Sospesa dal lavoro la dipendente del comune di Macerata che era stata indagata per truffa dopo mesi di accertamenti condotti dalla polizia locale di Macerata con il coordinamento del pm Enrico Riccioni. La decisione è stata presa dal giudice Giovanni Manzoni del tribunale di Macerata su richiesta della procura. La donna, una 59enne di Civitanova, nel corso dell’udienza, che si è svolta venerdì aveva negato di essersi impossessata degli importi contestati (circa 47mila euro dal 2016 ma vengono contestati episodi a partire dal 2007). Il difensore, l’avvocato Lorenzo Gnocchini, dopo l’interrogatorio di venerdì scorso, legato alla richiesta di sospensione avanzata dalla procura, ha parlato di somme molto meno cospicue, «Non è una delinquente seriale – aveva detto -. Se avesse frodato 47mila euro, come dicono gli inquirenti, vorrebbe dire che avrebbe raggirato 9,400 maceratesi, senza che nessuno si sia accorto di nulla».
Per la procura però quella cifra è plausibile e gli inquirenti lo dicono in base a quanto accertato nel corso delle indagini, partite a maggio scorso e proseguite sino a settembre. Inoltre emerge dalle indagini che era stata proprio la donna a insistere per lavorare al front office dell’ufficio Anagrafe del Comune. Il meccanismo ipotizzato della truffa è che la donna chiedesse 27,37 euro, invece di 22,21 per il rilascio della carta di identità elettronica. La differenza, sostengono gli inquirenti, la incassava lei. I soldi li chiedeva in contanti, dicendo che, a causa di un guasto, non si poteva pagare con il bancomat. In mano agli inquirenti ci sono anche testimonianze di persone che dicono che la donna, quando le dicevano che aveva chiesto di più, si scusava e diceva era stato un errore. Il pm contesta quindi anche tentativi di truffa. Inoltre ha accusato l’aggravante della minorata difesa, in quanto la donna avrebbe frodato chi andava a fare la carta d’identità grazie alla buona fede di chi si rivolge agli uffici pubblici. Il giudice ha accolto la richiesta della procura di sospendere la dipendente dal lavoro, la durata è di sei mesi. In questi giorni, emerge dalle indagini, sono diverse le persone che stanno andando a fare denuncia, lamentando di aver pagato per la carta d’identità più del dovuto.
(Gian. Gin.)
Truffa, la dipendente comunale dal Gip: «E’ pentita e vuole risarcire, ma ha ridimensionato i fatti»
Licenziamento in tronco e addebito immediato dell'intero importo truffato tramite blocco del TFR. Una persona del genere non merita altro!
Angelo Urbano , mi sembra il minimo, ma essendo un dipendente statale dubito accada.
In qualsiasi esercizio commerciale c'è l'obbligo di esporre i prezzi, pena una multa. Basterebbe esporre il costo di certo servizi.
il comune dovrebbe intervenire come parte offesa nominando un legale, in quel caso dovrebbe intervenire il dirigente dell'ufficio anagrafe e contattare le persone danneggiate o loro si mettono d'accordo e nominano un loro rappresentante oltrechè un legale per farsi risarcire la somma oltre che il danno....io non credo che faccia nulla nessuno e resti tutto così sospeso
Non mi pare minimamente corretto nei confronti di chi ha partecipato al concorso per tale ruolo, a suo tempo,. Di gente onesta che voglia lavorare come statale ce n'è a vagonate!!
Ma quale sospensione???? Licenziamento in tronco e restituzione fino allultimo centesimo.
Ma in Italia un dipendente statale mantenuto da noi che deve fare ancora di più grave per essere licenziato in tronco?
Licenziamento immediato
Non succederà più di fare la carta di identità tanto velocemente. Fissare uno stipendio e concedere un minimo di compartecipazioni sarebbe l'ideale.
Ma per restituire la somma sottratta indebitamente al cittadino, il comune ha messo in atto qualcosa? Oppure è sempre Pantalone a farne le spese?
Se fosse stata una dipendente di qualsiasi privato sarebbe stata licenziata in tronco ed invece purtroppo è una dipendente dello stato......credo che forse le faranno anche un regalo! Che schifo e come si fa ancora a credere nella giustizia?
Cristina Marinelli le tutele che hanno i lavori ed i lavoratori nel pubblico impiego sono fuori da ogni logica, fuori dal mondo, anacronistici. Fanno vomitare.
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L’avvocato parla di 9400 maceratesi truffati.
ugualmente i 9400 truffati corrispondono a 6 truffati al giorno, considerando solo sei anni. Se poi si considera che sembra il tutto sia iniziato nel 2007 allora i conti andrebbero rifatti e quanto sequestrato sarebbe anche molto poco.
LICENZIAMENTO IN TRONCO E BLOCCO DEL TFR OLTRE AL SEQUESTRO DEI CONTI CORRENTI…..SE LO STATO FUNZIONASSE, QUESTO DOVREBBE ACCADERE, MA NE DUBITO FORTEMENTE….ANZI, SICURAMENTE NON ACCADRA’. E NOI PAGHIAMO!!!!!!!!!
Ma come faceva ad essere certa di non essere scoperta prima o poi!?
La minorata difesa:
https://www.studiocataldi.it/articoli/35128-minorata-difesa.asp
5.16 euri. In pratica se ‘nsaccocciava le vecchie 10000 lirette! Che classe! Tutto calcolato!