma nella concretezza del “che fare?” dobbiamo privilegiare la visione, per così dire, mandrelliana.
Permettimi di fare un esempio in un ambito a me più congeniale. Le neuroscienze hanno ormai conclamato che avevano ragione i filosofi che sostenevano che “i sensi ci ingannano”. Ma nella vita quotidiana dobbiamo dimenticarci quell’assioma e comportarci “come se” la realtà fosse esattamente come la percepiamo.
Se attraversando la strada vedi arrivare un’auto a tutta velocità, non fermarti a chiederti se i sensi ci ingannano: scappa!
Tutte le galline amano attraversare la strada, nessuna ricerca la verità…
Le galline, si sa, amano anche starnazzare: sembra che dicano qualcosa ma fanno solo rumore
Attraversano perché dall’altra parte c’è il Pd.
Apprezzo l’autocritica…
E’ vero come sostieni Adelio, l’ambito fa la differenza. Ma esiste una lettura persino degli “ambiti”. E poichè si tratta di guerra l’estensione degli ambiti è obbligatoria.
a quanti si sforzano di relativizzare dico che a forza di approfondire per centrare un problema si può correre il rischio di assolvere il più efferato delitto.Un sano buonsenso spesso è preferibile a tanta scienza.