Calo di presenze a Civitanova:
«Meno turisti, manca la movida
Si lavora bene solo nel weekend»

E' CAMBIATO IL TREND rispetto alla scorsa estate, in particolare nelle ultime due settimane. Aldo Ascani (Shada): «Manca l'affluenza infrasettimanale. Non so se sia dovuto alla chiusura delle discoteche e alla mancanza dell'intrattenimento, lo dicano altri». Mauro Raschia (Calamaretto): «Quest’anno non si capisce nulla e si lavora con l’ansia». Denni Torresi (Giovanni e Anna): «Mancano i turisti stranieri e di fuori regione». Gabriele Micarelli (Gigetta): «Non è come l'anno scorso ma è comunque un'altra realtà rispetto a Macerata»

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Via Duca degli Abruzzi ieri

 

di Laura Boccanera

Stagione estiva, calo di presenze nelle ultime due settimane a Civitanova. Manca la movida della scorsa estate, molte le disdette negli hotel, secondo gli operatori turistici la gente è anche spaventata dall’introduzione del green pass. 

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Aldo Ascani

La percezione di un minor movimento in giro si vedeva ad occhio, ora anche gli operatori del settore lo confermano. Con l’avvicinarsi delle ferie, anziché un incremento di presenze, di passeggio, c’è stato un calo. Civitanova si riempie solo nel week end e nelle serate infrasettimanali all’1 in giro non c’è più nessuno, neanche ci fosse il coprifuoco. Una situazione inaspettata per i tanti operatori balneari e non solo che si sono trovati spiazzati, tanto che qualcuno addirittura arriva a dire che lo scorso anno nonostante ancora non ci fossero i vaccini, la gente usciva di più. Ad avere uno scanner sul mondo della movida è Aldo Ascani dello Shada che conferma: «manca la movida – dice – manca l’affluenza infrasettimanale. Non so se sia dovuto alla chiusura delle discoteche e alla mancanza dell’intrattenimento, lo lascio dire agli altri, non so se il popolo della notte si sia spostato altrove.

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Lungomare sud di Civitanova ieri sera

Noi lavoriamo nel rispetto dei limiti che ci sono stati dati, con le presenze contenute, riconvertendo le disco in ristoranti, ma noto che proprio non ci sono le persone in giro, in centro, in piazzetta, soprattutto nell’infrasettimanale. La spiaggia è piena grazie ai turisti, noi abbiamo inglesi, tedeschi, quest’anno anche i russi catalizzati dal nuovo hotel Piccola Maestà».

A confermare la sensazione anche Mauro Raschia di Calamaretto che con la serata del lunedì attirava e attira centinaia di persone. «Confermo che infrasettimanalmente c’è meno movimento, ma lo noto anche di giorno. Ma è una tendenza emersa soprattutto negli ultimi 15 giorni e pare un paradosso – afferma Raschia – dal momento che la gente si avvicina alla ferie. Credo sia dovuto alla paura dei contagi, del green pass. Quest’anno non ci si capisce nulla, si lavora ma con l’ansia, paradossalmente era meglio l’anno scorso».

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Gabriele Micarelli, Gigetta e ristorante Cazza la randa

«Siamo arrivati quest’anno e non ho parametri di confronto con l’anno scorso  – ha aggiunto Gabriele Micarelli che ha rilevato lo chalet Gigetta e gestisce il ristorante Cazza la randa – giro ce n’è ma pensavo fosse più costante. Durante la settimana scende di molto e il fine settimana si lavora bene. Vengo dall’esperienza dell’anno scorso con il Circolino della vela che però era costante, con più turisti. Gente da fuori viene, ma non è il turismo dello scorso anno. Per assurdo la spiaggia ha lavorato di più le domeniche di luglio, poi abbiamo avuto alcune domeniche di tempo incerto e abbiamo lavorato di più col ristorante». Micarelli ha voluto diversificare l’attività rispetto al Verde Cafè di cui è titolare a Macerata: «sono sceso a Civitanova perché Macerata ha avuto un grosso calo, specie dopo il Covid, cerco di portare avanti l’attività con le risorse ottimizzate per costi e ricavi, ma sono venuto a Civitanova perché qui è un’altra realtà, l’Umbria sta qua».

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Denni Torresi – chalet Giovanni e Anna

Secondo Denni Torresi dello chalet Giovanni e Anna è dovuto alla mancanza di turismo straniero ed extra regionale: «siamo pieni nel fine settimana ma perché lavoriamo con la gente del posto, Tolentino, Macerata, l’entroterra. Manca tutto il turismo di piemontesi, umbri, laziali che solitamente già in questo periodo erano presenti. Probabilmente è dovuto a questo terrorismo psicologico e martellamento continuo. Io ho gente in spiaggia che sta da sola e indossa la mascherina». Una tendenza che tutto sommato non incide molto negli alberghi che, al netto di disdette e qualche camera vuota rimangono abbastanza soddisfatti della stagione: «a giugno c’è stata una bella ripresa – commenta Gianni Domizi dell’hotel Solarium – noi abbiamo lavorato molto con gli eventi, abbiamo avuto gli ospiti di un torneo di scacchi, una compagnia di ballo, lo staff di Popsophia e ora iniziano anche le prenotazioni per il mare. E’ cambiato un po’ rispetto allo scorso anno il target, manca ad esempio il turismo della discoteca che magari fa una notte sola dopo la serata. Ma tendenzialmente la stagione è simile a quella dello scorso anno e il fine settimana abbiamo diversi turisti dall’Umbria che si fermano per il week end».

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Milena Mecozzi, hotel Acquamarina

«Personalmente ci accontentiamo, non ci aspettavamo addirittura di avere un margine superiore rispetto allo scorso anno – commenta Milena Mecozzi di Acquamarina – ci siamo adattati al momento e cambiato il sistema di prenotazioni e il breve periodo quest’anno è più gettonato rispetto alla settimana o 15 giorni. Speriamo adesso non ci vincolino troppo con il green pass per colazioni e pranzi all’interno anche perché ancora non ci sono informazioni».

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Simone Iualè, associazione albergatori

«Il calo delle prenotazioni c’è – ammette Simone Iualè dell’associazione albergatori – si lavoro col commerciale più che con il turistico e io personalmente ho avuto il caso di una famiglia che ha preferito disdire la vacanza piuttosto che far vaccinare il figlio 13enne. Non ci sono direttive precise. O si mette l’obbligo vaccinale per tutti o così è un caos. E a settembre sarà ancora peggio e poi mi si deve spiegare che differenza c’è fra entrare in un ristorante o in un supermercato».

 

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Mauro Raschia, uno dei soci di Calamaretto



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