Chalet si riapre il 4 marzo,
sulla stagione pende la minaccia aste
Emiliozzi: «Procedure che tutelino le imprese»

CIVITANOVA - Concesso l'anticipo all'apertura per somministrazione cibo e bevande, stagione tesa fra Covid e Bolkestein. La deputata civitanovese del M5s ha incontrato con Giuseppe Conte alcuni balneari: «Non possibili proroghe ad aeternum, ma cerchiamo soluzioni di sintesi fra interessi dello Stato, dei consumatori e dei piccoli imprenditori»

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Chalet, si riparte dal 4 marzo. Dopo Carnevale il comune ha concesso la riapertura delle concessioni demaniali in anticipo per la somministrazione di cibo e bevande. Una riapertura quest’anno che mira ad allungare il periodo “utile” della stagione con la spada di Damocle della Bolkestein e delle proteste per le aste fissate al 2024. Da qualche anno già veniva allungato il periodo di apertura a 7 mesi da marzo ad ottobre consentendo così di ottimizzare i ricavi per le attività anche se il periodo di inizio stagione coincide quasi sempre, tempo permettendo con il week end dei ponti pasquali e delle festività per 25 aprile e 1 maggio a primavera inoltrata. Quest’anno a preoccupare non c’è però solo il Covid che minaccia la terza estate balneare, ma soprattutto la sentenza del Consiglio di Stato che ha fissato al 2024 la scadenza delle concessioni demaniali col rischio tangibile che questa possa essere per molti l’ultima stagione (nel 2023 verosimilmente d’estate già i bandi dovrebbero essere attivati per l’aggiudicazione dai primi mesi del 2024). I balneari annunciano comunque battaglia fino alla fine e al momento non prevedono disagi per i villeggianti con attività di protesta più visibili come scioperi o rialzo dei prezzi. Dal prossimo fine settimana dunque, se il meteo sarà complice, potrebbe riprendere anche il via vai sul lungomare con alcuni chalet aperti. Il comune ha anche concesso di nuovo alla ditta Greco l’uso dello spazio fra Lido Cristallo e La croce del sud per l’installazione del parco giochi con gonfiabili e altre attività per bambini a pagamento.

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Mirella Emiliozzi, deputata dei 5Stelle

Nel frattempo sulla questione aste e concessioni interviene anche la deputata del Movimento 5 stelle Mirella Emiliozzi: «Il nostro obiettivo permane quello di individuare una soluzione che tuteli gli interessi dello Stato e dei consumatori – ha detto al termine di un incontro avuto fra balneari, deputati e Giuseppe Conte –  salvaguardando però le imprese e i posti di lavoro. Il consiglio di Stato ha messo in chiaro che la strada delle proroghe ad aeternum non è più una via percorribile, così come indica anche l’Europa da anni. Certo è che l’avvio di gare pubbliche già dal gennaio 2024 ci lascia pochissimo tempo per dare finalmente al comparto un quadro normativo necessario per superare il caos e l’incertezza in cui sono stati lasciati negli ultimi 15 anni. È necessario lavorare all’individuazione di procedure chiare ed efficaci. I piccoli imprenditori e le conduzioni familiari devono essere tutelati, le modalità con cui saranno formulati i bandi devono essere precise e calibrate sui vari territori, così come i canoni. Poi c’è il discorso relativo al meccanismo degli indennizzi a carico del subentrante. Anche in questo caso, andrà trovata una formula che possa tener conto del valore economico dell’azienda, che comprende i beni materiali e quelli immateriali di know how e competenze. Un occhio particolare andrà rivolto alle imprese a carattere familiare e, infine, un altro nodo da sciogliere è la questione del limite delle concessioni. Non possiamo permettere che le multinazionali facciano man bassa delle nostre spiagge. A tutti questi punti dovremo trovare risposte in tempi brevi».

 

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